Primo giorno ad Arequipa, la Città Bianca

3798f0a4-94a4-41c3-899d-26a631345b32
Donne in abiti tipici, Arequipa

Buongiorno lettori, siamo arrivati ad Arequipa, la Città Bianca. Finalmente, dopo la bellezza di  D O D I C I  ore di viaggio, ce l’abbiamo fatta. Ma perché Arequipa si chiama Città Bianca? Questo nome deriva dal fatto che il centro storico sia costruito con il Sillar. Una pietra bianca proveniente da una cava nei pressi della regione di Arequipa. In effetti questo bianco candido che “colora” la città è veramente suggestivo e rende Arequipa ancora più bella di quanto non sia. Abbiamo deciso di fermarci qui per le prossime quattro notti a causa delle molteplici attrazioni che la città e le vicinanze della stessa offrono. Il nostro programma per oggi, però, è quello di girovagare senza una meta. Dopo un viaggio così lungo seduti, l’unica cosa di cui si ha voglia è sgranchirsi le gambe.

Usciti dalla stazione di Cruz del Sur, prendiamo il primo taxi disponibile e ci facciamo portare in hotel. Saliamo nella nostra camera e, dopo esserci rinfrescati un attimo ed aver lasciato i bagagli, iniziamo la nostra visita. Fortunatamente, il nostro albergo si trova in una zona molto centrale. Senza prendere altri mezzi, ci facciamo spiegare velocemente dalla receptionist come arrivare a Plaza de Armas e ci incamminiamo verso la cattedrale. La distanza tra noi e la piazza principale è di meno di dieci minuti, ma nel tragitto una chiesa con una splendida facciata cattura la nostra attenzione. Si tratta della Chiesa di San Agostino. Un meraviglioso luogo di preghiera generalmente chiuso al pubblico, se non nelle ore di funzione. Dopo qualche foto e tanti sguardi alla pietra lavorata con estrema maestria, procediamo verso Plaza de Armas, che ci colpisce molto positivamente.

Qui fa capolino la cattedrale di Arequipa. Una basilica veramente imponente caratterizzata, anch’essa, dal bianco del Sillar. Davanti a questa meraviglia architettonica, non faticherete a capire il motivo per il quale l’UNESCO l’abbia accolta tra i propri patrimoni. Parliamo di un edificio relativamente recente, è stata infatti ricostruita in appena tre anni a metà dell’Ottocento dall’architetto Lucas Poblete. 

Credeteci se vi diciamo che anche solo ammirarla da fuori vi occuperà un po’ di tempo. Non è infatti possibile guardarla da vicino nella sua interezza, vi sposterete più volte per godervi le varie prospettive che questa bellissima cattedrale ha da offrire. Qui intorno troverete molti ristoranti, mercati e bar di ogni tipo, ma prettamente turistici. Vi consigliamo di evitare il pranzo all’aperto. Come ogni piazza che si rispetti, anche questa ha i suoi piccioni, che verranno a cibarsi degli avanzi non appena i camerieri lasceranno il piatto sul tavolo un attimo in più.

92d84765-0d91-40d8-9f3d-d76e3bac7645
Cattedrale di Arequipa

La giornata volge al termine tra foto, acquisti, qualche churros da strada e chiacchiere e fra poco vi racconteremo del posto dove abbiamo cenato questa sera: un ristorante che non potete assolutamente perdervi!

7d8d2640-e8e7-4dd2-acbe-c771019a20c7
Plaza de Armas, Arequipa
2b31408b-ab85-4457-99ea-ce84de4889d2
Facciata della Cattedrale di Arequipa

4 pensieri su “Primo giorno ad Arequipa, la Città Bianca

  1. Pingback: Altitudine: rimedi naturali e farmaci - Terracqueo

  2. Pingback: Cruz del Sur: autobus in Perù - Terracqueo

  3. Pingback: Sand boarding sulle dune di Huacachina - Terracqueo

  4. Pingback: Guida alla fotografia per travel blogger (e non) - Terracqueo

Rispondi