Phil e le sue storie sugli alieni

Conclusa la cena facciamo un’altra breve passeggiata ed arriviamo alla piazzetta nella quale eravamo arrivati. Qui tiriamo fuori il telefono e prenotiamo nuovamente Uber. Dopo una breve attesa ci raggiunge una Toyota di colore grigio topo guidata da Phil (nome di fantasia), un uomo intorno ai 35 che si dimostra disponibile, simpatico e parecchio chiacchierone.

Inizialmente ci pone domande di circostanza riguardo al nostro viaggio, chiede da dove veniamo e dove siamo diretti, in un secondo momento con uno sguardo un po’ vacuo ci domanda se siamo andati a vedere il Chinese Theatre. Alla nostra risposta negativa ci esorta caldamente a visitarlo, il motivo che lo spinge ad insistere ha dell’incredibile. Tra una curva e l’altra ci rendiamo conto di doverlo ascoltare bene, perché sta cominciando a narrarci una storia pazzesca. Ci racconta che la struttura è stata costruita nel secolo scorso da suo nonno, il quale fa parte della prima generazione di alieni. Ci spiega che la prova più lampante dell’esistenza degli extra terrestri è rappresentata dall’industria del cinema. Chiaramente, noi rimaniamo un po’ interdetti dalle sue affermazioni, ma lo facciamo parlare e stiamo al gioco chiedendo maggiori informazioni. Ci pone un’altra domanda, ovvero se avessimo presente un film ambientato a Beverly Hills e se ne conoscessimo il protagonista che interpreta il poliziotto. Uno di noi risponde “Sì, Beverly Hills Cop” e Phil alla sua pronta risposta, lo incalza con un’altra domanda. “Sai chi è l’attore?”. “Certo, Eddie Murphy”. Ecco che il nostro buon Phil comincia a raccontarci che l’attore è uno dei primi alieni, e come lui altre importantissime personalità come Liz Taylor, Michael Jackson, i Kennedy e la Monroe, ci spiega con tranquillità sorprendente che tutti loro non sono morti davvero, ma rapiti dagli alieni. In ultimo comincia a raccontarci che uno degli alieni per lui più importante è l’attrice Jennifer Aniston. Sostiene che abbiano fatto le scuole insieme e che lei fosse la sua ragazza delle superiori. La Aniston, secondo il nostro autista, stette con lui per un po’ di anni, ma quando divenne famosa le fecero firmare un contratto che sanciva il divieto di avere rapporti con gli esseri umani. Dopo questa esilarante storia ed una buona mezz’ora di macchina, decidiamo di chiedere a Phil per quale ragione gli alieni si insedino nel nostro mondo tramite il cinema. La risposta viene da se, dice che intendono pian piano insinuarsi tra di noi e con varie manovre di comunicazione, diffondere con l’inganno e l’indottrinamento la loro cultura, con lo scopo finale di creare una colonia extraterrestre sulla terra. Bene, siamo soddisfatti della sua risposta. Questo viaggio divertente ed alquanto esilarante ha fine quando Phil arriva alla nostra destinazione, lo salutiamo, gli auguriamo una buona serata ed andiamo in camera chiacchierando dell’accaduto.

6 pensieri su “Phil e le sue storie sugli alieni

Rispondi