Questa mattina ci alziamo intorno alle 10.00, non abbiamo fretta perché siamo molto vicini agli scavi di Pompei, il posto che intendiamo visitare quest’oggi. Al risveglio, ci facciamo una doccia ed usciamo. Ci fermiamo sul tragitto di andata a fare colazione e siamo sorpresi dalle dimensioni del cappuccino e dalla bontà dei dolci che assaggiamo per iniziare la giornata.
Il caldo non è ancora torrido, si sta bene in pantaloncini e maglietta e non appena finiamo di mangiare ci alziamo dal tavolo, andiamo a pagare e continuiamo la nostra passeggiata in direzione del sito archeologico. Una volta arrivati in corrispondenza della biglietteria, ci mettiamo in fila e nel giro di una decina di minuti acquistiamo il nostro biglietto ed entriamo. I costi variano dai 7,50€ per studenti dell’Unione Europea fino ai venticinque anni ed insegnanti, ai 13€ per i biglietti interi, mentre sotto i diciotto anni l’entrata è gratuita. Siamo pronti, entriamo.
Passeggiare tra le vie dell’antica Pompei è un’esperienza magica, purtroppo a volte la quantità di gente toglie un po’ di atmosfera, ma rimane comunque una sensazione senza eguali. Ciò che di Pompei lascia di stucco è che per una volta, non vediamo la massima espressione di un popolo, di un arte, di un tipo di architettura, ma entriamo nella quotidianità delle persone che vivevano qui. E’ un po’ come stare lì con loro prima che il Vesuvio eruttasse spaventosamente, vediamo le domus, ovvero le case, sia quelle appartenenti alle famiglie più abbienti, che quelle dove vivevano le famiglie più umili. Entriamo nelle taverne, dove i pompeiani si rifugiavano per passare un po’ di tempo in compagnia, camminiamo esattamente dove camminavano loro e utilizziamo le prime strisce pedonali della storia, inventate proprio dai romani per dirigere, in un certo senso, il traffico. Vediamo i famosi mosaici, tra i più visitati si può menzionare quello che si trova nella Casa del Poeta Tragico, che recita “Cave Canem”, ovvero “attenti al cane”. Arriviamo verso la fine ad una grandissima teca dove troviamo i calchi di uomini, donne, bambini, anziani, ma anche animali.
Qui è difficile rimanere indifferenti, la sensazione è quella di sentirsi piccoli ed impotenti davanti alla forza, talvolta rovinosa, di madre natura. E’ impressionante vedere i calchi dei corpi di persone intente a riposarsi, a svolgere attività banali, come quelle che noi tutti i giorni siamo in procinto di svolgere. Vi consigliamo senza riserve di visitare gli scavi di Pompei, noi possiamo provare a raccontarvi per filo e per segno di ogni sasso, di ogni casa e di ogni scorcio di questa città morta, ma vederla coi propri occhi è un’altra cosa. Il sito è molto grande ed in base al vostro interesse, potete decidere di starci due ore o sei, ma ne sarete in ogni caso soddisfatti. All’interno troverete dei punti di ristoro dove sedervi a mangiare qualcosa o acquistare una bottiglietta d’acqua, vi consigliamo, se vi è possibile, di portarvi qualcosa da fuori, perché le file sono lunghe ed i posti sono abbastanza affollati. Dopo questa lunga quanto meravigliosa visita, usciamo dagli scavi passando per l’anfiteatro, ancora all’interno del sito, e concludiamo la nostra escursione.
E’ ora di cena ormai e ci fermiamo a mangiare una pizza. Al nostro arrivo, il cameriere ci informa che possiamo decidere di mangiare fuori o dentro, decidiamo di stare all’aperto, ormai non fa più troppo caldo e soffia un po’ di vento.
Ho apprezzato anche le foto gastronomiche 😉
Come non apprezzare 🍕