
Buongiorno lettori, come sapete siamo stati a Torino, abbiamo assaggiato la cucina russa del ristorante Sibiriaki e ci siamo persi per la Torino più autentica. Nonostante ciò, non abbiamo potuto fare a meno di ritagliarci un pranzo tipicamente piemontese, perché si sa, amiamo assaggiare i prodotti tipici dei luoghi che visitiamo.
Oggi vi parliamo di Goustò, un ristorante che si trova a Torino, nella meravigliosa cornice di Galleria Umberto I e Piazza della Repubblica. Vogliamo iniziare dicendovi che, se il clima lo permette, potete decidere di mangiare all’aperto, cosa che abbiamo apprezzato particolarmente. Solitamente in città è difficile trovare posticini discreti dove poter godere di un dehor a vostra disposizione, mentre qui da Goustò, non potrete farne a meno: la posizione lo permette e la Galleria vi darà una sensazione di freschezza che solitamente, durante la stagione estiva, stenta a farsi sentire. Nonostante ciò, non temete gli interni, dall’arredamento giovane e ricercato, fresco ed invitante, costellati da prodotti tipici che Goustò mette a disposizione dei propri clienti, perché se pranzare fuori vuol dire evadere dalle mura domestiche, portarsi a casa i loro prodotti significa vivere un po’ di tradizione.
Questo ristorante, inoltre, fa parte dell’Alleanza Italiana Slow Food dei Cuochi, una rete che si impegna costantemente a proporre e preservare i prodotti locali e tipici, con una particolare attenzione alla biodiversità agroalimentare a rischio d’estinzione.
Seduti finalmente a tavola, abbiamo deciso di assaggiare i piatti che più ispiravano la nostra curiosità, ritenendo di poterci immergere finalmente nelle tradizioni, cosa che abbiamo avuto l’opportunità di fare iniziando con un piatto estremamente antico, il Carpione alla Piemontese. Si tratta di un piatto, di per se, povero, caratterizzato dall’antica usanza di conservare i cibi con il sale o l’aceto, in modo da allungarne i tempi di scadenza. Noi abbiamo assaggiato quello a base di carne di pollo, alla quale siamo più propensi, ma nulla vi vieta di gustare il Carpione alla Gustò, a base di alici, pesche, albicocche, pere e mele, o addirittura quello vegetariano, arricchito con frutta e verdura di stagione.



Passiamo ora ai primi piatti, quelli che costituiscono il vero fulcro di un pranzo come si deve. Io ho assaggiato i famosi Agnolotti di Carne, mentre Mattia ha osato con qualcosa di più particolare, il Risotto al Montebore con granella ed olio di nocciole. Inutile dirvi che, perché ognuno assaggiasse tutto, avremmo dovuto dividere le pietanze, cosa che non mi ha permesso di fare custodendo gelosamente il suo risotto 🙂
Per secondo abbiamo optato per due piatti che si sono rivelati magnifici, il famoso Vitello Tonnato ed il Filetto di Maiale, entrambi piatti gustosi, con grandi complimenti per la cottura del filetto, assolutamente perfetta, nonostante il taglio di carne ostico da cucinare. Non contenti, abbiamo ordinato anche il dolce e, possiamo assicurarvi che ” mai decisone fu più azzeccata”. Io con il mio Bonet accompagnato da ciliegie, tipico dolce piemontese, e Mattia con la sua torta al cioccolato e panna acida abbiamo concluso in bellezza, terminando questo pranzo coi fiocchi.
Ecco a voi il sito del ristorante Goustò.