Truffe su Instagram: come riconoscerle ed evitarle

Buongiorno lettori, oggi vorremmo parlarvi delle truffe che, ogni giorno, si consumano su Instagram ai danni degli utenti.

Vi invitiamo, in primo luogo, a riflettere su quest’aspetto.

Ogni utente può esserne vittima!

Purtroppo, nessuno è immune ai truffatori, quindi questa guida vi sarà utile sia che siate semplici utenti della piattaforma, sia in caso foste lavoratori digitali.

1. La truffa del “non rispetto” delle linee guida

Nei mesi ed anni scorsi, non che ad oggi non accada più, girava su Instagram una truffa relativa al non rispetto delle linee guida. Si riceveva da parte di un account che si definiva come “Instagram” o “Instagram Creator”, un messaggio che comunicava all’utente di aver violato le regole rispetto al copyright.

Il messaggio conteneva un link cliccabile che permetteva all’utente di inserire i propri dati, nome utente e password, per risolvere il tutto.

Il problema, però, è che una volta inseriti i propri dati, l’account è sostanzialmente sparito. O meglio. Preso in ostaggio da questi hacker che non hanno alcuna intenzione di restituirlo, a patto che non si corrisponda loro una cospicua somma di denaro.

E’ chiaro che, a questo punto, l’unica cosa che può fare l’utente è contattare l’assistenza di Instagram ed aspettare, spesso in vano, che si risolva qualcosa. Purtroppo l’assistenza di Instagram lascia molto a desiderare.

L’altra modalità è parlare con l’hacker, ma capite bene che si tratta di truffatori ed andreste sicuramente a perderci, sia a livello di tempo che di denaro.

2. La truffa delle false collaborazioni

Questa truffa, invece, si basa su proposte di collaborazioni fittizie che inducono l’utente in questione a sborsare quattrini.

Ricordate, ogni collaborazione è da considerarsi un lavoro vero e proprio. Non esiste al mondo che ci sia da pagare per lavorare. Certo, esistono collaborazioni in “cambio merce” che, alla ricezione in regalo di un articolo, presuppongono che l’utente produca un contenuto dedicato all’azienda.

In questo caso, l’utente non guadagna denaro, ma riceve un prodotto in regalo. Ovviamente ognuno è libero di fare ciò che vuole, anche di accettare questo tipo di collaborazioni, ma ricordate che nessuna realtà o azienda seria vi chiederà di pagare per lavorare. Un conto è ricevere un prodotto in regalo, un conto è pagare spese di spedizione o annessi e connessi.

Non fatelo mai, anche perché nella maggior parte dei casi, una volta pagata la spedizione, l’azienda sparirà magicamente, quindi non riceverete nemmeno il prodotto. Le truffe in questa modalità, purtroppo, sono all’ordine del giorno su Instagram.

3. La truffa del “ti pago dopo”

Il mondo delle collaborazioni su Instagram è diventato davvero tossico. Pensate che ci sono aziende, ma anche privati, che una volta svolto il lavoro che avevate pattuito con loro, spariscono.

A noi, per esempio, è capitato settimana scorsa.

Una pagina Instagram ci ha contattati proponendo uno scambio di condivisione dei contenuti.

“Io promuovo te, tu promuovi me”

Peccato, però, che la pagina in questione era molto più piccola e nuova rispetto a noi, e collaborare in questo modo, ovviamente, avrebbe presupposto uno scambio assolutamente impari.

I ragazzi, un po’ infastiditi dal nostro rifiuto (che è stato comunque molto educato e motivato), ci hanno chiesto il nostro listino prezzi per valutare una collaborazione pagata. Bene, una volta uscita la loro sponsorizzata sono spariti e ci hanno bloccato.

Il modo per evitare queste truffe? Farsi pagare prima, o almeno farsi pagare metà prima e metà dopo il vostro lavoro.

Purtroppo è pieno zeppo di persone che, per un briciolo di notorietà, sono pronti a perdere la dignità ed a comportarsi come dei ladri.

Ora starete pensando “ma non potete procedere per vie legali?”

Sì, possiamo. Ma non vogliamo infilarci in questioni legali per così poco e, soprattutto, non abbiamo tempo da perdere con persone così. Ovviamente, sarebbe tutto diverso se la cifra pattuita fosse particolarmente alta. In quel caso, chiaramente, avremmo proceduto legalmente.

4. La truffa del “facciamo tutto in nero?”

Capiamo benissimo che la tentazione di non pagare le tasse, soprattutto se si tratta di collaborazioni occasionali, sia alta. Ma fatelo sempre, pagate quel 20% e non pensateci più.

Perché vi diciamo questa cosa?

In primo luogo perché se non fatturate, che sia prestazione occasionale o fattura, non potrete rivalervi su chi non vi ha pagato perché non avete prove. In secondo luogo, perché le tasse, che ci piaccia o meno, vanno pagate. Terzo fattore e non ultimo per importanza, se lavorate online e venite pagati digitalmente e non in contanti, ogni transazione viene tracciata, quindi attenzione!

5. La truffa del “mi serve aiuto”

Questa è una delle truffe più nuove e si svolge, anch’essa, su Instagram!

Vi arriverà un messaggio privato su Instagram e la persona in questione vi dirà che ha bisogno di voi per uno dei due seguenti motivi.

O per partecipare a un contest, oppure per recuperare il suo account Instagram.

Voi, ovviamente, cercherete di aiutare e la persona vi dirà che vi arriverà un messaggio sul vostro numero, quello che avete inserito su Instagram in fase di registrazione, e vi dirà di mandargli uno screen del messaggio.

Dopo che gli avrete mandato lo screen, il vostro account verrà hackerato! Non abbiamo ancora capito il sistema che si cela dietro a questo nuovo metodo, ma abbiamo capito l’obiettivo.

Conclusione

Il mondo, reale o digitale che sia, è pieno di persone poco oneste. Purtroppo l’unico modo per tutelarsi è non fidarsi mai. Non è bello dire una cosa del genere, ma le cose stanno così.

Tenete presente che Instagram non vi scriverà mai per messaggio privato e non chiederà mai i vostri dati, se vi capita, probabilmente siete davanti a delle truffe. In primo luogo, perché Instagram i vostri dati li ha già. Tenete inoltre in conto che, giusto o sbagliato che sia, se Instagram vuole disattivare il vostro account, lo farà con o senza il vostro benestare, molto spesso senza avvisarvi.

Un altro piccolo aiuto. Ogni cittadino può creare un piccolo contrattino con gli adempimenti suoi e dell’altra parte. Ovviamente non sarà un contratto scritto con la presenza di un notaio, ma una scrittura privata tra voi e l’altra persona/azienda. Fatelo sempre. Potrebbe esservi d’aiuto in caso di controversie di vario genere.

2 pensieri su “Truffe su Instagram: come riconoscerle ed evitarle

  1. Articolo molto utlle. Con me cii hanno provato con il metodo del recupero dell’account. Mi ha salvato la mia diffidenza.

    Ve ne segnalo um altro: arriva un commento in cui ci dicono che nostro profilo è fantastico e che possiamo collaborare con grand8 brand… ma dobbiamo comprare like, follower etc.

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