Buongiorno lettori, in questi mesi che son più di riflessione sui viaggi futuri che di pratica, vogliamo parlarvi di un tipo di turismo molto interessante. Non ve ne parliamo solo per darvi qualche informazione, ma anche per sfatare un mito: il turismo nero non è una cosa per fuori di testa o per gente sadica, è semplicemente un tipo di turismo che interessa coloro che vogliono approfondire determinati temi. Il turismo nero è, in buona sostanza, quello tramite il quale ci si reca in posti dove sono state consumate tragedie, fatti di cronaca nera o avvenimenti, cosiddetti, paranormali. Spesso e volentieri questi luoghi hanno a che fare con fatti storici, come il tristemente noto campo di Auschwitz o il Museo Yad Vashem, a Gerusalemme.
Personalmente, non dedichiamo ogni vacanza alla visita di questi luoghi, certo è che quando si presenta la possibilità di visitare qualcosa di questo tipo, non ci tiriamo certo indietro, ricordatevi che spesso e volentieri il valore storico-culturale di alcuni posti è davvero incommensurabile, quindi dedicar loro un pomeriggio potrebbe rivelarsi estremamente interessante ed emozionante.
Di seguito vi proponiamo una lista di posti che possono essere collegati al Turismo Nero e dalla quale potrete prendere spunto per i vostri viaggi futuri.
Pompei
Solitamente la “città morta” di Pompei non viene ricollegata al Turismo Nero, la nostra idea a riguardo è che, probabilmente, i fatti accaduti qui risalgono a talmente tanto tempo fa, che il tutto sembra qualcosa di prettamente storico, senza che si pensi alla reale tragedia che Pompei ed i suoi cittadini hanno visto abbattersi su di loro. La città di Pompei, ma anche la vicina Ercolano, sono state letteralmente rase al suolo dall’eruzione del Vesuvio che, tramite lava e lapilli, ha fatto sì che il tempo si fermasse e che, ad oggi, sia possibile vedere calchi di bambini, donne e uomini “congelati” in quel momento. E’ vero, a livello storico ed archeologico è una testimonianza senza eguali, ciò non toglie che non includere Pompei in una lista sul Turismo Nero sarebbe assolutamente impossibile.

Ground Zero, New York
Siamo nel 2001 quando il profilo di New York cambia per sempre, l’11 settembre è una data che per tutto il mondo occidentale ha a che fare con la rovinosa caduta delle Torri Gemelle. Un simbolo, per così dire, del mondo intero, che lascia un vuoto incolmabile per tutti noi. Senza entrare in vicende politiche ed economiche, che poco avrebbero a che fare con questo articolo, da questo momento in poi Ground Zero diventa un luogo che la maggior parte dei turisti che arrivano New York visita, diventa un memoriale, un luogo di culto che ricordi la tragedia dell’atto terroristico che solo 19 anni fa ha avuto luogo nella Grande Mela.

Hiroshima e Nagasaki, Giappone
Il Giappone ospita due delle città che hanno sicuramente a che fare con questo tipo di turismo, si tratta di Hiroshima e Nagasaki che, sul finire del Secondo Conflitto Mondiale, sono state bombardate dagli americani. Dopo il bombardamento il conflitto arrivò al suo epilogo e questo fu il primo e l’unico caso in cui venne fatto uso di questo tipo di armi.

Yad Vashem, Gerusalemme
Yad Vashem è l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme ed è stato istituito proprio per preservare la memoria delle Vittime dell’Olocausto. Se visitate Gerusalemme, il Museo di Yad Vashem è indubbiamente un luogo che dovreste includere nel vostro itinerario. Si tratta di una struttura che, anche esteticamente, rispecchia la pesantezza ed il dramma che si è consumato ad opera dei nazisti. Non ne uscirete certamente contenti, gli enti che lavorano per Yad Vashem hanno fatto un lavoro straordinario nel raccontare la storia di 6 milioni di ebrei e, se l’intento è quello di sensibilizzare e di colpire al cuore, ci sono riusciti davvero nel migliore dei modi.

Pearl Harbor, Hawaii
Le Hawaii rappresentano un viaggio da sogno per tutti noi, ma anche qui il Turismo Nero non manca. E’ il caso dell’attacco di Pearl Harbor ad opera del Giappone per distruggere la flotta degli Stati Uniti, dopo tale attacco, infatti, gli USA non tardarono ad entrare in guerra ed il presidente Franklin Delano Roosevelt definì l’attacco con il nome di Day of Infamy, Giorno dell’Infamia.

Sulle orme di Jack lo Squartatore, Londra
Anche a Londra non manca questo tipo di turismo, si tratta di un vero e proprio tour che vi porterà sulle tracce dell’assassino che terrorizzò Londra a partire dal 1888. Il tour sull’Assassino di Whitechapel si snoda tra i vicoli di Londra e vi verranno raccontati tutti i fatti accaduti all’epoca, con tanto di prove, indizi e studi svolti sul caso.

Personalmente non riesco a considerare una visita a Pompei o in un campo di concentramento al pari del tour sulle orme di Jack the Ripper o ai tour dei luoghi di assassinii famosi che mi sembra si facciano in America. Nel primo caso si parla di conoscere ed imparare la storia, e di rendere omaggio alle vittime di grandi tragedie, non ci si va per morbosità (almeno spero). Nel secondo caso io parlerei di curiosità morbosa, come quando si affollavano davanti alla villetta di Cogne o al luogo dove era morta Yara.
Ciao Marina, certo una differenza c’è anche secondo noi, poi chiaramente ognuno ha i propri interessi. Certo è, che anche noi personalmente non andremmo a Cogne o in posti simili, ma dobbiamo dirti che, invece, il Tour di Jack the Ripper lo faremmo! Sarà perché è passato tanto tempo ed è entrato nell’immaginario comune, tra film, libri etc? Può essere 🙂
Ma lo farei anche io! Penso che tutto dipenda dal perché si fa, se c’è rispetto per le vittime o solo vuota curiosità
Bravissima, assolutamente d’accordo 🙂
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