27 e 30 anni, milanesi, con la testa sulle spalle ed il cuore sempre in giro per il mondo. Nasce esattamente da questo il nostro progetto, non abbiamo deciso di aprire un blog per viaggiare, ma di viaggiare per unire le nostre due passioni: l’esplorazione e la scrittura.
Io sono Daniela, ho 27 anni, viaggio da sempre, ma in maniera molto diversa rispetto ad ora. Negli anni dell’infanzia il viaggio era più uno strumento di relax per i miei genitori, con i quali ho avuto la fortuna di approdare in terre lontane, isole sperdute e spiagge lunghissime. Oggi ho cambiato radicalmente il mio stile di viaggio, adoro spremere fino al succo le destinazioni che visito, fotografare istanti ogni volta diversi ed arricchirmi ad ogni passo. Sono una persona impulsiva e sanguigna, ragionare a mente fredda senza farmi sopraffare dalle emozioni non é esattamente il mio cavallo di battaglia, sono sempre pronta ad imbarcarmi in una nuova avventura, senza pensarci troppo. Non sempre questa mia particolarità é un bene, talvolta mi spinge a prendere decisioni sbagliate, perché poco ponderate; altre, invece, mi aiuta ad uscire dalla noia e dalla routine, dandomi la possibilità di vivere in maniera istintiva, passionale e tutta mia, dandomi una forte scossa. Sono amante dell’esplorazione, credo che questa mia passione derivi quasi per certo da un’altra delle mie più grandi inclinazioni, l’amore quasi sconsiderato per il mondo antico. Dopo le medie ho deciso di iscrivermi al liceo classico, unicamente perché odiavo la matematica, ad oggi, posso dire che quella é stata una delle scelte di cui vado più fiera. Ho imparato sui libri di scuola a viaggiare: viaggiare nel tempo e nelle epoche, appassionarmi alle storie degli eroi, seguirli nelle loro spedizioni, sognare insieme a loro. Quando, invece, ho bisogno di regolare i miei sentimenti, ragionare in maniera matematica, ponderata e razionale, intraprendo sostanzialmente due strade:
Aprire un libro di grammatica greca: questo mi riconduce all’essenzialità dei concetti, o bianco o nero, non esiste la sfumatura, giusto o sbagliato.
Andare da Mattia e farmi sgridare per le ultime decisioni prese, in effetti, coi piedi 😅
Ed ecco che entra in gioco lui. Mattia, classe ’91, leone ascendente leone, una personcina mica da ridere.
Razionale, l’eterno pensatore, pondera circa un’ora su come mettere giù il primo piede dal letto la mattina, perché sapete, non si sa mai. Una volta gli dissi ” se dovessi immaginarti in maniera stereotipata, ti penserei come un antico filosofo sempre con accanto il suo libro”. Ed é così davvero. La lettura é ciò che più lo appassiona, o meglio, la conoscenza, non importa di che argomento si tratti, lui deve esserne al corrente. Non credo esista nulla al mondo a cui lui non sia interessato, ogni cosa crea in lui sgomento ed ammirazione, per questo motivo, se mai doveste incontrarci in uno dei nostri viaggi, ci vedreste bisticciare perché io sto cercando di andare avanti mentre lui scatta foto ad ogni singolo particolare. Mattia ha la capacità di vedere il bello in ogni cosa, perciò si occupa di articoli diversi, rispetto a quelli più descrittivi del nostro blog, dei quali mi occupo io. Un’altra delle sue peculiarità é la naturale capacità di capire la mente delle persone in quattro e quattr’otto, ma non solo, a quanto pare entra in sintonia con gli animali ed i bambini piccoli, che generalmente stanno scappando da me.
Tutta questa diversità, tutto ciò che ci differenzia, é largamente compensato dalle cose che abbiamo in comune: il forte sentimento che ci lega, caratterizzato da stima e gioco di squadra, i viaggi e gli oggetti. Avete capito bene, ogni posto che visitiamo é per noi una miniera d’oro, non solo di esperienze, cibi, culture, racconti, ma anche di oggetti, siamo tornati dal nostro viaggio nella West Coast americana con una valigia piena di souvenir, tra cui tazze, frecce Navajo, biscottiere a testa d’alieno acquistate nei pressi dell’aria 51 e boccette di oro dello Utah. Il fatto é che ci piace il rimando visivo, il ricordo di un viaggio, a volte, é più bello ed emozionante del viaggio stesso. ( Spoiler: forse stiamo mettendo le mani avanti per giustificare una “leggera” mania da accumulatori ).
Speriamo tanto che questa presentazione, a questo punto doverosa, possa farvi conoscere meglio le nostre inclinazioni, le nostre passioni e, magari, strapparvi anche qualche risata ☺️
Buongiorno lettori, oggi vi parleremo di tutto quello che c’è da vedere a Hoi An, dandovi i nostri migliori consigli.
Hoi An è indubbiamente il luogo che più di tutti abbiamo apprezzato in Vietnam. E’ detta la città delle lanterne e questo appellativo le si addice al 100%.
Hoi An
Sebbene sia un luogo abbastanza turistico, a noi è piaciuta tanto. Non siamo sostenitori del fatto che un luogo turistico debba necessariamente far schifo. Seguendo questo ragionamento dovremmo valutare meno bella Machu Picchu, un luogo per noi indimenticabile, o l’Acropoli di Atene, uno dei posti che più di tutti abbiamo amato durante i nostri viaggi.
Certo, essendo Hoi An turistica, costa un po’ di più. E’ più costosa se consideriamo gli alloggi, i souvenir o il cibo. E’ normale. Ma è anche uno dei luoghi che vi consigliamo di non perdere durante il vostro viaggio in Vietnam.
Ma veniamo a noi, ecco i nostri consigli su cosa vedere a Hoi An.
Cosa vedere a Hoi An: il mercato notturno
Quando su Hoi An cala la sera l’atmosfera diventa davvero, davvero speciale. Vi consigliamo di passeggiare tra le viuzze e fare un po’ di shopping. Di lanterne, s’intende! Di negozi ne troverete a bizzeffe, ma capiterà qualche venditore un po’ più insistente di un altro.
I prodotti, tendenzialmente, sono tutti uguali, anche di prezzo, quindi andate dalla persona che vi ispira più fiducia.
Oltre alle lanterne, troverete tanti altri souvenir interessanti. Essendo Hoi An molto turistica, non sarà difficile trovare boutique un po’ meno a buon mercato o, addirittura, sarte in grado di confezionarvi dei bei vestiti in pochi giorni.
Mercato notturnolanterne
In ultimo vi consigliamo di arrivare fino al fiume. Lo spettacolo sarà assicurato.
Barchette gremite di lanterne, lucine da tutte le parti che si riflettono sulle acque del fiume, persone intente a salire sulle barche per fare un giro. Insomma, un clima di festa che non dimenticherete.
Cosa vedere a Hoi An: il Ponte Giapponese
Il Ponte Giapponese è una delle maggiori attrazioni della città e si trova nel centro storico. Visitarlo è assolutamente un must, se potete, sia durante il giorno che in serata.
Ponte giapponese
Cosa vedere a Hoi An: Sala delle Adunanze della Comunità del FuJian
Questo complesso è davvero molto carino. Il colore spicca particolarmente nelle giornate di sole e rende il tutto molto poetico. I dettagli sono visibili già dall’entrata, nonostante le grande dimensioni della struttura e del suo giardino.
Si visita in meno di mezz’ora.
Sala delle Adunanze della Comunità del FuJian
Cosa vedere a Hoi An: tutto ciò che è incluso nel biglietto da 120.000 Dong
Il centro storico di Hoi An e le sue attrazioni sono quasi tutte visitabili con un biglietto da 120.000 Dong. Tra queste, ci sono anche il Ponte Giapponese e la Sala delle Adunanze di cui vi abbiamo appena parlato.
Le attrazioni sono tante e, con il biglietto, avrete la possibilità di visitarne 5. Ad ogni ingresso viene tagliato un pezzettino di biglietto fino a quando non sarà concluso. Il biglietto non ha una vera e propria durata, può essere utilizzato per tutto il vostro soggiorno a Hoi An.
Danza tipicatempio
Cosa vedere a Hoi An: Ba Na Hills
Un posto molto interessante se vi trovate a Hoi An è Ba Na Hills. In realtà si trova sulle montagne di Da Nang, ed è un grandissimo parco divertimenti. Talmente famoso da attribuirgli il nome di Disneyland vietnamita.
Qui troverete borghi in stile europeo, una delle funivie più lunghe del mondo, giardini, pagode ed il famoso Golden Bridge, per capirci, il ponte con le mani. Scusate la descrizione terra terra, ma almeno siamo chiari!
Il costo per il parco è di €40,00 e solo così potrete vedere il famoso ponte.
Ora, la domanda che sorge spontanea è se ne valga la pena o meno.
Secondo noi, sinceramente, sì.
Purtroppo non ci siamo stati perché ha piovuto moltissimo ed il meteo non è stato per nulla clemente, ma se volete trascorrere una giornata un po’ diversa, andateci.
Il Vietnam non è un paese costoso, spendere €40,00 per una volta non dovrebbe essere un grosso problema.
Buongiorno lettori, oggi vorremmo raccontarvi la nostra esperienza in Vietnam con particolare attenzione a come muoversi in questo paese. E’ importante ricordare che il Vietnam è un paese abbastanza esteso, soprattutto in lunghezza, e che le distanze possono essere molto ampie.
A nostro avviso ci sono due modi per muoversi in Vietnam, gli autobus ed i voli interni, entrambi abbastanza economici come spostamenti.
Stazione dei bus
I voli interni
I voli interni sono indubbiamente molto comodi e veloci. Rappresentano il miglior modo per spostarsi, per esempio, da Nord a Sud o viceversa. Noi non abbiamo preso alcun volo interno unicamente perché il nostro itinerario è partito dal centro del paese e si è snodato fino al Nord.
Non avevamo quindi bisogno di voli interni, se non quello che ci ha portato in Vietnam da Bali. In quel caso abbiamo fatto Bali-Ho Chi Minh e Ho Chi Minh-Da Nang.
Dobbiamo dire che ci siamo trovati bene.
Da un lato perché abbiamo ridotto di molto i tempi. Ci siamo risparmiati un viaggio in treno di poco meno di venti ore. In secondo luogo perché il treno costa intorno ai €25, il nostro volo è stato pagato €36. Parliamo della seconda parte del viaggio, quella da Ho Chi Minh a Da Nang.
Diciamo che non vale assolutamente la pena perdere tutto questo tempo per circa €10, almeno non per noi.
Solitamente i voli sono operati da VietJet Air e non includono il bagaglio in stiva, ma solo il bagaglio a mano.
Gli autobus a lunga percorrenza
Noi ci siamo sempre spostati con questo tipo di mezzi, indubbiamente il modo migliore per muoversi in Vietnam evitando l’aereo ma, come vedremo, non con pochi difetti.
Purtroppo l’organizzazione rasenta lo 0.
I biglietti, che vi consigliamo di acquistare su 12GoAsia, vanno presentati alla stazione in cui si arriva e da quel momento in poi bisogna solo attendere. Purtroppo non sempre i mezzi arrivano puntuali, ma abbiamo anche visto situazioni in cui il mezzo è partito addirittura prima dell’orario stabilito.
Noi eravamo già saliti, ma onestamente non sappiamo cosa sarebbe successo se, malauguratamente, qualcuno non avesse preso il pullman. In pochi parlano inglese e non abbiamo notato una grande voglia di aiutare i turisti, quindi probabilmente sarebbero stati soldi persi.
C’è anche da dire che sul documento di prenotazione l’orario in cui arrivare alla fermata dell’autobus è di circa 1 ora/1 e 30 prima dell’effettiva partenza. Ok che bisogna registrarsi, ok che controllano i biglietti, però si perde davvero tanto tempo.
bus
In ultimo, non per importanza, la pulizia lascia davvero a desiderare.
Finché il viaggio è breve, la fatica si sente poco. Quando, però, il viaggio è lungo la situazione cambia di molto.
In primo luogo ricordate che in Vietnam vi faranno togliere le scarpe per salire sull’autobus. I pavimenti sono in uno stato pietoso, quindi portatevi dei calzini. Ovviamente l’odore non è idilliaco e le finestre non vengono aperte. E’ chiaro che dipende anche da che tipo di persone vi trovate sull’autobus, d’altronde ovunque c’è chi si lava e chi no. Però tra una corsa e l’altra nessuno pulisce nulla, quindi potete solo immaginare lo stato di questi mezzi.
Il problema grosso, però, è il bagno.
Purtroppo parliamo di un bagno sporco a livelli davvero, ma davvero allucinanti. Niente carta igienica, una puzza tremenda, tavoletta estremamente lurida. Purtroppo l’esperienza è stata negativa a livello di servizio. Il bagno è sicuramente la zona più sporca, ma il resto dell’autobus non è da meno. Capelli ovunque, sacchetti e cartacce da tutte le parti, nessun ricambio d’aria… insomma, un viaggio lungo come quello da Hue a Ninh Binh è davvero poco pratico e sopportabile.
bus
Detto ciò, l’autobus è comunque l’unica soluzione per spendere poco e spostarsi, a patto che non vogliate noleggiare un’auto, ma in questo caso vi servirebbe la patente internazionale.
Noi siamo abituati agli on the road, quindi avevamo preso in considerazione quest’opzione.
Cercando informazioni a riguardo, oltre alla patente internazionale di cui eravamo già in possesso, abbiamo trovato opinioni discordanti riguardo la possibilità, per un turista, di noleggiare un’auto.
Purtroppo non abbiamo proceduto con la ricerca perché abbiamo deciso di usare gli autobus, quindi non ci addentriamo nell’argomento onde evitare di darvi informazioni errate.
Per concludere, i voli interni e gli autobus rimangono i mezzi più comodi per muoversi in Vietnam, a prescindere da quelli che possono essere i lati negativi.
Buongiorno lettori, oggi vi parleremo del 3° paese che abbiamo visitato in Asia, raccontandovi del nostro itinerario di viaggio in Vietnam.
Il Vietnam non ci ha fatto impazzire, non è un mistero. Ne abbiamo parlato sui social ed abbiamo spiegato le motivazioni per cui non l’abbiamo apprezzato. Detto ciò, ci teniamo a fare una premessa.
Timbri Vietnam
I gusti sono personali, anzi, personalissimi. Non possiamo dirvi di non visitarlo, sarebbe assurdo. Possiamo semplicemente darvi la nostra opinione e darvi gli strumenti per valutare se è un paese che potrebbe fare al caso vostro.
Iniziamo!
Hoi An
Il nostro itinerario di viaggio è partito dal mezzo del Vietnam, esattamente, da Hoi An. L’abbiamo raggiunta con un volo da Bali con scalo a Ho Chi Minh.
Questa città fa parte della zona che ci è piaciuta. E’ stata sicuramente la tappa che abbiamo preferito. Hoi An è la città delle lanterne e questo soprannome le si addice parecchio. E’ una città molto turistica, forse troppo, ma è davvero molto piacevole da girare. Vi consigliamo di visitarla anche la sera, quando le lanterne danno il loro meglio.
Ponte Giapponese Hoi An
Noi ci siamo fermati qui 4 notti, anche perché desideravamo riposarci un po’.
Hue
La seconda tappa del nostro itinerario di viaggio in Vietnam è stata Hue, una città imperiale. Qui due giorni bastano per visitare la Cittadella in tranquillità senza correre troppo e prendendosi i propri tempi.
Hue CittadellaHue
Ninh Binh
Ninh Binh è famosa in particolare per il fiume Tam Coc, sul quale si può fare un’escursione molto carina in barca ammirando il panorama circostante. Anche in questo caso, due giorni sono più che bastevoli.
Fiume Tam CocTam Coc
Ha Long Bay
Ha Long Bay è una zona estremamente turistica, ma anche molto interessante. Solitamente l’escursione a cui si prende parte è una crociera di 1 o 2 notti nella baia durante la quale si possono fare alcune attività come il kayak.
Noi purtroppo abbiamo trovato brutto tempo, ma quando il sole splende, sicuramente vale la pena fare quest’esperienza.
Hanoi
Siamo arrivati infine ad Hanoi, una delle città più importanti e popolose del Vietnam. Ci siamo fermati qui altri due giorni in cui abbiamo girato per la città ammirando le maggiori attrazioni.
Lanterne Vietnam
Il nostro itinerario è durato poco meno di due settimane. Questa scelta è stata fatta per evitare di fare il visto, cosa che si può evitare fino ai 14 giorni di permanenza.
Buongiorno lettori, oggi vogliamo parlarvi del nostro lungo viaggio nel sud-est asiatico, dandovi tutte le informazioni ed i consigli da sapere prima di affrontare un viaggio come questo.
L’articolo sarà lungo perché, appunto, raccoglierà tutte quelle cose che avremmo voluto sapere anche noi prima di partire, quindi…
Lanterne a Hoi An
Iniziamo!
Ma prima, una piccola postilla: questi consigli non si adattano perfettamente solo ad un lungo viaggio nel sud-est asiatico, vi saranno utili anche se il vostro viaggio sarà in un’altra parte di mondo.
1. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli– calcolate bene quanto tempo volete stare via e non esagerate
Noi come meta abbiamo scelto l’Asia, o meglio, il sud-est asiatico, ed abbiamo deciso di stare via tre mesi tra Thailandia, Bali, Vietnam e Giappone.
Gli anni precedenti, però, abbiamo fatto qualche prova e siamo stati via più tempo rispetto ad un viaggio “canonico”. L’anno scorso abbiamo trascorso un mese in Sudafrica, l’anno prima un mese tra Sudafrica e Namibia, quello prima tre settimane in Islanda.
Bali
Il consiglio è di fare qualche prova prima di imbarcarvi in un’esperienza dalla durata di due, tre o più mesi.
Sappiamo benissimo che tutto può sembrare semplice e che viaggiare è sempre piacevole, ma noi da questi tre mesi in Asia ne siamo usciti distrutti! E’ stato molto stancante, nel corso del tempo abbiamo sempre lavorato, non è stata quindi una vera pausa da tutto.
Valutate bene in base alle vostre inclinazioni, voi vi conoscete bene, non dimenticatelo.
2. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli– scegliete paesi che rispecchiano i vostri gusti
Almeno per la prima volta, non uscite troppo dalla vostra comfort zone. Scegliete paesi che sapete possano rientrare nei vostri gusti.
Trovarsi dall’altra parte del mondo in un paese che non vi piace, certamente non sarà piacevole. E’ chiaro che, essendo che presumibilmente sceglierete paesi nuovi, non avrete la certezza al 100%. Però, per esempio, se siete stati in Sud America e l’avete apprezzato, scegliete paesi che rispecchino un minimo quelle caratteristiche.
Noi, questa cosa, non l’abbiamo fatta.
Abbiamo scelto l’Asia, continente mai visto prima e dal quale non sapevamo cosa aspettarci. Da una parte, la scelta si è rivelata vincente per i costi bassi ed altri aspetti, dall’altra, siamo arrivati in un mondo dalla cultura totalmente diversa e lo shock culturale si è fatto sentire!
Tempio Hoi An
La scelta dipende molto da voi.
Se siete viaggiatori esperti, capaci di adattarvi, abituati a viaggiare in lungo e in largo, potete anche rischiare. Se, però, non siete mai usciti dall’Europa e non vi sentite sicuri, scegliete il continente che più vi fa star tranquilli.
3. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli– fate attenzione alla vostra salute
Prima di partire, fate qualche esame di routine. Magari gli esami del sangue o, se avete qualche patologia, fate un controllo.
Bisogna partire sentendosi a posto, in tutti i sensi!
Ovviamente stipulate un’assicurazione sanitaria. Non rischiate di spendere un sacco di soldi per una cosa banale, come può essere una storta.
4. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli– partite con tutti i documenti in regola
Può sembrare banale, ma non lo è. Oltre al passaporto, che chiaramente non dev’essere scaduto o in fase in scadenza, controllate tutti i documenti di cui avete bisogno. Per esempio, nel sud-est asiatico, nella maggior parte dei paesi, ci vuole la patente internazionale. Sarà anche una spesa importante (siamo sui €100), ma fatela. A Bali, così come in Thailandia, serve la patente internazionale per condurre un mezzo.
Hoi An
Certo, non farla vi varrà solo una multa di pochi €. Ma perché farsi trovare in difetto?
La patente internazionale dura 3 o 5 anni, in base al modello. Vi servirà anche per i viaggi futuri.
5. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli– abbiate con voi fermenti lattici e farmaci generici
Vi consigliamo di portare con voi tanti fermenti lattici e tutti i farmaci generici di cui potreste aver bisogno.
Soprattutto nel sud-est asiatico, non dimenticate enterogermina e simili.
Le condizioni igienico-sanitarie non sono sempre delle migliori ma, più in generale, tenete presente che il nostro stomaco non è abituato ad affrontare certi cibi, quindi premuratevi di avere con voi tutto l’occorrente.
6. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli– non partite “pesanti”
Vi consigliamo di non partire con centinaia di bagagli. Spostarsi di continuo è già pesante normalmente, farlo ogni volta dovendosi trasportare la casa, onestamente, non è il massimo. Noi siamo partiti con due zainoni che facevano da bagaglio a mano e ci sono bastati. Ovviamente dovrete lavare i vestiti, ma quello dovreste farlo anche partendo col bagaglio da stiva.
Inoltre, così facendo, risparmierete parecchio sui voli.
Tenete presente che prenderete sicuramente dei voli interni o internazionali. Le tariffe, spesso, non includono il bagaglio in stiva e andreste a pagare dai €40 a salire ad ogni volo.
7. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli– utilizzate i voli interni
Vi consigliamo di non farvi ore ed ore in autobus o con mezzi fatiscenti. Ovviamente non dovete nemmeno prendere l’aereo per qualunque tipo di spostamento.
Buddha a Bali
Cercate di usare il buon senso. Usate gli aerei quando gli spostamenti sono lunghi e difficoltosi. Usate, invece, gli altri mezzi per distanze più brevi e più “comode”. Per esempio, per spostarsi da Bangkok a Chiang Mai ci sono due opzioni. Autobus a €13 circa con 12/13 ore di viaggio. Aereo a €25/30 che in un’ora circa vi porta a destinazione.
Se l’aereo costa poco di più ed impiega molto meno tempo, usatelo!
8. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli– vestitevi a modo
Possiamo assicurarvi che abbiamo visto veramente di tutto nel corso di questi 3 mesi. Ora, capiamo il caldo, capiamo tutto. Ma quando si entra nei templi bisogna avere spalle e gambe coperte. Punto.
Viaggiare per il mondo significa anche essere rispettosi verso la cultura che ci ospita. Inoltre, davanti ai templi, spesso ci sono dei baracchini che, a pagamento, vendono teli e simili per coprirsi.
Cercate di risparmiare ed arrivare preparati!
9. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – mangiate tipico, ma con parsimonia
Mangiate tipico, provate tutto, ma fatelo con parsimonia ed ascoltate il vostro corpo. Non esagerate fin da subito e fate le cose gradualmente, qui abbiamo scritto qualche consiglio.
Credeteci, il vostro corpo vi ringrazierà!
10. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – non mettetevi in pericolo inutilmente
Soprattutto se viaggiate da soli, prestate attenzione alle situazioni potenzialmente pericolose.
Drink a Bali
Tante volte basta davvero poco. Uscite solo con persone che vi ispirano fiducia, tenete conto del vostro istinto e comunicate sempre a casa la vostra posizione. Non prendete parte ad attività pericolose o nuove per voi, a patto che non lo facciate con un esperto.
11. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – non prendete parte a manifestazioni politiche
Non fate quest’errore.
Non prendete parte a manifestazioni o simili, tenete presente che non in tutti i paesi del mondo vige la democrazia. Pensate all’Iran che, nell’ultimo anno, ha incarcerato decine di turisti solo perché (forse) avevano detto la loro, sui social o meno.
Non è giusto che questo accada, e su questo siamo d’accordo con voi.
Ma le regole, in giro per il mondo, non sono le nostre ed ogni paese ha le proprie leggi, che ci piaccia o meno.
12. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – partite con una quantità adeguata di denaro
Ovviamente non vi stiamo dicendo che per partire per un lungo viaggio dovete necessariamente avere con voi cifre da capogiro. Però, cercate di avere con voi una quantità di denaro tale da poter far fronte ad eventuali imprevisti. Potete sapere solo voi quale sia la vostra situazione finanziaria e, questa cifra, può essere diversa per ogni viaggiatore.
Street food Bali
Noi vi consigliamo di tenere sempre da parte una cifra che si aggiri intorno ai €1000.
Ovviamente può essere qualcosa di più o qualcosa di meno, ma tenete presente che in viaggio possono accadere dei piccoli imprevisti che devono essere gestiti senza andare in crisi.
13. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – gestite le situazioni in modo tranquillo ed equilibrato
Non è per nulla semplice riuscirci, e questa è la premessa.
Però, quando ci si trova dall’altra parte del mondo, è bene rimanere calmi e ricordarsi che si sta viaggiando e non si stanno salvando vite umane.
E’ difficilissimo non farvi prendere dall’ansia, a volte, ma provateci.
Viaggiare tanto significa anche doversi interfacciare con alcune problematiche. Per esempio, due anni fa, stavamo per perdere un volo interno in Sudafrica e mantenere la calma è stato veramente difficile. Nonostante ciò, siamo riusciti ad arrivare comunque in aeroporto ed a prendere il nostro volo.
Qualche anno fa, siamo rimasti bloccati con la macchina in Islanda senza riuscire ad uscire dal pantano fino al tardo pomeriggio. Un’altra volta, in Namibia, siamo rimasti a secco di benzina, ma fortunatamente siamo riusciti a trovare dei ragazzi che ci hanno aiutato andando a prenderci una tanica.
Vi raccontiamo queste esperienze perché, dopo lo sconcerto iniziale, siamo sempre riusciti a risolvere tutto.
In Sudafrica non trovavamo la strada per l’aeroporto perché il GPS era impazzito, ma alla fine, con calma e senza ansia, siamo riusciti ad arrivare in tempo. (Non è vero, io stavo impazzendo, Mattia ha calmato la situazione 😇) In Islanda, nonostante le ore passate a cercare di tirar fuori l’auto, alla fine siamo stati aiutati da un signore (non troppo gentile), che però ci ha tirato fuori. In Namibia abbiamo trovato dei viaggiatori come noi che, capendo la situazione, ci hanno dato una mano.
Tenete presente che queste cose capitano, ma farsi prendere dall’ansia serve davvero a poco!
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14. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – tenete d’occhio la situazione politica
Tenete sempre d’occhio la situazione politica del paese. Per farvi un esempio, vi citiamo quello che è successo in Perù negli ultimi mesi.
Il periodo è stato molto duro e difficile, sicuramente non adatto ad un viaggio nel paese.
Spesso le proteste non coinvolgono i turisti, ma immaginate di realizzare finalmente il vostro sogno di andare nel paese “x”, e trovarvi immersi in un clima di protesta politica, tra manifestazioni e simili.
15. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – tenete informato qualcuno sui vostri spostamenti
Soprattutto se siete da soli, cercate di mantenere i contatti con una persona fidata a casa e comunicargli i vostri spostamenti.
Che sia un parente o un amico, sarà sempre super utile.
In questo modo, se dovesse succedere una qualunque cosa, la persona saprà dove trovarvi o, comunque, conoscerà l’ultimo posto in cui siete stati. Se possibile, date anche i nomi degli hotel in cui alloggerete.
16. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – imparate qualche parola nella lingua locale
Ci sono posti dove l’inglese si mastica poco e niente.
Nulla di grave, ma prima di partire imparate qualche parola utile.
Oltre ad essere un buon modo per conoscere un po’ una cultura diversa, sarà anche molto apprezzato dai locals che ammireranno il vostro impegno e saranno più propensi a darvi una mano.
17. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – non esagerate con alcool e droghe
Non siamo certo qui a farvi la morale. Fate quello che volete, ci mancherebbe, ma non esagerate mai.
In Thailandia, per esempio, è legale fumare marijuana, quindi non dovreste avere problemi con la legge ma, soprattutto se non siete abituati, limitatevi un po’.
Thailandia
Consiglio spassionato: non assumente sostanze con degli sconosciuti.
18. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – proteggetevi
Chi l’ha detto che in viaggio non si possono avere esperienze romantiche?Beh, nessuno! Siete in vacanza ed è giusto che facciate ciò che volete, ma non dimenticate a casa il buon senso.
Donne o uomini che siate, usate sempre delle protezioni.
Bene amici, crediamo di essere stati abbastanza esaustivi e di avervi dato qualche consiglio utile, fateci sapere cosa ne pensate!
Buongiorno lettori, oggi vedremo insieme quanto costa davvero un viaggio a Bali di due settimane, analizzando tutti gli aspetti che concorrono al prezzo finale.
Iniziamo!
Quanto costa un viaggio a Bali? I voli
La questione dei voli, soprattutto nell’ultimo periodo, ha una valenza molto importante. In particolare, se parliamo di Bali, i costi sono davvero lievitati. Se negli anni scorsi c’era la possibilità di trovare voli anche a €500/600, adesso dall’Italia è difficile trovare voli sotto gli €800 come minimo.
Bali
Purtroppo c’è poco da fare. Ad oggi il costo del volo è alto e può oscillare tra gli €800 ed i €1100.
Riferendosi a Bali, il periodo conta ben poco. In questo momento a meno di €800 è davvero arduo trovare qualcosa.
Quanto costa un viaggio a Bali? I trasporti
Per quanto riguarda i trasporti, dipende molto da come decidete di muovervi sull’isola.
Se decidete di noleggiare lo scooter, la spesa per due settimane non dovrebbe superare i €100. Se noleggiate la macchina, mettete in conto di spendere almeno il doppio.
Bali spiaggia
Ovviamente, invece, se l’idea è quella di noleggiare un’auto con driver, dovete calcolare minimo €35/40 al giorno.
Di media, potreste spendere tra i €100 ed i €300 per spostarvi a Bali nel corso di due settimane.
Quanto costa un viaggio a Bali? Il cibo
Il cibo a Bali non costa molto. Anche qui, dipende molto da cosa desiderate mangiare. Considerate che Bali è un’isola molto turistica e, per questo motivo, sono nate tante realtà anche molto costose.
Potreste spendere €2 per un pasto completo, ma anche €70/80 se vi concedete qualche sfizio in pool bar da urlo o ristoranti stellati.
Concedendovi qualche sfizio, assaggiando sia cibo locale che occidentale, pensiamo che sia ragionevole considerare una cifra che si aggiri tra i €120 ed i €200 a testa in totale.
Quanto costa un viaggio a Bali? Gli alloggi
Anche qui si apre un mondo. Bali è costellata da guesthouse carine e pulite, da altre che vi farebbero scappare da quanto sono sporche e da lodge e hotel 5 stelle da urlo.
E’ difficile, quindi, fare una stima. Detto ciò, a nostro avviso, concedersi qualche lusso su quest’isola è davvero facile, quindi fatelo e non badate troppo a spese.
Bali lodge
Ci sono dei posti splendidi a dei prezzi che in Europa ci sogniamo! Quindi, se fate una vacanza all’anno e andate a Bali, non state a dormire in dei tuguri per risparmiare pochi €.
Secondo noi, per due settimane, sarebbe bene considerare una spesa di circa €250/300 a testa, anche concedendosi dei posti più carini e con colazione inclusa.
Quanto costa un viaggio a Bali? Escursioni, visite e biglietti
A Bali i biglietti delle attrazioni non costano molto, qui trovate le maggiori attrazioni ed i relativi costi. Si paga quasi tutto, ma spesso molto poco. Ci sono alcune attrazioni addirittura gratuite, come il Palazzo di Ubud o il Tempio di Saraswati. In generale, la media è intorno ai €2 per biglietto, con qualche picco di €6/7.
Vulcano Bali
Pensiamo che nel giro di due settimane potreste spendere circa €80, al massimo €100 se fate qualche escursione organizzata.
Quanto costa un viaggio a Bali? Souvenir
Anche a Bali ci sono tanti mercati, come spesso accade nei paesi del sud-est asiatico. Ricordate sempre di contrattare un po’ per portarvi a casa qualche ricordo di viaggio.
In ogni caso, pensiamo che si possa valutare una cifra che si aggira intorno ai €50.
Ma quindi, tornando alla domanda iniziale, quanto costa un viaggio a Bali di circa due settimane a testa?
Facendo una media di tutti i costi, un viaggio a Bali di due settimane può costare tra i €1500 ed i €1700 tutto compreso.
Buongiorno lettori, oggi vi parleremo di come muoversi a Bali, cercando di fare un po’ di chiarezza su un argomento molto importante nel corso di un viaggio su quest’isola. Le attrazioni di Bali sono molte, come avrete notato nell’ultimo articolo e, capire bene come visitarle, vi aiuterà a rendere perfetta la vostra vacanza a Bali.
Bagno in piscina Ubud
Come muoversi a Bali? Motorino
Probabilmente, la maggior parte delle persone che è stata a Bali, risponderebbe che il modo migliore per muoversi è il motorino. Sì, è vero, lo scooter è indubbiamente comodo, sfreccia tra le macchine risentendo poco del traffico, porta più o meno ovunque e costa poco. Parliamo di una cifra che, solitamente, non supera i €5 al giorno. Ovviamente, più il noleggio è lungo, più il costo giornaliero si abbassa.
Uno spettacolo, direte!
Assolutamente sì, ma ci sono alcune considerazioni da fare che non vanno sottovalutate.
A Bali, in moto, abbiamo visto davvero chiunque. Dal ragazzino che gira senza maglietta facendo acrobazie tra le macchine, all’australiano senza casco, alle ragazze dai vestiti etnici intente a superare da destra o da sinistra, alle famiglie che, in tre o quattro persone, rigorosamente senza casco (bambini compresi), si facevano strada per le vie di Bali.
Questo si farà capire che, purtroppo, non è tutto oro quel che luccica.
Pappagallo, Bali
Certamente lo scooter è il mezzo più comodo, ma secondo noi, anche il più pericoloso.
Noi davvero non sappiamo cosa accada a Bali, ma pare che la gente, non appena arriva sull’isola, decida che la propria vita e quella degli altri, non conti più nulla.
In sostanza, quello che vi stiamo dicendo è di noleggiare il motorino solo ed esclusivamente se siete davvero in grado di guidarlo. Mettetevi sempre il casco, per favore, non pensate che Bali non sia pericolosa!
La sera ci sono bande di australiani ubriachi che guidano senza nessun tipo di criterio, cercate di badare alla vostra sicurezza.
Noi, per esempio, non avendo quasi mai guidato un motorino, abbiamo evitato di noleggiarlo ed abbiamo utilizzato le app Grab e Gojek o l’auto a noleggio.
Come muoversi a Bali? Auto a noleggio
L’auto a noleggio è un’altra opzione con cui, eventualmente, si può pensare di girare Bali. Potete decidere di farvi portare in giro da un driver, il che significa però dover sborsare circa €40/50 al giorno, oppure noleggiare un’auto e guidare in autonomia per Bali.
Noi abbiamo deciso di fare una cosa un po’ ibrida. Siamo stati a Bali un mese e, per le prime due settimane, abbiamo girato le attrazioni più vicine con Grab o a piedi quando era possibile.
Le ultime due settimane, invece, abbiamo preso un’auto a noleggio spendendo circa €200.
L’idea, in quelle due settimane, era di utilizzare l’auto per visitare le attrazioni più lontane che non avremmo potuto raggiungere con i taxi. O meglio, se le avessimo raggiunte coi taxi avremmo speso moltissimo. Questa decisione, in fin dei conti, è stata una buona opzione.
E’ chiaro che non vi consigliamo l’auto a noleggio per girare Ubud. Qui il traffico è davvero intenso ed avere un’auto, oltre che inutile, vi farebbe perdere un sacco di tempo rimanendo imbottigliati. Prendete l’auto per visitare altre parti dell’isola, sempre facendo molto attenzione ai motorini ed alle strade che, alle volte, possono essere un po’ dissestate.
Spiaggia di Jimbaran
Come muoversi a Bali? Noleggio con driver
Il noleggio con driver può essere una buona opzione per qualche giorno. Se, per esempio, volete andare a Sud o a Nord di Bali e visitare la zona, potete noleggiare un’auto con driver per 1 o 2 giorni.
I prezzi si aggirano intorno ai €40/50, quindi valutate anche in base alle vostre finanze ed a ciò che avete voglia di fare.
Come muoversi a Bali? Grab e Gojek
Queste due app sono utili per le breve distanze. Sappiate che, se siete soli, potete decidere di usare l’app e farvi arrivare un motorino. In questo moto risparmierete ulteriormente.
Potete usare queste app per girare Ubud e dintorni senza spendere molto, considerate che, in media, una corsa in auto vi potrebbe costare intorno ai €6/7 ed una in moto anche solo €2/3.
Come muoversi a Bali? Mezzi pubblici
Avevamo in mente di dare una possibilità ai mezzi pubblici, almeno per le breve distanze. Inutile dirvi che, una volta arrivati sull’isola, abbiamo subito abbandonato l’idea. Abbiamo preso questa decisione per due motivi.
In primis perché, effettivamente, non è che Bali abbia una rete di mezzi pubblici molto sviluppata. Ce ne sono pochi e spesso sono in ritardo.
Chioschetto
In secondo luogo perché, nei pochi casi in cui abbiamo provato a calcolare i percorsi con i mezzi, il navigatore ci dava dei tempi assurdi. Due ore per fare 20 chilometri!
Insomma, i mezzi pubblici ve li sconsigliamo quasi del tutto.
Bene lettori, speriamo di esservi stati utili ed aver reso la questione più comprensibile. Fateci sapere!
Buongiorno lettori, oggi parleremo di un argomento grosso, quindi preparatevi a leggere un articolo lungo: vi daremo tutti i nostri consigli su cosa fare e vedere a Bali e vi racconteremo le attrazioni che abbiamo visitato con relativi prezzi.
Iniziamo!
Cosa fare e vedere a Bali: Monkey Forest di Ubud
La Monkey Forest è una di quelle attrazioni che, nonostante siano estremamente turistiche e visitate da tutti, conservano un’atmosfera speciale.
Monkey Forest, Ubudscimmiette
Il nostro hotel si trovava a 3 minuti a piedi dalla foresta, quindi abbiamo deciso di visitarla subito come prima attrazione. Dobbiamo dire che, oltre alle scimmiette, la Monkey Forest è splendida anche a livello naturalistico e paesaggistico. E’ un luogo fresco (per quanto possibile a Bali) e rilassante, dalla natura lussureggiante e tipica di queste zone dell’Asia. Fate molta attenzione ai vostri oggetti personali: le scimmie sono molto abili nel rubare occhiali, cibo, telefoni e via dicendo.
Prezzo: €5 circa
Cosa fare e vedere a Bali: fare un massaggio balinese
Per noi fare quest’esperienza era assolutamente imprescindibile! Noi abbiamo fatto un trattamento chiamato Manis Klepon alla DALA SPA e ci siamo trovati egregiamente.
Il Manis Klepon si è svolto in questo modo:
pediluvio e massaggio ai piedi
massaggio balinese total body
scrub corpo
maschera corpo
bagno caldo rilassante con 7 fiori balinesi
Drink post massaggioIngredienti trattamentoflower bath
Il costo di questo trattamento si aggira intorno ai €120 a coppia, quindi €60 a testa e dura 2 ore.
Se, però, volete fare qualcosa di più semplice e spendere meno, facendo solo il massaggio, troverete tantissimi posti che vi offriranno una cifra che si aggira tra i €10 ed i €15. Vi consigliamo, però, di affidarvi sempre a luoghi con ottime recensioni!
Prezzo: dai €10/15 ai €60/70
Cosa fare e vedere a Bali: Uluwatu Temple
Il tempio di Uluwatu ci è piaciuto moltissimo. Si trova a Sud di Bali e si erge su una splendida scogliera a picco sul mare. Anche qui troverete tante scimmiette che, personalmente, abbiamo trovato un po’ più “aggressive” rispetto a quelle della Monkey Forest.
Uluwatu Temple
Sono forse un po’ meno abituate ad avere a che fare con le persone! A noi hanno rubato un paio di occhiali da sole che, grazie ad un addetto, siamo riusciti a recuperare corrompendo la scimmia incriminata con una banana.
Prezzo: intorno ai €3
Cosa fare e vedere a Bali: floating breakfast
Almeno una volta nel corso della vostra visita a Bali vi consigliamo di provare la floating breakfast. In italiano si traduce con “colazione galleggiante” e si tratta di un cestinone di vimini che viene adagiato sulla piscina, all’interno del quale troverete colazioni davvero degne di nota!
floating breakfast
Noi abbiamo fatto quest’esperianza al Cross Bali Breakers di Jimbaran ed abbiamo avuto la fortuna di gustare la floating breakfast nella piscina privata della nostra stanza, un’esperienza unica che ricorderemo per sempre.
Prezzo: dai €35 ai €60
Cosa fare e vedere a Bali: fare surf a Jimbaran
Jimbaran è una zona molto diversa da Ubud, anzi, con Ubud non ha proprio nulla a che fare. Parliamo di un’area selvaggia e non così turistica, caratterizzata da una natura rigogliosa e verdeggiante.
spiaggia di Jimbaran
Una delle attività che vi consigliamo di fare è il surf. Qui il vento soffia forte e le spiagge sono adatte a questo tipo di sport. Il consiglio è di noleggiare l’attrezzatura e cimentarvi in questo sport. Fregatevene se non siete capaci, provateci e divertitevi!
Prezzo: circa €10 al giorno per la tavola da surf
Cosa fare e vedere a Bali: Goa Rang Reng Waterfall
Questa cascata è davvero suggestiva e ci si arriva facilmente da Ubud in moto o in taxi. Dopo l’ingresso, inizia un percorso nella natura che non è facilissimo, soprattutto a causa del caldo che non lascia scampo. Man mano il percorso diventa sempre più ripido e costellato di varie rocce scolpite. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere un artigiano all’opera.
Goa Rang Reng WaterfallSculture di roccia
Se siete fortunati, vedrete anche qualche rospo sulla strada!
Prezzo: €1,20 circa
Cosa fare e vedere a Bali: Kanto Lampo Waterfall
Anche lei è molto bella, ci si arriva sempre con un breve tragitto in discesa, un po’ meno difficile del precedente. L’unico neo di questo posto è che, nonostante l’indiscutibile bellezza della natura circostante, è spesso pieno di gente che fa foto in mille posizioni, il che contribuisce a rendere l’atmosfera peggiore di quanto sarebbe altrimenti.
Kanto Lampo Waterfallspot fotografico
Piccolo consiglio che vale per questa, ma anche per le altre cascate. Assicuratevi di avere delle scarpe adatte e, se possibile, comprate le scarpette per gli scogli. Il terreno è scivoloso e se volete fare il bagno, sappiate che il muschio regna indisturbato e renderà il tutto molto scivoloso.
Prezzo: €1,20 circa
Cosa fare e vedere a Bali: Tegalalang Rice Terrace
Le risaie di Bali sono famose in tutto il mondo e queste sono davvero belle. L’unico peccato è esserci stati con un po’ di nuvole sopra di noi.
Arrivati all’entrata pagherete il biglietto e farete ingresso nelle risaie. Potete ammirarle dall’alto o fare un breve trekking non molto impegnativo. Qui avrete anche la possibilità di scattare varie foto ricordo sulle altalene o nelle varie strutture costruite appositamente per shooting, professionali e non.
Tegalalang Rice TerraceAltalena risaie
Anche qui abbiamo notato tanta, se non troppa, attenzione all’aspetto legato al mondo dei social ed alle foto “instagrammabili”. Noi personalmente abbiamo preferito ammirare le risaie senza fare foto di quel tipo, ma ovviamente siete liberi di fare ciò che più vi aggrada pagando un sovrapprezzo.
Prezzo: €1,60 circa
Cosa (non) fare e vedere a Bali: lo zibetto ed il Kopi Luwak
Tra le esperienze che avremmo voluto fare a Bali, c’era sicuramente il Kopi Luwak Taste. In pratica, a Bali, c’è un caffè, anche molto costoso, fatto dagli zibetti. Lo zibetto è un carnivoro viverride davvero, davvero carino e vederlo era assolutamente nei nostri piani.
Mentre eravamo a Bali, però, cercando informazioni abbiamo trovato questo articolo scritto da Paola che ci ha fatto cambiare idea. Purtroppo, come spesso accade, dietro a questa pratica si cela uno sfruttamento bello e buono e non abbiamo voluto contribuire.
zibettozibetto
Detto ciò, mentre ci trovavamo al Tanah Lot Temple, abbiamo visto un baracchino dove erano presenti questi zibetti ed abbiamo scattato qualche foto. Non sappiamo se in questo caso ci fosse sfruttamento o meno.
Non avendo partecipato, non conosciamo i costi
Cosa fare e vedere a Bali: Tirta Empul Temple
Il Tirta Empul è un po’ più costoso rispetto agli altri templi ma, secondo noi, merita una visita. Si tratta di un grande complesso sacro dove, chi vuole, può anche immergersi nelle vasche d’acqua sacra e fare un bagno purificante secondo l’induismo.
rituale Tirta Empulofferte
Il tempio, di suo, è bello e interessante, ma molto, molto turistico e, ahimè, anche qui la questione “Instagram” si sente parecchio. Abbiamo notato che la maggior parte delle persone che si immerge lo fa a favore di telecamera, pensate che c’è addirittura un ragazzo che, a pagamento, fa le foto a chi desidera fare il rituale che, così, perde un po’ di sacralità.
Noi non l’abbiamo fatto, ma anche qui, la scelta sta a voi!
Prezzo: €3 circa
Cosa (non) fare e vedere a Bali: Heaven’s Gate
Ecco, questo è uno di quei posti che, invece, proprio non vi consigliamo. Si tratta della Heaven’s Gate, resa famosa dalle millemila foto sui social e sul web in generale.
Sappiamo benissimo che sembra fantastica, tanto fantastica che, anche noi, nonostante avessimo sentito commenti a riguardo, abbiamo deciso di visitarla comunque. La realtà è che, onestamente, non merita proprio.
Heaven’s Gateretro
In primo luogo da Ubud, dove presumibilmente alloggerete, dista circa due ore in macchina. Con il motorino, probabilmente, anche di più. In secondo luogo, la porta è gremita di gente che, in fila, aspetta pazientemente il suo turno per fare la foto di rito, correlata dalla voce di un ragazzo che, mentre scatta, urla “next pose”-“next pose”. Insomma, questa è davvero una trappola per turisti che non merita la fatica.
Oltretutto, per essere a Bali, il prezzo è altino, complice ovviamente il fatto che sia un luogo super turistico. Nulla di inaffrontabile, ma non ne vale la pena.
Prezzo: €6,50 circa
Cosa fare e vedere a Bali: Saraswati Temple
Il Saraswati Temple, invece, ci è piaciuto molto. Si trova nel centro di Ubud, quindi è anche molto comodo da raggiungere. E’ dedicato alla Dea della Conoscenza ed è circondato da un laghetto suggestivo sul quale galleggiano piante e fiori di loto.
fiore di lotoSaraswati
Prezzo: gratis
Cosa fare e vedere a Bali: Ubud Palace
Anche il Palazzo di Ubud merita una visita, è residenza ufficiale della famiglia reale di Ubud e la massima espressione dell’arte balinese.
Ubud Palaceragazza che danza
Gli interni sono molto belli e colorati e noi abbiamo anche avuto la fortuna di assistere ad una danza tradizionale che ci ha davvero intrattenuto! Poi, abbiamo scoperto che la danza a cui avevamo assistito era una prova per la sera. Infatti, tutte le sera qui si tengono spettacoli di danza e musica a cui vale la pena assistere almeno una volta.
Prezzo: gratis – spettacoli serali: €6 circa
Cosa fare e vedere a Bali: provare il gelato al cocco
Mattia non è un amante del cocco, ma io lo adoro, quindi non potevo fare a meno di provarlo. Abbiamo scovato un posto super carino che si chiama Tukies Coconut Shop dove tutto, ma proprio tutto è a base di cocco.
gelato al cocco
Noi abbiamo optato per un gelato, visto il clima, ma la scelta è veramente ampia ed è tutto buonissimo!
Prezzo: prodotti da €1 a €6/7
Cosa fare e vedere a Bali: Tanah Lot
Il Tanah Lot Temple è stato, in assoluto, uno dei nostri preferiti. Ci troviamo sulla costa sud-ovest di Bali, proprio sul mare, dove sorge questo splendido tempio indù.
Tanah Lotvista da Tanah Lotofferta
Gli scenari ed i paesaggi che vedrete qui vi piaceranno moltissimo, le onde che si infrangono sulle pareti regalano un’atmosfera davvero suggestiva e, nonostante ci sia tanta gente, il complesso è talmente grande che l’affluenza, onestamente, non risulta un problema. Qui la marea decide tutto. Quando è bassa si può raggiungere il tempio, quando è alta, ovviamente, si deve attendere.
Prezzo: €4 circa
Cosa fare e vedere a Bali: Ulun Danu Beratan Temple
Questo tempio si trova su un lago ed è molto suggestivo. E’ il tempio shivaista più importante di Bali e, secondo noi, merita una visita. In macchina da Ubud dista circa un’ora. Vi consigliamo di venire qui la mattina presto per evitare la massa di turisti delle ore successive.
Ulun Danu Beratan Templedettaglio
Prezzo: €6 circa
Bene amici, questa è la lista di tutte le cose che vale la pena di vedere a Bali. Vi ricordiamo che, però, Bali è un’isola estesa e che questo articolo sicuramente manca di qualcosa. Vi abbiamo raccontato quello che abbiamo visto noi e ci fa piacere ispirarvi un po’ per il vostro prossimo viaggio sull’isola.
Buongiorno lettori, oggi parleremo di un argomento molto importante, ovvero come non stare male nel sud-est asiatico. Ovviamente, ci concentreremo sul cibo che, spesso, crea problemi non indifferenti.
Premessa
Troppo spesso sentiamo di gente che va nel sud-est asiatico, mangia ovunque senza preoccuparsi delle condizioni igieniche, salvo poi sentirsi male e lamentarsi. Abbiamo anche sentito dire che può succedere ovunque.
Vero.Ma anche no.
O meglio, è chiaro che può capitare ovunque di mangiare qualcosa che ci faccia male, ma nel sud-est asiatico è molto più probabile per varie ragioni. La prima sono le condizioni igieniche che, in tanti casi, rasentano il “decente”.
La seconda siamo noi. O meglio, la nostra flora intestinale che non è abituata ad affrontare un tipo di cibo che, inevitabilmente, non siamo abituati a mangiare.
E’ del tutto normale!
Colazione a BangkokPad Thai
Ma veniamo al dunque ed affrontiamo l’argomento.
1. Come non stare male nel sud-est asiatico: mangiate tutto cotto
Fate attenzione a mangiare cibo cotto. Sempre! Pensate che noi abbiamo evitato il crudo anche in Giappone, dove la pulizia è sempre al primo posto. Non essendo amanti del sushi è stato piuttosto facile, ma a prescindere da questo ricordate una cosa.
Stare male in viaggio, che si sia in Giappone o in Thailandia, è sempre antipatico.
2. Come non stare male nel sud-est asiatico: seguite il vostro istinto
Ascoltatevi. Se un posto vi sembra sporco, probabilmente, lo è. Evitate di fare gli eroi e non mangiate in posti che “vi sanno di sporco”. Attenzione sempre agli arnesi che vengono usati per cucinare ed ai piani d’appoggio.
Se vi rendete conto che non lavano tra un cliente e l’altro o che c’è l’olio incrostato dalla sera prima, cambiate posto!
Floating breakfast a Bali
3. Come non stare male nel sud-est asiatico: fate attenzione alle preparazioni
Prima di scegliere proprio quel banchetto di street food che avete adocchiato, fate andare avanti un po’ di clienti. Guardate come vengono preparate le cose e, soprattutto, assicuratevi che il vostro cibo venga cucinato davanti a voi e che non sia lì da chissà quanto.
Lo stesso vale per la frutta.
Fatevela preparare davanti, non prendete quella esposta perché il caldo ed il sole non fanno bene.
4. Come non stare male nel sud-est asiatico: fermenti lattici come se non ci fosse un domani
Portate con voi una bella scorta di fermenti lattici. Prendeteli quando mangiate street food, ma anche quando vi sentite un po’ strani.
Avete presente quel momento in cui sentite la pancia un po’ turbata? Ecco.
Prevenire è meglio che curare.
5. Come non stare male nel sud-est asiatico: no acqua sfusa e ghiaccio
Non bevete l’acqua sfusa che vi viene portata al tavolo e non bevete bevande piene di ghiaccio. Sappiamo benissimo che sarete tentati dai drink in spiaggia o dalle bevande fresche col ghiaccio, ma credeteci!
Ci ringrazierete!
Colazione a base di frutta
6. Come non stare male nel sud-est asiatico: datevi tempo
Non iniziate subito a ingurgitare street food 😂 Fate le cose gradualmente ed ascoltate il vostro corpo. Vi conoscete meglio di chiunque altro e sapete bene cosa potete o non potete mangiare. Se non siete amanti del piccante, non esagerate.
Cercate di alternare e di non strafare.
7. Come non stare male nel sud-est asiatico: allergie e intolleranze
Ovviamente, soprattutto se parliamo di cibo a noi nuovo, potremmo non conoscere tutti gli ingredienti presenti in un piatto. Se siete allergici o intolleranti a qualcosa, chiedete al venditore se quel qualcosa si trova nel suo cibo.
Mi raccomando, non rischiate.
8. Come non stare male nel sud-est asiatico: mangiate ciò che si mangia lì
A Bangkok il discorso non vale, troverete di tutto. Però, per esempio, a Phuket potete mangiare il pesce perché, probabilmente, sarà più fresco rispetto a quello che trovereste a Chiang Mai.
PizzaAvocado toast
Cercate di non mangiare alimenti che sapete arrivare da lontano. In quel caso, sarà molto più semplice che siano “più vecchi”.
9. Come non stare male nel sud-est asiatico: mangiate quello che vi va
Mangiate sempre quello di cui avete davvero voglia. Spesso sui social e online veniamo bombardati con street food asiatico che viene “venduto” come il migliore al mondo e, sotto sotto, vi fanno sentire un po’ “sfigati” se non avete voglia di assaggiare qualcosa tipo gli scorpioni o le larve.
Ecco, lasciate perdere.
Se una volta avete voglia di andare al McDonald’s, andateci. Se volete mangiare in un ristorante italiano, fatelo. Non sentitevi in obbligo. Se volete assaggiare gli scorpioni o le larve, accomodatevi!
La vacanza è la vostra e nessuno può imporvi come viverla ❤️
10. Come non stare male nel sud-est asiatico: non dovete stare male per forza
Diffidate da chi vi dice che fare una vacanza nel sud-est asiatico significa dover stare male almeno una volta, come se fosse un rito di passaggio. Non scherziamo, non è mai piacevole non sentirsi bene e, oltretutto, non sempre si sta male “normalmente”. Una diarrea o una nottata di vomito è una cosa, ma le cose possono essere anche molto più gravi.
Noi, seguendo i consigli di cui sopra, non abbiamo mai avuto problemi. Quindi, per chiarire, non è obbligatorio stare male, né inevitabile.
Vogliamo darvi un ultimo consiglio: prima di partire, stipulate sempre un’assicurazione sanitaria. Se non vi servirà, meglio, ma tenete a mente che, spesso, per una cavolata, potreste sborsare parecchi quattrini. Non è il caso di rovinarvi la vacanza per non spendere una manciata di €. Quando la stipulate, inoltre, chiedete sempre alla compagnia se rimborsano le spese o le pagano direttamente.
Se le rimborsano significa che pagherete voi e verrete poi rimborsati. Se, invece, le pagano direttamente, significa che pagano tutto loro fin da subito. Fate le vostre considerazioni e scegliete quella più adatta a voi.
Buongiorno lettori, oggi vorremmo aiutarvi a costruire il perfetto viaggio in Thailandia, con tanto di tappe ed itinerario.
Partiamo dal presupposto che, ciò che può essere perfetto per noi, potrebbe non esserlo per voi. Pertanto, questi consigli sono del tutto soggettivi ma, speriamo, anche utili per iniziare a progettare il vostro viaggio.
Se siete degli habitué della Thailandia, questo articolo potete tranquillamente accantonarlo. Se, invece, state per partire per la Thailandia per la prima volta, questo articolo farà sicuramente al caso vostro. Il nostro viaggio in Thailandia, che è stato anche il primo, si è focalizzato sulle località principali che, solitamente, si visitano quando si arriva in Thailandia per la prima volta.
Le tappe per rendere perfetto il vostro viaggio in Thailandia
Bangkok
Bangkok, chiaramente, non può mancare nel corso di un viaggio in Thailandia. La capitale della Thailandia, oltre che essere la città dove atterrerete, vale anche la pena di essere visitata.
In questo articolo vi parliamo approfonditamente di lei, delle attrazioni da vedere e dei luoghi imperdibili che ha da offrire. Bangkok è facilmente visitabile con i mezzi pubblici, vi sconsigliamo i taxi perché il traffico è allucinante, quindi usateli solo in caso di necessità ed evitate gli orari di punta.
scorpioni street food BangkokAyutthaia
Vi consigliamo di visitare Bangkok in 3 giorni e dedicare un eventuale quarto giorno ad Ayutthaia, che si trova un’ora fuori Bangkok.
A nostro avviso, Bangkok merita almeno 4 giorni pieni.
Skybar Lebua Bangkok
Chiang Mai
Con un volo interno di circa un’ora sarete al Nord, per l’esattezza, a Chiang Mai. Vi consigliamo anche qui due o tre giorni.
I voli da Bangkok sono comodissimi, costano poco e sono sicuramente il modo migliore per arrivare al Nord. Se vi interessa, abbiamo scritto un articolo anche sulla bella Chiang Mai.
Chiang MaiChiang Mai
Chiang Rai
Se siete a Nord, non potete perdervi la vicina (si fa per dire) Chiang Rai. Ci si arriva in vari modi da Chiang Mai ed anche lei, come la “sorella”, merita 2 o 3 giorni di permanenza.
Chiang RaiChiang Rai
Phuket – ma anche tutte le altre isole
Visitare la Thailandia e non godere almeno qualche giorno del suo bel mare cristallino sarebbe un crimine!
Noi abbiamo scelto Phuket per facilità, ma anche perché era la nostra prima volta in Thailandia e ci tenevamo a visitare le Phi Phi Islands. Attenzione perché le Phi Phi Islands sono molto turistiche e potreste rischiare di cadere in qualche trappola per turisti, ve ne parliamo qui.
PhuketPhi Phi Islands
Detto ciò, la Thailandia è piena di isole meravigliose, sicuramente anche più pulite e ben conservate di Phuket. Quindi, se avete tempo, sbizzarritevi e andate in cerca della vostra isola del cuore.
Buongiorno lettori, oggi vedremo insieme quanto costa un viaggio in Thailandia di circa due settimane. Parlare dei costi di un viaggio non è mai semplice poiché entrano in gioco tanti fattori, anche soggettivi, ma proviamoci!
Quanto costa un viaggio in Thailandia? Il volo
Il volo, soprattutto di questi tempi, rappresenta uno degli costi maggiori di qualunque viaggio. Come sempre, sono tanti gli aspetti che concorrono nel modificare il prezzo di un volo, primo di tutti, la stagione e le festività. Il periodo migliore per recarsi in Thailandia oscilla tra novembre e marzo.
tempio thailandese
In questo lasso di tempo, i voli possono costare un po’ di più, ma tenete a mente sempre che la flessibilità aiuta a risparmiare e l’unico consiglio che ci teniamo a darvi è di evitare le festività. Natale e Capodanno sono indubbiamente periodi di punta.
Optate per periodi come ottobre o febbraio, sempre che ne abbiate la possibilità.
In generale, il costo di un volo andata e ritorno per Bangkok può oscillare dai €550 ai €900.
Quanto costa un viaggio in Thailandia? I trasporti
Fortunatamente i trasporti, di qualunque natura essi siano, non hanno costi da capogiro in Thailandia. Considerate che la metropolitana di Bangkok si paga in base alla distanza percorsa ma, di media, spenderete intorno all’ €1 a biglietto. I tuk-tuk non sono particolarmente costosi se sapete contrattare e lo stesso vale per i taxi.
ragazze al Wat Arun
Ci sono da mettere in conto i costi dei voli aerei interni. Noi abbiamo raggiunto Chiang Mai da Bangkok con un volo da circa €24 con bagaglio a mano incluso e Phuket da Chiang Mai con un costo di circa €50.
Bisogna, però, fare attenzione a tuk-tuk e taxi perché, se da una parte è vero che non costano moltissimo, dall’altra è anche vero che le tariffe fisse sono un’utopia.
Trovare un tassista che accenda il tassametro è praticamente impossibile (a noi è capitato una sola volta), questo avviene perché chiaramente conviene che non lo accendano. Se lo accendessero la tariffa che andrete a pagare sarà sicuramente inferiore di quella che vi hanno proposto a voce.
Qui bisogna contrattare, a volte anche un po’ “sfacciatamente”, passateci il termine. Diversamente, andrete a spendere cifre che, sommate tra loro, non saranno poi così economiche. Tenete a mente che, solitamente, da tariffa inizialmente proposta è gonfiata almeno della metà e, se riuscite ad arrivarci a quella metà e viene accettata la vostra proposta, comunque ci stanno guadagnando.
Ovviamente sarete dell’opinione che guadagnarci è il minimo se si sta lavorando. Certo, siamo d’accordo. Ma guadagnarci è una cosa, raddoppiare se non triplicare il prezzo è un’altra! Con questo non vogliamo dirvi di comportarvi male ed essere cafoni. State certi che se esagerate e pretendete un prezzo irrealistico vi lasceranno tranquillamente in mezzo alla strada, ma contrattare qui è all’ordine del giorno ed è pratica del tutto diffusa.
Per i trasporti, tenendo a mente anche i voli interni (ne contiamo 3), il budget dovrebbe oscillare intorno ai €150/200.
Quanto costa un viaggio in Thailandia? Il cibo
In Thailandia il cibo costa abbastanza poco. Con circa €3/4 si riesce a fare un pasto completo tipico. E’ evidente che, mangiando cibo occidentale, i costi si alzano.
incenso
Attenzione però a dove mangiate e cosa mangiate. Va bene essere in viaggio e voler provare cibo tipico, ma tenete sempre a mente che i metodi di conservazione sono differenti e, in qualche caso, potreste avere problemi. Prediligete sempre cibi cotti, mi raccomando!
Facendo una media, per due settimane in Thailandia potreste spendere intorno ai €130/140 a persona in cibo.
Quanto costa un viaggio in Thailandia? Gli alloggi
Anche in questo caso, fortunatamente, riuscirete a non spendere molto. Ovviamente anche in Thailandia esistono hotel da centinaia di € a notte. Nonostante ciò, trovare posti carini, puliti e centrali non dovrebbe costarvi più di €20/30 a notte in due. Pensiamo che considerare una media di €15 a testa a notte sia realistico.
Calcolando le due settimane, siamo intorno ai €200 a persona.
Ovviamente, se volete concedervi qualche sfizio e spendere di più per stare meglio, avrete l’imbarazzo della scelta.
Quanto costa un viaggio in Thailandia? Escursioni, visite, biglietti
I templi non costano mai molto, a differenza delle escursioni organizzate che, invece, non sono troppo economiche. Considerate, per esempio, le Phi Phi Islands che si raggiungono con un’escursione organizzata intorno ai €50/60 o in autonomia con circa €12. Certamente le Phi Phi Islands sono uno dei luoghi più costosi, ma anche se decidete di visitare Ayutthaia da Bangkok con un’agenzia, il costo sarà più o meno intorno ai €40/45.
Secondo noi una buona media tiene conto di un budget di circa €250/300 a persona nel corso di due settimane.
Un consiglio: non andate troppo al risparmio, sicuramente non tornerete in Thailandia il mese dopo, quindi sono soldi ben spesi!
Chiang Mai
Quanto costa un viaggio in Thailandia? Souvenir
Voce, come sempre, molto difficile da considerare poiché estremamente soggettiva. La Thailandia è piena di mercati e potreste decidere di acquistare qualche souvenir. Badate che, anche qui, dovrete contrattare per portarvi a casa dei prezzi normali!
Secondo noi, potreste spendere intorno ai €50/60 in due settimane.
Ma quindi, quanto costa un viaggio in Thailandia di due settimane a persona?
Secondo noi, un viaggio in Thailandia di due settimane dormendo in posti semplici ma carini può arrivare a costare tra i €1500 ed i €1800 a testa.
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