- Cosa fare e vedere a Bali
- Come organizzare un viaggio a Bali: itinerario e consigli
- Come visitare Bali e godersela davvero
- Massaggi a Bali: il posto migliore per provarli
- Dove dormire tra le risaie di Ubud
- Dove dormire in centro a Ubud
- Dove dormire a Jimbaran: la zona dei surfisti di Bali
- Dormire in una casa con piscina privata a Bali
- Quanto costa un viaggio di due settimane a Bali
- Come muoversi a Bali
- Il periodo migliore per visitare Bali
- Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico
- Come non stare male nel sud-est asiatico
Categoria: BALI
Come organizzare un viaggio a Bali: itinerario e consigli
Buongiorno lettori, oggi vi parleremo del modo migliore, secondo noi, per organizzare un viaggio a Bali. Considerate che non è una piccola isola, occorre quindi un minimo di attenzione per capire come muoversi nel corso dell’organizzazione, anche in base a ciò che volete vedere.

Iniziamo!
Cosa vuoi vedere a Bali? Parti da Ubud
Partiamo dalla domanda che ogni viaggiatore dovrebbe porsi prima di partire. Sì, perché Bali è piena di cose da fare e da vedere, quindi è necessario capire quali siano le vostre esigenze.
Il nostro consiglio, se è la prima volta a Bali, è di trascorrere i primi giorni a Ubud.
Organizzare il vostro viaggio a Bali partendo da Ubud vi aiuterà a prendere confidenza con l’isola. A Ubud c’è tutto. Ristoranti, anche di alto livello, hotel, resort, affittacamere, noleggio auto e moto, sportelli per prelevare, attrazioni e via dicendo.


Manca il mare, ma di questo ne parliamo dopo.
Partire da Ubud è utile soprattutto perché moltissime attrazioni si trovano in zona. Considerando che non starete a Bali meno di dieci giorni, trascorretene almeno 4/5 qui e non ve ne pentirete.
Il mare di Bali
A Bali, il mare, non è davvero nulla di che. Anzi, le spiagge sono spesso molto sporche, non attrezzate ed assolutamente inadatte per fare vita da mare. Se quindi il vostro obiettivo è farvi la vacanza al mare, vi consiglieremmo piuttosto la Thailandia, per rimanere in Asia, o alcune isole indonesiane di cui parleremo a breve.


Se invece vi piacciono gli sport acquatici, come il surf, Bali è perfetta.
Vi consigliamo di valutare la zona di Jimbaran, noi abbiamo alloggiato qui per 3 notti. Questa parte dell’isola è abbastanza sconosciuta, c’è poco o niente a livello di intrattenimento, ma la natura è rigogliosa ed autentica, gli hotel sono splendidi ed il mare è adatto ai surfisti.
Vorrei spostarmi su qualche isola e fare mare
Anche se Bali non è adatta per la vita da spiaggia, ci sono comunque alcune soluzioni che vi piaceranno sicuramente. Tra queste, c’è Nusa Penida, un’isola di Bali che vale il viaggio e sulla quale potrete organizzare alcune attività come giri in barca o semplicemente godervi le splendide spiagge.

Come arrivare a Nusa Penida da Bali? Per arrivare a Nusa Penida dovrete prendere una barca che, nel giro di circa un’ora, vi porterà a destinazione.
Ovviamente, potreste anche pensare di visitare le Gili Islands.
Si tratta di un arcipelago di tre isole dove il mare è cristallino e la vita da spiaggia è indubbiamente fattibile. Qui sono presenti numerose homestay e tanti resort, anche di lusso, dove trascorrere qualche giorno in tranquillità.
Se volete il bel mare, ma non avete voglia di stare semplicemente in spiaggia a prendere il sole, sappiate che le Isole Gili sono perfette. Qui potrete organizzare immersioni e snorkeling, nuotare con le tartarughe, andare a cavallo sulla spiaggia o pagaiare circondati da mante!

Come arrivare alle Gili da Bali? Le Isole Gili non hanno un aeroporto, quindi potrete raggiungerle solo via mare. La traversata dura due ore in barca veloce e 5/6 in traghetto.
Voglio vedere i draghi di Komodo
Sappiate che c’è chi decide di organizzare un viaggio a Bali solo per passare per Komodo! Qui, su quest’isola, troverete degli animali davvero curiosi.
Si tratta dei Draghi di Komodo, le più grosse lucertole al mondo. Sono così grandi perché pare abbiano subito il gigantismo insulare ed, inoltre, non ci sono altri carnivori sull’isola.


Come arrivare a Komodo da Bali? Per arrivare a Komodo da Bali ti basterà prendere un volo e sarai sull’isola in meno di due ore. Solitamente le tariffe si aggirano intorno ai €100, ma cercate di prenotare con anticipo perché non è raro che si alzino velocemente.
Vorrei fare vita notturna
Se volete fare vita notturna, non possiamo che consigliarvi Ubud, dove sorgono parecchi locali, ma anche Kuta.
Kuta è una zona che si trova a Sud dell’isola ed è conosciuta per l’atmosfera di festa ed i tantissimi party. Dobbiamo dirvi, però, che pare essere piena di australiani in festa, perennemente ubriachi 😅 Se questo non vi preoccupa, o addirittura è quello che cercate, Kuta è proprio il posto che fa per voi! Inoltre, anche lei, si trova sulla costa ed è una zona ottima per fare surf.

Bene lettori, ora che sapete come organizzare il vostro viaggio a Bali, fateci sapere quale sarà il vostro itinerario sull’isola.
Come visitare Bali e godersela (davvero)
Buongiorno lettori, oggi vorremmo parlarvi di come godersi Bali e visitare le maggiori attrazioni senza cadere nelle classiche trappole per turisti.

Bali è un’isola tropicale, molto bella a livello paesaggistico e naturalistico. Un luogo che merita una visita e che attrae ogni anno migliaia e migliaia di turisti. Per tutti questi motivi, soprattutto nell’ultima decina d’anni, Bali è diventata molto, ma davvero molto turistica.
Noi non sconsigliamo assolutamente di visitare i luoghi turistici, e quindi non sconsigliamo nemmeno di visitare Bali.
Sappiate, però, che esistono situazioni che possono essere evitate con facilità e che vi aiuteranno a visitare Bali come avete sempre desiderato!
Ecco i nostri consigli.
Come visitare le attrazioni molto turistiche di Bali?
Bali è piena zeppa di luoghi da vedere, più e meno turistici. Qui trovate tutto ciò che c’è da visitare a Bali secondo noi. Ci sono luoghi che, nel tempo, grazie (o per colpa) del turismo di massa, sono diventati super frequentati e purtroppo hanno perso un po’ di magia.
Parliamo, per esempio, di alcune cascate di Bali, che sono letteralmente prese d’assalto dai turisti per fare foto. Qui si svolgono delle vere e proprie sessioni fotografiche che durano anche mezz’ora e che fermano il “traffico” per parecchio tempo.

Lo stesso vale per le famose Porte del Paradiso, luogo assolutamente iconico di Bali, ma che non vale assolutamente la pena raggiungere, a patto che non vi troviate lì per caso. Ci sarebbe da parlare anche del Tempio di Tirta Empul, anch’esso preso d’assalto da turisti e fotografi irrispettosi della cultura balinese. Dobbiamo dire, e ci dispiace farlo, che non abbiamo visto i balinesi particolarmente infastiditi da questo dettaglio.
L’impressione è che, se i turisti se ne fregano, i balinesi approfittano della situazione per guadagnare qualcosa. Il che, a questo punto, ha anche un senso.
Ovviamente ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma di fatto, in molti di questi posti l’esperienza viene rovinata da queste situazioni e chi vorrebbe goderne in modo autentico non può farlo.

Il nostro consiglio è di evitare totalmente gli orari di punta e di considerare che a Bali, solitamente, la gente va a letto tardi ed inizia la giornata tardi.
Questo avviene a causa delle feste, dell’alcool e del divertimento tipico dell’isola, quindi se al mattino presto volete approfittarne e visitare i luoghi più turistici, vedrete che troverete almeno la metà delle persone.
Come visitare Bali e godersela: il dramma di Instagram
Ovviamente ognuno di noi, o quasi, usa i social media. Però, a Bali, in alcuni casi, si sta perdendo un po’ la rotta.
Purtroppo ci sono alcune attrazioni che, in realtà, se fossero “lasciate al naturale” sarebbero molto belle, ma che sono davvero rovinate dall’ossessione per lo scatto perfetto da piazzare su Instagram in bella vista e ricevere qualche like.
Per farvi un esempio, vi parliamo delle famose risaie.

Bali è famosa per le sue risaie verdissime e lussureggianti. Purtroppo, però, ormai sono piene di altalene, strutture in paglia per fare foto di coppia, fotografi un po’ improvvisati che monopolizzano i punti panoramici per fare le foto alla coppia di turno.
Ovviamente farsi un foto non è un crimine, ci mancherebbe, ma spesso e volentieri ragazze con vestiti lunghissimi (che sì, si possono affittare in loco) e fotografi un po’ prepotenti impediscono agli altri di vivere l’esperienza a pieno.
In questo caso il consiglio si divide, per così dire, in due punti.
Come sopra, evitate di andarci nelle ore di punta e, soprattutto, non partecipate a queste attività che potrebbero infastidire gli altri, essere molto costose e farvi perdere un sacco di tempo. Detto ciò, se proprio non potete farne a meno ed avete voglia di scattare anche voi la foto perfetta, nessuno ve lo impedisce. Anche in questo caso, però, vi consigliamo di arrivare nei posti prescelti ad orario di apertura.
Come visitare i luoghi sacri di Bali?
L’Indonesia è un paese mussulmano, fatta eccezione per Bali, dove la religione principale è l’induismo.
Essendo una religione che ha molti legami con la natura e con la simbologia, esistono tantissime attrazioni considerate sacre che vanno visitate con rispetto.
Ricordate che per entrare nei templi di Bali, spesso e volentieri, riceverete un sarong (maschi o femmine che siate) che dovrete legare attorno alla vita.
A questo, si aggiunge il consiglio, che è più un obbligo, di tenere un comportamento rispettoso e tranquillo, in modo da non offendere nessuno e poter godere della bellezza di questi templi senza problemi. In alcuni luoghi, tra cui alcuni templi, le donne che hanno il ciclo mestruale in quel momento, non possono accedere per questioni religiose. E’ ovvio (e grazie a Dio, ci vien da dire) che nessuno vi controllerà, ma se avete l’obiettivo di rispettare la cultura che vi ospita, vi consigliamo di non farlo.
Canang Sari
In questo caso, non si tratta di come visitare Bali e le sue attrazioni, ma di godere di un lato tutto balinese, tipico e molto importante per gli abitanti dell’isola. Bali tutta, non solo i luoghi sacri, è piena zeppa di Canang Sari. Essi sono dei piccoli cestini votivi ricolmi di riso, fiori profumati ed altri prodotti che hanno il fine di onorare le divinità. La cosa molto affascinante è che sono davvero sparsi ovunque, talvolta è davvero difficile non calpestarli e, purtroppo, può succedere.

In questo caso, semplicemente, rimettete a posto e continuate la vostra passeggiata.
Noi purtroppo abbiamo visto alcune scene in cui dei ragazzi li prendevano a calci volontariamente. Ovviamente, in quel caso, nessun balinese vi perdonerà perché è evidente che ci sia l’intenzione di mancare di rispetto.
Concludiamo questo articolo ricordandovi che la parola d’ordine è sempre “buon senso”.
Il mondo è fatto da culture lontane e vicine, usare il buon senso per vivere i luoghi con rispetto è sempre un’ottima idea.
Il periodo migliore per visitare Bali
Buongiorno lettori, oggi vorremmo darvi qualche indicazione riguardo il periodo migliore per visitare l’isola di Bali.

Considerate che il clima sta cambiando e che questo articolo contiene informazioni sicuramente vere, ma che possono cambiare anche piuttosto velocemente. Noi, per esempio, siamo stati a Bali in un periodo non molto indicato, nonostante ciò, ci siamo comunque trovati abbastanza bene.
Parlando in modo canonico, il periodo migliore per visitare Bali è quello che va da aprile a ottobre.
Potendo scegliere, cosa che per noi non è stata possibile, vi consigliamo questo periodo a mani basse, in particolare perché si tratta della stagione secca. Bali è un’isola tropicale e, nonostante il periodo, è sempre abbastanza calda.

L’aspetto migliore della stagione secca, però, è la minore umidità rispetto agli altri mesi dell’anno.
Credeteci se vi diciamo che 30° nel mese di febbraio, ovvero nella stagione delle piogge, sono davvero poco sopportabili!
In generale, anche durante la stagione secca, la temperatura non dovrebbe scendere sotto i 25°, quindi farà comunque caldo, ma sicuramente il vostro viaggio sarà più piacevole.
La nostra esperienza
Come vi abbiamo anticipato, noi siamo stati a Bali in un periodo non particolarmente indicato. Siamo arrivati sull’isola a febbraio e ci abbiamo trascorso un mese. Nonostante fosse la stagione delle piogge, il nostro soggiorno è stato comunque piacevole.

Detto ciò, ogni giorno tra le 16.00 e le 18.00, si verificava almeno un temporale.
I temporali tropicali non sono lunghissimi, spesso si tratta di 10/15 minuti di pioggia, a volte molto forte. Proprio per la loro brevità, non rappresentano un grande problema, però incidono parecchio sul clima delle giornate che è sempre molto umido e afoso.
Un altro motivo per cui la stagione delle piogge non è certamente il periodo migliore per visitare Bali, è la pericolosità di questi temporali.
Considerate che a Bali il 99% dei turisti noleggia un motorino, anche chi non è espertissimo nella guida di questo mezzo. Ora, voi immaginatevi i casini che si possono creare se viene giù il diluvio universale e voi vi trovate in moto tra i tornanti!!

Insomma, per quanto la nostra esperienza a Bali sia stata positiva e le sue attrazioni ci abbiano molto affascinato, se dovete scegliere, vi consiglieremmo sicuramente di visitarla tra aprile ed ottobre, ovvero durante la stagione secca.
Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli
Buongiorno lettori, oggi vogliamo parlarvi del nostro lungo viaggio nel sud-est asiatico, dandovi tutte le informazioni ed i consigli da sapere prima di affrontare un viaggio come questo.
L’articolo sarà lungo perché, appunto, raccoglierà tutte quelle cose che avremmo voluto sapere anche noi prima di partire, quindi…

Iniziamo!
Ma prima, una piccola postilla: questi consigli non si adattano perfettamente solo ad un lungo viaggio nel sud-est asiatico, vi saranno utili anche se il vostro viaggio sarà in un’altra parte di mondo.
1. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – calcolate bene quanto tempo volete stare via e non esagerate
Noi come meta abbiamo scelto l’Asia, o meglio, il sud-est asiatico, ed abbiamo deciso di stare via tre mesi tra Thailandia, Bali, Vietnam e Giappone.
Gli anni precedenti, però, abbiamo fatto qualche prova e siamo stati via più tempo rispetto ad un viaggio “canonico”. L’anno scorso abbiamo trascorso un mese in Sudafrica, l’anno prima un mese tra Sudafrica e Namibia, quello prima tre settimane in Islanda.

Il consiglio è di fare qualche prova prima di imbarcarvi in un’esperienza dalla durata di due, tre o più mesi.
Sappiamo benissimo che tutto può sembrare semplice e che viaggiare è sempre piacevole, ma noi da questi tre mesi in Asia ne siamo usciti distrutti! E’ stato molto stancante, nel corso del tempo abbiamo sempre lavorato, non è stata quindi una vera pausa da tutto.
Valutate bene in base alle vostre inclinazioni, voi vi conoscete bene, non dimenticatelo.
2. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – scegliete paesi che rispecchiano i vostri gusti
Almeno per la prima volta, non uscite troppo dalla vostra comfort zone. Scegliete paesi che sapete possano rientrare nei vostri gusti.
Trovarsi dall’altra parte del mondo in un paese che non vi piace, certamente non sarà piacevole. E’ chiaro che, essendo che presumibilmente sceglierete paesi nuovi, non avrete la certezza al 100%. Però, per esempio, se siete stati in Sud America e l’avete apprezzato, scegliete paesi che rispecchino un minimo quelle caratteristiche.
Noi, questa cosa, non l’abbiamo fatta.
Abbiamo scelto l’Asia, continente mai visto prima e dal quale non sapevamo cosa aspettarci. Da una parte, la scelta si è rivelata vincente per i costi bassi ed altri aspetti, dall’altra, siamo arrivati in un mondo dalla cultura totalmente diversa e lo shock culturale si è fatto sentire!

La scelta dipende molto da voi.
Se siete viaggiatori esperti, capaci di adattarvi, abituati a viaggiare in lungo e in largo, potete anche rischiare. Se, però, non siete mai usciti dall’Europa e non vi sentite sicuri, scegliete il continente che più vi fa star tranquilli.
3. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – fate attenzione alla vostra salute
Prima di partire, fate qualche esame di routine. Magari gli esami del sangue o, se avete qualche patologia, fate un controllo.
Bisogna partire sentendosi a posto, in tutti i sensi!
Ovviamente stipulate un’assicurazione sanitaria. Non rischiate di spendere un sacco di soldi per una cosa banale, come può essere una storta.
4. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – partite con tutti i documenti in regola
Può sembrare banale, ma non lo è. Oltre al passaporto, che chiaramente non dev’essere scaduto o in fase in scadenza, controllate tutti i documenti di cui avete bisogno. Per esempio, nel sud-est asiatico, nella maggior parte dei paesi, ci vuole la patente internazionale. Sarà anche una spesa importante (siamo sui €100), ma fatela. A Bali, così come in Thailandia, serve la patente internazionale per condurre un mezzo.

Certo, non farla vi varrà solo una multa di pochi €. Ma perché farsi trovare in difetto?
La patente internazionale dura 3 o 5 anni, in base al modello. Vi servirà anche per i viaggi futuri.
5. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – abbiate con voi fermenti lattici e farmaci generici
Vi consigliamo di portare con voi tanti fermenti lattici e tutti i farmaci generici di cui potreste aver bisogno.
Soprattutto nel sud-est asiatico, non dimenticate enterogermina e simili.
Le condizioni igienico-sanitarie non sono sempre delle migliori ma, più in generale, tenete presente che il nostro stomaco non è abituato ad affrontare certi cibi, quindi premuratevi di avere con voi tutto l’occorrente.
6. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – non partite “pesanti”
Vi consigliamo di non partire con centinaia di bagagli. Spostarsi di continuo è già pesante normalmente, farlo ogni volta dovendosi trasportare la casa, onestamente, non è il massimo. Noi siamo partiti con due zainoni che facevano da bagaglio a mano e ci sono bastati. Ovviamente dovrete lavare i vestiti, ma quello dovreste farlo anche partendo col bagaglio da stiva.
Inoltre, così facendo, risparmierete parecchio sui voli.
Tenete presente che prenderete sicuramente dei voli interni o internazionali. Le tariffe, spesso, non includono il bagaglio in stiva e andreste a pagare dai €40 a salire ad ogni volo.
7. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – utilizzate i voli interni
Vi consigliamo di non farvi ore ed ore in autobus o con mezzi fatiscenti. Ovviamente non dovete nemmeno prendere l’aereo per qualunque tipo di spostamento.

Cercate di usare il buon senso. Usate gli aerei quando gli spostamenti sono lunghi e difficoltosi. Usate, invece, gli altri mezzi per distanze più brevi e più “comode”. Per esempio, per spostarsi da Bangkok a Chiang Mai ci sono due opzioni. Autobus a €13 circa con 12/13 ore di viaggio. Aereo a €25/30 che in un’ora circa vi porta a destinazione.
Se l’aereo costa poco di più ed impiega molto meno tempo, usatelo!
8. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – vestitevi a modo
Possiamo assicurarvi che abbiamo visto veramente di tutto nel corso di questi 3 mesi. Ora, capiamo il caldo, capiamo tutto. Ma quando si entra nei templi bisogna avere spalle e gambe coperte. Punto.
Viaggiare per il mondo significa anche essere rispettosi verso la cultura che ci ospita. Inoltre, davanti ai templi, spesso ci sono dei baracchini che, a pagamento, vendono teli e simili per coprirsi.
Cercate di risparmiare ed arrivare preparati!
9. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – mangiate tipico, ma con parsimonia
Mangiate tipico, provate tutto, ma fatelo con parsimonia ed ascoltate il vostro corpo. Non esagerate fin da subito e fate le cose gradualmente, qui abbiamo scritto qualche consiglio.
Credeteci, il vostro corpo vi ringrazierà!
10. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – non mettetevi in pericolo inutilmente
Soprattutto se viaggiate da soli, prestate attenzione alle situazioni potenzialmente pericolose.

Tante volte basta davvero poco. Uscite solo con persone che vi ispirano fiducia, tenete conto del vostro istinto e comunicate sempre a casa la vostra posizione. Non prendete parte ad attività pericolose o nuove per voi, a patto che non lo facciate con un esperto.
11. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – non prendete parte a manifestazioni politiche
Non fate quest’errore.
Non prendete parte a manifestazioni o simili, tenete presente che non in tutti i paesi del mondo vige la democrazia. Pensate all’Iran che, nell’ultimo anno, ha incarcerato decine di turisti solo perché (forse) avevano detto la loro, sui social o meno.
Non è giusto che questo accada, e su questo siamo d’accordo con voi.
Ma le regole, in giro per il mondo, non sono le nostre ed ogni paese ha le proprie leggi, che ci piaccia o meno.
12. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – partite con una quantità adeguata di denaro
Ovviamente non vi stiamo dicendo che per partire per un lungo viaggio dovete necessariamente avere con voi cifre da capogiro. Però, cercate di avere con voi una quantità di denaro tale da poter far fronte ad eventuali imprevisti. Potete sapere solo voi quale sia la vostra situazione finanziaria e, questa cifra, può essere diversa per ogni viaggiatore.

Noi vi consigliamo di tenere sempre da parte una cifra che si aggiri intorno ai €1000.
Ovviamente può essere qualcosa di più o qualcosa di meno, ma tenete presente che in viaggio possono accadere dei piccoli imprevisti che devono essere gestiti senza andare in crisi.
13. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – gestite le situazioni in modo tranquillo ed equilibrato
Non è per nulla semplice riuscirci, e questa è la premessa.
Però, quando ci si trova dall’altra parte del mondo, è bene rimanere calmi e ricordarsi che si sta viaggiando e non si stanno salvando vite umane.
E’ difficilissimo non farvi prendere dall’ansia, a volte, ma provateci.
Viaggiare tanto significa anche doversi interfacciare con alcune problematiche. Per esempio, due anni fa, stavamo per perdere un volo interno in Sudafrica e mantenere la calma è stato veramente difficile. Nonostante ciò, siamo riusciti ad arrivare comunque in aeroporto ed a prendere il nostro volo.
Qualche anno fa, siamo rimasti bloccati con la macchina in Islanda senza riuscire ad uscire dal pantano fino al tardo pomeriggio. Un’altra volta, in Namibia, siamo rimasti a secco di benzina, ma fortunatamente siamo riusciti a trovare dei ragazzi che ci hanno aiutato andando a prenderci una tanica.
Vi raccontiamo queste esperienze perché, dopo lo sconcerto iniziale, siamo sempre riusciti a risolvere tutto.
In Sudafrica non trovavamo la strada per l’aeroporto perché il GPS era impazzito, ma alla fine, con calma e senza ansia, siamo riusciti ad arrivare in tempo. (Non è vero, io stavo impazzendo, Mattia ha calmato la situazione 😇) In Islanda, nonostante le ore passate a cercare di tirar fuori l’auto, alla fine siamo stati aiutati da un signore (non troppo gentile), che però ci ha tirato fuori. In Namibia abbiamo trovato dei viaggiatori come noi che, capendo la situazione, ci hanno dato una mano.
Tenete presente che queste cose capitano, ma farsi prendere dall’ansia serve davvero a poco!

14. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – tenete d’occhio la situazione politica
Tenete sempre d’occhio la situazione politica del paese. Per farvi un esempio, vi citiamo quello che è successo in Perù negli ultimi mesi.
Il periodo è stato molto duro e difficile, sicuramente non adatto ad un viaggio nel paese.
Spesso le proteste non coinvolgono i turisti, ma immaginate di realizzare finalmente il vostro sogno di andare nel paese “x”, e trovarvi immersi in un clima di protesta politica, tra manifestazioni e simili.
15. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – tenete informato qualcuno sui vostri spostamenti
Soprattutto se siete da soli, cercate di mantenere i contatti con una persona fidata a casa e comunicargli i vostri spostamenti.
Che sia un parente o un amico, sarà sempre super utile.
In questo modo, se dovesse succedere una qualunque cosa, la persona saprà dove trovarvi o, comunque, conoscerà l’ultimo posto in cui siete stati. Se possibile, date anche i nomi degli hotel in cui alloggerete.
16. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – imparate qualche parola nella lingua locale
Ci sono posti dove l’inglese si mastica poco e niente.
Nulla di grave, ma prima di partire imparate qualche parola utile.
Oltre ad essere un buon modo per conoscere un po’ una cultura diversa, sarà anche molto apprezzato dai locals che ammireranno il vostro impegno e saranno più propensi a darvi una mano.
17. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – non esagerate con alcool e droghe
Non siamo certo qui a farvi la morale. Fate quello che volete, ci mancherebbe, ma non esagerate mai.
In Thailandia, per esempio, è legale fumare marijuana, quindi non dovreste avere problemi con la legge ma, soprattutto se non siete abituati, limitatevi un po’.

Consiglio spassionato: non assumente sostanze con degli sconosciuti.
18. Cosa sapere prima di un lungo viaggio nel sud-est asiatico: consigli – proteggetevi
Chi l’ha detto che in viaggio non si possono avere esperienze romantiche?Beh, nessuno! Siete in vacanza ed è giusto che facciate ciò che volete, ma non dimenticate a casa il buon senso.
Donne o uomini che siate, usate sempre delle protezioni.
Bene amici, crediamo di essere stati abbastanza esaustivi e di avervi dato qualche consiglio utile, fateci sapere cosa ne pensate!
Quanto costa un viaggio a Bali di 2 settimane?
Buongiorno lettori, oggi vedremo insieme quanto costa davvero un viaggio a Bali di due settimane, analizzando tutti gli aspetti che concorrono al prezzo finale.
Iniziamo!
Quanto costa un viaggio a Bali? I voli
La questione dei voli, soprattutto nell’ultimo periodo, ha una valenza molto importante. In particolare, se parliamo di Bali, i costi sono davvero lievitati. Se negli anni scorsi c’era la possibilità di trovare voli anche a €500/600, adesso dall’Italia è difficile trovare voli sotto gli €800 come minimo.

Purtroppo c’è poco da fare. Ad oggi il costo del volo è alto e può oscillare tra gli €800 ed i €1100.
Riferendosi a Bali, il periodo conta ben poco. In questo momento a meno di €800 è davvero arduo trovare qualcosa.
Quanto costa un viaggio a Bali? I trasporti
Per quanto riguarda i trasporti, dipende molto da come decidete di muovervi sull’isola.
Se decidete di noleggiare lo scooter, la spesa per due settimane non dovrebbe superare i €100. Se noleggiate la macchina, mettete in conto di spendere almeno il doppio.

Ovviamente, invece, se l’idea è quella di noleggiare un’auto con driver, dovete calcolare minimo €35/40 al giorno.
Di media, potreste spendere tra i €100 ed i €300 per spostarvi a Bali nel corso di due settimane.
Quanto costa un viaggio a Bali? Il cibo
Il cibo a Bali non costa molto. Anche qui, dipende molto da cosa desiderate mangiare. Considerate che Bali è un’isola molto turistica e, per questo motivo, sono nate tante realtà anche molto costose.
Potreste spendere €2 per un pasto completo, ma anche €70/80 se vi concedete qualche sfizio in pool bar da urlo o ristoranti stellati.
Concedendovi qualche sfizio, assaggiando sia cibo locale che occidentale, pensiamo che sia ragionevole considerare una cifra che si aggiri tra i €120 ed i €200 a testa in totale.
Quanto costa un viaggio a Bali? Gli alloggi
Anche qui si apre un mondo. Bali è costellata da guesthouse carine e pulite, da altre che vi farebbero scappare da quanto sono sporche e da lodge e hotel 5 stelle da urlo.
E’ difficile, quindi, fare una stima. Detto ciò, a nostro avviso, concedersi qualche lusso su quest’isola è davvero facile, quindi fatelo e non badate troppo a spese.

Ci sono dei posti splendidi a dei prezzi che in Europa ci sogniamo! Quindi, se fate una vacanza all’anno e andate a Bali, non state a dormire in dei tuguri per risparmiare pochi €.
Secondo noi, per due settimane, sarebbe bene considerare una spesa di circa €250/300 a testa, anche concedendosi dei posti più carini e con colazione inclusa.
Quanto costa un viaggio a Bali? Escursioni, visite e biglietti
A Bali i biglietti delle attrazioni non costano molto, qui trovate le maggiori attrazioni ed i relativi costi. Si paga quasi tutto, ma spesso molto poco. Ci sono alcune attrazioni addirittura gratuite, come il Palazzo di Ubud o il Tempio di Saraswati. In generale, la media è intorno ai €2 per biglietto, con qualche picco di €6/7.

Pensiamo che nel giro di due settimane potreste spendere circa €80, al massimo €100 se fate qualche escursione organizzata.
Quanto costa un viaggio a Bali? Souvenir
Anche a Bali ci sono tanti mercati, come spesso accade nei paesi del sud-est asiatico. Ricordate sempre di contrattare un po’ per portarvi a casa qualche ricordo di viaggio.
In ogni caso, pensiamo che si possa valutare una cifra che si aggira intorno ai €50.
Ma quindi, tornando alla domanda iniziale, quanto costa un viaggio a Bali di circa due settimane a testa?
Facendo una media di tutti i costi, un viaggio a Bali di due settimane può costare tra i €1500 ed i €1700 tutto compreso.
Come muoversi a Bali?
Buongiorno lettori, oggi vi parleremo di come muoversi a Bali, cercando di fare un po’ di chiarezza su un argomento molto importante nel corso di un viaggio su quest’isola. Le attrazioni di Bali sono molte, come avrete notato nell’ultimo articolo e, capire bene come visitarle, vi aiuterà a rendere perfetta la vostra vacanza a Bali.

Come muoversi a Bali? Motorino
Probabilmente, la maggior parte delle persone che è stata a Bali, risponderebbe che il modo migliore per muoversi è il motorino. Sì, è vero, lo scooter è indubbiamente comodo, sfreccia tra le macchine risentendo poco del traffico, porta più o meno ovunque e costa poco. Parliamo di una cifra che, solitamente, non supera i €5 al giorno. Ovviamente, più il noleggio è lungo, più il costo giornaliero si abbassa.
Uno spettacolo, direte!
Assolutamente sì, ma ci sono alcune considerazioni da fare che non vanno sottovalutate.
A Bali, in moto, abbiamo visto davvero chiunque. Dal ragazzino che gira senza maglietta facendo acrobazie tra le macchine, all’australiano senza casco, alle ragazze dai vestiti etnici intente a superare da destra o da sinistra, alle famiglie che, in tre o quattro persone, rigorosamente senza casco (bambini compresi), si facevano strada per le vie di Bali.
Questo si farà capire che, purtroppo, non è tutto oro quel che luccica.

Certamente lo scooter è il mezzo più comodo, ma secondo noi, anche il più pericoloso.
Noi davvero non sappiamo cosa accada a Bali, ma pare che la gente, non appena arriva sull’isola, decida che la propria vita e quella degli altri, non conti più nulla.
In sostanza, quello che vi stiamo dicendo è di noleggiare il motorino solo ed esclusivamente se siete davvero in grado di guidarlo. Mettetevi sempre il casco, per favore, non pensate che Bali non sia pericolosa!
La sera ci sono bande di australiani ubriachi che guidano senza nessun tipo di criterio, cercate di badare alla vostra sicurezza.
Noi, per esempio, non avendo quasi mai guidato un motorino, abbiamo evitato di noleggiarlo ed abbiamo utilizzato le app Grab e Gojek o l’auto a noleggio.
Come muoversi a Bali? Auto a noleggio
L’auto a noleggio è un’altra opzione con cui, eventualmente, si può pensare di girare Bali. Potete decidere di farvi portare in giro da un driver, il che significa però dover sborsare circa €40/50 al giorno, oppure noleggiare un’auto e guidare in autonomia per Bali.
Noi abbiamo deciso di fare una cosa un po’ ibrida. Siamo stati a Bali un mese e, per le prime due settimane, abbiamo girato le attrazioni più vicine con Grab o a piedi quando era possibile.
Le ultime due settimane, invece, abbiamo preso un’auto a noleggio spendendo circa €200.
L’idea, in quelle due settimane, era di utilizzare l’auto per visitare le attrazioni più lontane che non avremmo potuto raggiungere con i taxi. O meglio, se le avessimo raggiunte coi taxi avremmo speso moltissimo. Questa decisione, in fin dei conti, è stata una buona opzione.
E’ chiaro che non vi consigliamo l’auto a noleggio per girare Ubud. Qui il traffico è davvero intenso ed avere un’auto, oltre che inutile, vi farebbe perdere un sacco di tempo rimanendo imbottigliati. Prendete l’auto per visitare altre parti dell’isola, sempre facendo molto attenzione ai motorini ed alle strade che, alle volte, possono essere un po’ dissestate.

Come muoversi a Bali? Noleggio con driver
Il noleggio con driver può essere una buona opzione per qualche giorno. Se, per esempio, volete andare a Sud o a Nord di Bali e visitare la zona, potete noleggiare un’auto con driver per 1 o 2 giorni.
I prezzi si aggirano intorno ai €40/50, quindi valutate anche in base alle vostre finanze ed a ciò che avete voglia di fare.
Come muoversi a Bali? Grab e Gojek
Queste due app sono utili per le breve distanze. Sappiate che, se siete soli, potete decidere di usare l’app e farvi arrivare un motorino. In questo moto risparmierete ulteriormente.
Potete usare queste app per girare Ubud e dintorni senza spendere molto, considerate che, in media, una corsa in auto vi potrebbe costare intorno ai €6/7 ed una in moto anche solo €2/3.
Come muoversi a Bali? Mezzi pubblici
Avevamo in mente di dare una possibilità ai mezzi pubblici, almeno per le breve distanze. Inutile dirvi che, una volta arrivati sull’isola, abbiamo subito abbandonato l’idea. Abbiamo preso questa decisione per due motivi.
In primis perché, effettivamente, non è che Bali abbia una rete di mezzi pubblici molto sviluppata. Ce ne sono pochi e spesso sono in ritardo.

In secondo luogo perché, nei pochi casi in cui abbiamo provato a calcolare i percorsi con i mezzi, il navigatore ci dava dei tempi assurdi. Due ore per fare 20 chilometri!
Insomma, i mezzi pubblici ve li sconsigliamo quasi del tutto.
Bene lettori, speriamo di esservi stati utili ed aver reso la questione più comprensibile. Fateci sapere!
Cosa fare e vedere a Bali: consigli su tutte le attrazioni
Buongiorno lettori, oggi parleremo di un argomento grosso, quindi preparatevi a leggere un articolo lungo: vi daremo tutti i nostri consigli su cosa fare e vedere a Bali e vi racconteremo le attrazioni che abbiamo visitato con relativi prezzi.
Iniziamo!
Cosa fare e vedere a Bali: Monkey Forest di Ubud
La Monkey Forest è una di quelle attrazioni che, nonostante siano estremamente turistiche e visitate da tutti, conservano un’atmosfera speciale.


Il nostro hotel si trovava a 3 minuti a piedi dalla foresta, quindi abbiamo deciso di visitarla subito come prima attrazione. Dobbiamo dire che, oltre alle scimmiette, la Monkey Forest è splendida anche a livello naturalistico e paesaggistico. E’ un luogo fresco (per quanto possibile a Bali) e rilassante, dalla natura lussureggiante e tipica di queste zone dell’Asia. Fate molta attenzione ai vostri oggetti personali: le scimmie sono molto abili nel rubare occhiali, cibo, telefoni e via dicendo.
Prezzo: €5 circa
Cosa fare e vedere a Bali: fare un massaggio balinese
Per noi fare quest’esperienza era assolutamente imprescindibile! Noi abbiamo fatto un trattamento chiamato Manis Klepon alla DALA SPA e ci siamo trovati egregiamente.
Il Manis Klepon si è svolto in questo modo:
- pediluvio e massaggio ai piedi
- massaggio balinese total body
- scrub corpo
- maschera corpo
- bagno caldo rilassante con 7 fiori balinesi



Il costo di questo trattamento si aggira intorno ai €120 a coppia, quindi €60 a testa e dura 2 ore.
Se, però, volete fare qualcosa di più semplice e spendere meno, facendo solo il massaggio, troverete tantissimi posti che vi offriranno una cifra che si aggira tra i €10 ed i €15. Vi consigliamo, però, di affidarvi sempre a luoghi con ottime recensioni!
Prezzo: dai €10/15 ai €60/70
Cosa fare e vedere a Bali: Uluwatu Temple
Il tempio di Uluwatu ci è piaciuto moltissimo. Si trova a Sud di Bali e si erge su una splendida scogliera a picco sul mare. Anche qui troverete tante scimmiette che, personalmente, abbiamo trovato un po’ più “aggressive” rispetto a quelle della Monkey Forest.

Sono forse un po’ meno abituate ad avere a che fare con le persone! A noi hanno rubato un paio di occhiali da sole che, grazie ad un addetto, siamo riusciti a recuperare corrompendo la scimmia incriminata con una banana.
Prezzo: intorno ai €3
Cosa fare e vedere a Bali: floating breakfast
Almeno una volta nel corso della vostra visita a Bali vi consigliamo di provare la floating breakfast. In italiano si traduce con “colazione galleggiante” e si tratta di un cestinone di vimini che viene adagiato sulla piscina, all’interno del quale troverete colazioni davvero degne di nota!

Noi abbiamo fatto quest’esperianza al Cross Bali Breakers di Jimbaran ed abbiamo avuto la fortuna di gustare la floating breakfast nella piscina privata della nostra stanza, un’esperienza unica che ricorderemo per sempre.
Prezzo: dai €35 ai €60
Cosa fare e vedere a Bali: fare surf a Jimbaran
Jimbaran è una zona molto diversa da Ubud, anzi, con Ubud non ha proprio nulla a che fare. Parliamo di un’area selvaggia e non così turistica, caratterizzata da una natura rigogliosa e verdeggiante.

Una delle attività che vi consigliamo di fare è il surf. Qui il vento soffia forte e le spiagge sono adatte a questo tipo di sport. Il consiglio è di noleggiare l’attrezzatura e cimentarvi in questo sport. Fregatevene se non siete capaci, provateci e divertitevi!
Prezzo: circa €10 al giorno per la tavola da surf
Cosa fare e vedere a Bali: Goa Rang Reng Waterfall
Questa cascata è davvero suggestiva e ci si arriva facilmente da Ubud in moto o in taxi. Dopo l’ingresso, inizia un percorso nella natura che non è facilissimo, soprattutto a causa del caldo che non lascia scampo. Man mano il percorso diventa sempre più ripido e costellato di varie rocce scolpite. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere un artigiano all’opera.


Se siete fortunati, vedrete anche qualche rospo sulla strada!
Prezzo: €1,20 circa
Cosa fare e vedere a Bali: Kanto Lampo Waterfall
Anche lei è molto bella, ci si arriva sempre con un breve tragitto in discesa, un po’ meno difficile del precedente. L’unico neo di questo posto è che, nonostante l’indiscutibile bellezza della natura circostante, è spesso pieno di gente che fa foto in mille posizioni, il che contribuisce a rendere l’atmosfera peggiore di quanto sarebbe altrimenti.


Piccolo consiglio che vale per questa, ma anche per le altre cascate. Assicuratevi di avere delle scarpe adatte e, se possibile, comprate le scarpette per gli scogli. Il terreno è scivoloso e se volete fare il bagno, sappiate che il muschio regna indisturbato e renderà il tutto molto scivoloso.
Prezzo: €1,20 circa
Cosa fare e vedere a Bali: Tegalalang Rice Terrace
Le risaie di Bali sono famose in tutto il mondo e queste sono davvero belle. L’unico peccato è esserci stati con un po’ di nuvole sopra di noi.
Arrivati all’entrata pagherete il biglietto e farete ingresso nelle risaie. Potete ammirarle dall’alto o fare un breve trekking non molto impegnativo. Qui avrete anche la possibilità di scattare varie foto ricordo sulle altalene o nelle varie strutture costruite appositamente per shooting, professionali e non.


Anche qui abbiamo notato tanta, se non troppa, attenzione all’aspetto legato al mondo dei social ed alle foto “instagrammabili”. Noi personalmente abbiamo preferito ammirare le risaie senza fare foto di quel tipo, ma ovviamente siete liberi di fare ciò che più vi aggrada pagando un sovrapprezzo.
Prezzo: €1,60 circa
Cosa (non) fare e vedere a Bali: lo zibetto ed il Kopi Luwak
Tra le esperienze che avremmo voluto fare a Bali, c’era sicuramente il Kopi Luwak Taste. In pratica, a Bali, c’è un caffè, anche molto costoso, fatto dagli zibetti. Lo zibetto è un carnivoro viverride davvero, davvero carino e vederlo era assolutamente nei nostri piani.
Mentre eravamo a Bali, però, cercando informazioni abbiamo trovato questo articolo scritto da Paola che ci ha fatto cambiare idea. Purtroppo, come spesso accade, dietro a questa pratica si cela uno sfruttamento bello e buono e non abbiamo voluto contribuire.


Detto ciò, mentre ci trovavamo al Tanah Lot Temple, abbiamo visto un baracchino dove erano presenti questi zibetti ed abbiamo scattato qualche foto. Non sappiamo se in questo caso ci fosse sfruttamento o meno.
Non avendo partecipato, non conosciamo i costi
Cosa fare e vedere a Bali: Tirta Empul Temple
Il Tirta Empul è un po’ più costoso rispetto agli altri templi ma, secondo noi, merita una visita. Si tratta di un grande complesso sacro dove, chi vuole, può anche immergersi nelle vasche d’acqua sacra e fare un bagno purificante secondo l’induismo.


Il tempio, di suo, è bello e interessante, ma molto, molto turistico e, ahimè, anche qui la questione “Instagram” si sente parecchio. Abbiamo notato che la maggior parte delle persone che si immerge lo fa a favore di telecamera, pensate che c’è addirittura un ragazzo che, a pagamento, fa le foto a chi desidera fare il rituale che, così, perde un po’ di sacralità.
Noi non l’abbiamo fatto, ma anche qui, la scelta sta a voi!
Prezzo: €3 circa
Cosa (non) fare e vedere a Bali: Heaven’s Gate
Ecco, questo è uno di quei posti che, invece, proprio non vi consigliamo. Si tratta della Heaven’s Gate, resa famosa dalle millemila foto sui social e sul web in generale.
Sappiamo benissimo che sembra fantastica, tanto fantastica che, anche noi, nonostante avessimo sentito commenti a riguardo, abbiamo deciso di visitarla comunque. La realtà è che, onestamente, non merita proprio.


In primo luogo da Ubud, dove presumibilmente alloggerete, dista circa due ore in macchina. Con il motorino, probabilmente, anche di più. In secondo luogo, la porta è gremita di gente che, in fila, aspetta pazientemente il suo turno per fare la foto di rito, correlata dalla voce di un ragazzo che, mentre scatta, urla “next pose”-“next pose”. Insomma, questa è davvero una trappola per turisti che non merita la fatica.
Oltretutto, per essere a Bali, il prezzo è altino, complice ovviamente il fatto che sia un luogo super turistico. Nulla di inaffrontabile, ma non ne vale la pena.
Prezzo: €6,50 circa
Cosa fare e vedere a Bali: Saraswati Temple
Il Saraswati Temple, invece, ci è piaciuto molto. Si trova nel centro di Ubud, quindi è anche molto comodo da raggiungere. E’ dedicato alla Dea della Conoscenza ed è circondato da un laghetto suggestivo sul quale galleggiano piante e fiori di loto.


Prezzo: gratis
Cosa fare e vedere a Bali: Ubud Palace
Anche il Palazzo di Ubud merita una visita, è residenza ufficiale della famiglia reale di Ubud e la massima espressione dell’arte balinese.


Gli interni sono molto belli e colorati e noi abbiamo anche avuto la fortuna di assistere ad una danza tradizionale che ci ha davvero intrattenuto! Poi, abbiamo scoperto che la danza a cui avevamo assistito era una prova per la sera. Infatti, tutte le sera qui si tengono spettacoli di danza e musica a cui vale la pena assistere almeno una volta.
Prezzo: gratis – spettacoli serali: €6 circa
Cosa fare e vedere a Bali: provare il gelato al cocco
Mattia non è un amante del cocco, ma io lo adoro, quindi non potevo fare a meno di provarlo. Abbiamo scovato un posto super carino che si chiama Tukies Coconut Shop dove tutto, ma proprio tutto è a base di cocco.

Noi abbiamo optato per un gelato, visto il clima, ma la scelta è veramente ampia ed è tutto buonissimo!
Prezzo: prodotti da €1 a €6/7
Cosa fare e vedere a Bali: Tanah Lot
Il Tanah Lot Temple è stato, in assoluto, uno dei nostri preferiti. Ci troviamo sulla costa sud-ovest di Bali, proprio sul mare, dove sorge questo splendido tempio indù.



Gli scenari ed i paesaggi che vedrete qui vi piaceranno moltissimo, le onde che si infrangono sulle pareti regalano un’atmosfera davvero suggestiva e, nonostante ci sia tanta gente, il complesso è talmente grande che l’affluenza, onestamente, non risulta un problema. Qui la marea decide tutto. Quando è bassa si può raggiungere il tempio, quando è alta, ovviamente, si deve attendere.
Prezzo: €4 circa
Cosa fare e vedere a Bali: Ulun Danu Beratan Temple
Questo tempio si trova su un lago ed è molto suggestivo. E’ il tempio shivaista più importante di Bali e, secondo noi, merita una visita. In macchina da Ubud dista circa un’ora. Vi consigliamo di venire qui la mattina presto per evitare la massa di turisti delle ore successive.


Prezzo: €6 circa
Bene amici, questa è la lista di tutte le cose che vale la pena di vedere a Bali. Vi ricordiamo che, però, Bali è un’isola estesa e che questo articolo sicuramente manca di qualcosa. Vi abbiamo raccontato quello che abbiamo visto noi e ci fa piacere ispirarvi un po’ per il vostro prossimo viaggio sull’isola.
Come non stare male nel sud-est asiatico: consigli per mangiare
Buongiorno lettori, oggi parleremo di un argomento molto importante, ovvero come non stare male nel sud-est asiatico. Ovviamente, ci concentreremo sul cibo che, spesso, crea problemi non indifferenti.
Premessa
Troppo spesso sentiamo di gente che va nel sud-est asiatico, mangia ovunque senza preoccuparsi delle condizioni igieniche, salvo poi sentirsi male e lamentarsi. Abbiamo anche sentito dire che può succedere ovunque.
Vero. Ma anche no.
O meglio, è chiaro che può capitare ovunque di mangiare qualcosa che ci faccia male, ma nel sud-est asiatico è molto più probabile per varie ragioni. La prima sono le condizioni igieniche che, in tanti casi, rasentano il “decente”.
La seconda siamo noi. O meglio, la nostra flora intestinale che non è abituata ad affrontare un tipo di cibo che, inevitabilmente, non siamo abituati a mangiare.
E’ del tutto normale!


Ma veniamo al dunque ed affrontiamo l’argomento.
1. Come non stare male nel sud-est asiatico: mangiate tutto cotto
Fate attenzione a mangiare cibo cotto. Sempre! Pensate che noi abbiamo evitato il crudo anche in Giappone, dove la pulizia è sempre al primo posto. Non essendo amanti del sushi è stato piuttosto facile, ma a prescindere da questo ricordate una cosa.
Stare male in viaggio, che si sia in Giappone o in Thailandia, è sempre antipatico.
2. Come non stare male nel sud-est asiatico: seguite il vostro istinto
Ascoltatevi. Se un posto vi sembra sporco, probabilmente, lo è. Evitate di fare gli eroi e non mangiate in posti che “vi sanno di sporco”. Attenzione sempre agli arnesi che vengono usati per cucinare ed ai piani d’appoggio.
Se vi rendete conto che non lavano tra un cliente e l’altro o che c’è l’olio incrostato dalla sera prima, cambiate posto!

3. Come non stare male nel sud-est asiatico: fate attenzione alle preparazioni
Prima di scegliere proprio quel banchetto di street food che avete adocchiato, fate andare avanti un po’ di clienti. Guardate come vengono preparate le cose e, soprattutto, assicuratevi che il vostro cibo venga cucinato davanti a voi e che non sia lì da chissà quanto.
Lo stesso vale per la frutta.
Fatevela preparare davanti, non prendete quella esposta perché il caldo ed il sole non fanno bene.
4. Come non stare male nel sud-est asiatico: fermenti lattici come se non ci fosse un domani
Portate con voi una bella scorta di fermenti lattici. Prendeteli quando mangiate street food, ma anche quando vi sentite un po’ strani.
Avete presente quel momento in cui sentite la pancia un po’ turbata? Ecco.
Prevenire è meglio che curare.
5. Come non stare male nel sud-est asiatico: no acqua sfusa e ghiaccio
Non bevete l’acqua sfusa che vi viene portata al tavolo e non bevete bevande piene di ghiaccio. Sappiamo benissimo che sarete tentati dai drink in spiaggia o dalle bevande fresche col ghiaccio, ma credeteci!
Ci ringrazierete!

6. Come non stare male nel sud-est asiatico: datevi tempo
Non iniziate subito a ingurgitare street food 😂 Fate le cose gradualmente ed ascoltate il vostro corpo. Vi conoscete meglio di chiunque altro e sapete bene cosa potete o non potete mangiare. Se non siete amanti del piccante, non esagerate.
Cercate di alternare e di non strafare.
7. Come non stare male nel sud-est asiatico: allergie e intolleranze
Ovviamente, soprattutto se parliamo di cibo a noi nuovo, potremmo non conoscere tutti gli ingredienti presenti in un piatto. Se siete allergici o intolleranti a qualcosa, chiedete al venditore se quel qualcosa si trova nel suo cibo.
Mi raccomando, non rischiate.
8. Come non stare male nel sud-est asiatico: mangiate ciò che si mangia lì
A Bangkok il discorso non vale, troverete di tutto. Però, per esempio, a Phuket potete mangiare il pesce perché, probabilmente, sarà più fresco rispetto a quello che trovereste a Chiang Mai.


Cercate di non mangiare alimenti che sapete arrivare da lontano. In quel caso, sarà molto più semplice che siano “più vecchi”.
9. Come non stare male nel sud-est asiatico: mangiate quello che vi va
Mangiate sempre quello di cui avete davvero voglia. Spesso sui social e online veniamo bombardati con street food asiatico che viene “venduto” come il migliore al mondo e, sotto sotto, vi fanno sentire un po’ “sfigati” se non avete voglia di assaggiare qualcosa tipo gli scorpioni o le larve.
Ecco, lasciate perdere.
Se una volta avete voglia di andare al McDonald’s, andateci. Se volete mangiare in un ristorante italiano, fatelo. Non sentitevi in obbligo. Se volete assaggiare gli scorpioni o le larve, accomodatevi!
La vacanza è la vostra e nessuno può imporvi come viverla ❤️
10. Come non stare male nel sud-est asiatico: non dovete stare male per forza
Diffidate da chi vi dice che fare una vacanza nel sud-est asiatico significa dover stare male almeno una volta, come se fosse un rito di passaggio. Non scherziamo, non è mai piacevole non sentirsi bene e, oltretutto, non sempre si sta male “normalmente”. Una diarrea o una nottata di vomito è una cosa, ma le cose possono essere anche molto più gravi.
Noi, seguendo i consigli di cui sopra, non abbiamo mai avuto problemi. Quindi, per chiarire, non è obbligatorio stare male, né inevitabile.
Vogliamo darvi un ultimo consiglio: prima di partire, stipulate sempre un’assicurazione sanitaria. Se non vi servirà, meglio, ma tenete a mente che, spesso, per una cavolata, potreste sborsare parecchi quattrini. Non è il caso di rovinarvi la vacanza per non spendere una manciata di €. Quando la stipulate, inoltre, chiedete sempre alla compagnia se rimborsano le spese o le pagano direttamente.
Se le rimborsano significa che pagherete voi e verrete poi rimborsati. Se, invece, le pagano direttamente, significa che pagano tutto loro fin da subito. Fate le vostre considerazioni e scegliete quella più adatta a voi.
Glamping a Bali: Sandat Glamping di Ubud
Buongiorno lettori, oggi vorremmo parlarvi di un posto speciale: il Sandat Glamping di Ubud, a Bali.

Come sapete, amiamo i glamping. E’ un tipo di alloggio che ci rappresenta molto e che racchiude le perfette caratteristiche del “nostro” viaggio perfetto. Il glamping, per chi non lo sapesse, unisce la bellezza degli alloggi in natura, ad una buona dose di servizi che non trovereste in un campeggio normale.
La parola glamping, infatti, è la crasi di “glamour” e “camping”.
Abbiamo alloggiato in parecchi glamping negli ultimi anni e ne siamo sempre rimasti più che soddisfatti. Onestamente, però, non pensavamo proprio di poter vivere la stessa esperienza a Bali.

Invece, proprio nell’ultima settimana del nostro viaggio, abbiamo avuto la fortuna di alloggiare al Sandat Glamping. Si tratta di una splendida struttura immersa nella natura lussureggiante di Bali, a pochi passi da Ubud, centro nevralgico intorno a cui è ruotata gran parte della nostra esperienza balinese.
Dove si trova il Sandat Glamping?
Il Sandat Glamping si trova a circa 15 minuti in macchina o moto da Ubud. Noi l’abbiamo raggiunto in auto, mezzo con il quale abbiamo deciso di esplorare Bali a causa della poca familiarità con il motorino. Se siete stati a Ubud, sapete bene che si tratta di una zona gremita di attrazioni e ricca di cose da vedere, ma anche molto caotica.

Dobbiamo dirvi, molto onestamente, che dopo circa un mese a Bali, l’idea di spostarci in una zona un po’ più defilata e poter godere di un po’ di pace non ci dispiaceva per nulla.
Sandat Glamping: l’esperienza
L’esperienza, qui al Sandat Glamping, è immersiva, delicata, elegante e rilassante. Abbiamo apprezzato fin da subito ogni aspetto. Siamo stati accolti col sorriso dal personale, gentile e sorridente, che durante la semplice procedura di check in, ci ha dato qualche informazione circa il nostro soggiorno ed i servizi del glamping, tra cui una comoda navetta gratuita che porta in città.
Concluse le pratiche di accettazione, siamo stati accompagnati nella nostra camera. Anche se, sinceramente, chiamarla così è riduttivo. Si tratta di una struttura molto ampia in cui troverete ogni comodità di cui avrete bisogno. Al piano terra, troverete una zona relax con divani e tende in grado di fornire la pace che solo un posto così sa regalare.
Sempre al piano terra, troviamo un bagno, completo di zona toilet, doccia super rilassante a tetto scoperto e lavandino. Il bagno è uno spazio troppo spesso sottovalutato. Personalmente, a Bali, abbiamo sognato spesso di tornare a casa e farci una bella doccia rigenerante in modo da fuggire dal caldo delle lunghe giornate di escursioni.


Qui, al Sandat Glamping, questo nostro desiderio è stato del tutto rispettato.
Lo spazio è abbastanza per potersi lavare in tranquillità, ma anche per passare quei famosi minuti in più sotto la doccia che la trasformano in un rituale di bellezza e rilassamento.
Proprio a lato del bagno, c’è un breve rampa di scale che porta alla camera da letto, anch’essa grande, provvista di condizionatore ed arredata con gusto.


Non appena si varca la soglia della stanza, si respira subito un’atmosfera speciale. Romanticismo, pace, natura e comodità creano un connubio impossibile da non percepire. Il letto è molto comodo, la camera è essenziale ed elegante, provvista di un piccolo balconcino da cui affacciarsi e vedere la piscina contornata dalla vegetazione.
A proposito della piscina, non potremmo non spendere qualche parola anche riguardo questo spazio.
Quando siamo arrivati al Sandat Glamping, ci trovavamo già a Bali da circa tre settimane e venivamo da un alloggio nel pieno centro di Ubud.
Inutile dirvi che, come spesso accade in questi posti, siamo arrivati qui accaldati e con una gran voglia di un po’ di sano silenzio. La prima cosa che abbiamo fatto è stata un bel bagno in piscina. Pulitissima, della giusta temperatura e con un panorama davvero speciale, il più bello al mondo: la natura.
La colazione ed il ristorante
Tutti noi sappiamo che la colazione è il pasto più importane della giornata, ma qui al Sandat Glamping pare che abbiano preso quest’adagio proprio sul serio.
Durante il nostro soggiorno abbiamo gustato la colazione nella nostra camera, e che colazione! Uova, meravigliosi piatti di frutta, caffè, latte, dolcetti, pane, burro e marmellata. Un sogno! Spesso, quando viaggiamo al caldo, non pranziamo per non appesantirci ma, in qualche caso, può capitare che comunque ci venga fame nel corso del pomeriggio.


Vi basti sapere che dopo una colazione del genere, sarebbe davvero difficile pensare di pranzare tre o quattro ore dopo.
Trovandoci fuori dal centro e non avendo alcuna voglia di prendere la macchina per tornare in città, abbiamo decido di provare a cenare al Sandat Glamping, mai scelta fu più azzeccata. Il ristorante si distingue subito per eleganza e romanticismo. La luce è soffusa, la musica è del giusto volume e l’atmosfera è molto piacevole.


Il nostro pasto è iniziato con pane con pesto e salsa di funghi e si è concluso con due buoni hamburger cotti alla perfezione.
Abbiamo apprezzato ogni aspetto del Sandat Glamping di Ubud e speriamo vivamente che questo articolo possa essere utile a chiunque cerchi un po’ di pace a Bali, l’Isola degli Dei.