Bisogna sapere le lingue per viaggiare?

Buongiorno lettori, oggi vorremmo rispondere ad una delle domande più inflazionate di sempre… “bisogna per forza sapere le lingue per viaggiare?”.

La risposta, sebbene possa sembrare scontata, è sicuramente un sì, non bisogna sapere necessariamente tutte le lingue del mondo conosciuto, ma indubbiamente, avere un minimo di padronanza aiuta.

Questa domanda ci viene posta molto spesso, in particolare, ci viene chiesto quale lingua bisognerebbe conoscere maggiormente.

Per ovvi motivi, la lingua che vi porterà ovunque senza (quasi) mai problemi, è l’inglese.

La lingua inglese si studia a scuola, addirittura, già dalla scuola materna. Questo, sicuramente, ci aiuta a familiarizzare con essa ed a capirla… anche solo a grandi linee.

Ci siamo resi conto di quanto conti sapere l’inglese almeno in una manciata di situazioni. Per esempio, quando ci hanno clonato la carta di credito in Namibia ed avevamo bisogno di un telefono fisso per chiamare a casa.

Oppure, quando, in Islanda, ci siamo impantanati con l’auto in mezzo al nulla e, dopo qualche ora, è arrivato un signore burbero ad aiutarci che parlava solo inglese.

O ancora quando, in Sudafrica, abbiamo dovuto fare vari tamponi Covid per prendere il volo che, da lì, ci avrebbe portato in Namibia.

Insomma, dirvi che sapere l’inglese non abbia i suoi pro, sarebbe una bugia.

Oltre all’inglese, l’ideale sarebbe riuscire a capire anche un po’ di spagnolo, in particolare se si viaggia sulla Penisola Iberica o in Sud America.

Ci sono, poi, lingue che in poco tempo hanno preso piede e sono diventate super utili, ma che rimangono ancora molto difficili, in particolare per noi italiani che parliamo una lingua neolatina. Ci riferiamo al cinese o all’arabo, che in poco tempo, si sono diffuse a macchia d’olio, complice il continuo aumento della quantità di parlanti.

Poi, però, c’è e persiste un grosso problema, problema che si chiama Asia.

Se nel Sud Est Asiatico è più semplice trovare persone che parlino inglese, pensiamo all’India, all’Indonesia o alla Thailandia, la stessa cosa non può dirsi per il Giappone o per la Cina.

Immaginiamo il Giappone come un paese al passo coi tempi, moderno ed ordinato, ed in effetti, questa è la verità. Nonostante ciò, in Giappone sono poche le persone che sanno l’inglese.

C’è da dire che i giapponesi sono un popolo estremamente accogliente e che, anche non sapendo la lingua, cercheranno di aiutarvi. Rimane, comunque, la grande barriera della lingua.

Lo stesso vale per la Cina, un paese immenso che non dobbiamo ridurre solo alle grandi città.

Pare, infatti, che solo in queste grandi metropoli i cittadini parlino inglese, mentre nel resto del paese (che è quasi un continente), riuscire a comunicare sia estremamente difficile.

In definitiva, sicuramente per viaggiare bisogna sapere qualche parola d’inglese, ma certamente, non ci aspettiamo che ogni viaggiatore conosca tutte le lingue del mondo!

Cosa fare in questi casi?

Abbiamo qualche consiglio da darvi a riguardo. Vediamoli insieme.

1. Documentarsi prima sugli usi e costumi

Giocare d’anticipo è un ottimo modo per evitare di chiedere in loco. Se avete poca dimestichezza con le lingue, provate ad informarvi sulle semplici cose della vita quotidiana del paese che intendete visitare.

2. Imparare frasi base per domande o risposte semplici

Cercate online le frasi e le formule più comuni ed imparatele, oppure, scrivetele da qualche parte. Scoprite come si dice “Dov’è …” e poi aggiungete il nome del posto che state cercando. Imparate a dire “buongiorno” e “buonasera” ed a ringraziare.

3. Utilizzate Google Translate

Utilizzate il traduttore di Google ed attivate il vocale. Così facendo, oltre a tradurre dalla vostra alla loro lingua, l’apparecchio “parlerà” al posto vostro.

4. Fate un corso intensivo pre partenza

Attenzione, non stiamo parlando di ore ed ore di studio, ma semplicemente di qualche lezione che possa fungere da vademecum per le frasi e le formule più utilizzate. Se l’insegnante che vi segue è molto appassionato, saprà darvi qualche dritta anche su usi e costumi, che non guasta mai.

5. Usare i gesti

E’ vero che sapere le lingue per viaggiare vi aiuterà, ma non per questo, bisogna evitare qualunque altro tipo di comunicazione. Non sarà il modo migliore per comunicare e potrebbe risultare, forse, un po’ goffo. Ma alla fine, che vi importa?

Usate i gesti! Non vergognatevi e cercate di farvi capire. Spesso ci si capisce anche più facilmente e senza nemmeno dire una parola.

6. Buttatevi!

Questo sarà il nostro ultimo consiglio, ma anche il più importante! Buttatevi. Non pensate di risultare ridicoli e non vergognatevi. Pensate che, se in questo caso siete voi ad essere all’estero, la prossima volta, magari sarete voi ad essere a casa vostra e potreste trovarvi davanti una persona che non sa la lingua.

Come reagireste? Siamo certi che gli dareste l’aiuto e necessario. Vedrete, sarà lo stesso per voi.

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