Le Lappe Relais: la Toscana in tutte le stagioni

Buongiorno lettori, oggi vorremmo raccontarvi la nostra esperienza allo splendido Relais Le Lappe, che si trova in Toscana, nella provincia di Arezzo.

Le Lappe Relais: la Toscana in tutte le stagioni

Come forse ormai sapete, la Toscana è in assoluto una delle nostre regioni preferite. Ne adoriamo l’offerta turistica, gli splendidi paesaggi, la scena enogastronomica, le tradizioni. Della Toscana amiamo ogni aspetto, così come non possiamo fare a meno di arrivare in regione senza pensare che quella sera stessa mangeremo un piatto di pici al ragù di cinghiale.

E’ come se fosse una tradizione.

Quest’estate siamo rimasti a Milano per impegni lavorativi e personali, ma abbiamo comunque deciso di fare qualche gita fuori porta. In quest’ottica, ci siamo recati al Le Lappe Relais. Il nostro obiettivo era riposarci un po’ prima che settembre, con la sua routine, fosse tornato a incombere.

Questo relais è stato perfetto in ogni suo aspetto e siamo tornati a casa veramente rigenerati.

Iniziamo col dirvi che Le Lappe Relais si trova in una zona di una bellezza davvero speciale, immersa nella natura toscana che tutti conosciamo e amiamo. La strada per giungere a destinazione è sterrata, ma noi ce l’abbiamo fatta tranquillamente anche con la nostra macchina un po’ attempata.

La camera

Non appena arrivati, abbiamo parcheggiato e ci siamo diretti in reception, dove ci ha accolti Kim, una simpatica ragazza danese che, col sorriso, ci ha dato tutte le informazioni utili al nostro soggiorno. Dopo qualche minuto, ci ha accompagnati nella nostra camera, dal nome “I Cipressi“.

Siamo rimasti davvero sbalorditi dai dettagli, dalla cura e dall’attenzione che abbiamo riscontrato in ogni dettaglio. La stanza è bellissima, dotata di ogni comfort ed arredata con uno splendido gusto rustico che noi tanto amiamo .

Il fiore all’occhiello, è indubbiamente la Jacuzzi privata interna alla camera, dove ci si può rilassare dopo le lunghe giornate di esplorazione.

All’interno troverete anche un bel camino da poter accendere nel corso delle serate invernali. Siamo sempre stati in Toscana tra la primavera e l’estate, snobbando, in un certo senso, il periodo invernale. Questa è stata la prima volta che abbiamo pensato di tornare in Toscana anche durante la stagione fredda.

Le Lappe Relais, infatti, dispone di una struttura in pietra, con camini e zone comuni che ben si prestano ad apprezzare la Toscana anche in periodi meno canonici.

Oltre a ciò, abbiamo trovato la camera molto comoda, così come il letto sul quale abbiamo dormito benissimo.

L’offerta gastronomica

Il relais offre ai propri ospiti la possibilità di fare colazione, pranzare e cenare in struttura. A questo proposito, anche se amiamo scovare trattorie tra i boschi, spesso con ottimi risultati, abbiamo provato anche noi quest’esperienza.

La sera in cui siamo arrivati, infatti, abbiamo cenato al relais ed abbiamo assaggiato i loro prodotti con curiosità.

Solitamente viene offerto un menù fisso, anche se si possono richiedere delle modifiche, che conta quattro portate: antipasto, primo, secondo e dolce. Il menù, ovviamente, cambia di giorno in giorno ed in base ai prodotti di stagione, sempre freschissimi e cucinati con gusto e passione.

Siamo rimasti molto colpiti dall’olio di loro produzione, buonissimo e golosissimo!

Anche la colazione non è da meno. L’offerta è molto ampia e capace di soddisfare tutti i palati. Ci sono proposte dolci e salate, partendo dalle torte fatte in casa ed arrivando ai toast ed alle uova. I succhi di loro produzione sono squisiti, noi abbiamo provato quello alle mele.

Il circondario

Se venite in un posto del genere per qualche giorno, probabilmente, come noi, vorrete riposarvi. Ma in caso vi venisse voglia di fare qualche gita, sappiate che avrete l’imbarazzo della scelta.

In un’ora e mezza potrete raggiungere la bella San Gimignano, che noi adoriamo, ma anche Arezzo o Siena, ancora più vicine. Sempre in un’ora e mezza potreste raggiungere la Val d’Orcia, patrimonio UNESCO, oppure Gaiole in Chianti o Cavriglia se volete rimanere vicini.

Noi siamo arrivati solo a Gaiole in Chianti perché, come preannunciato, volevamo prenderci del tempo di qualità per rilassarci.

Bene amici, speriamo di avervi dato un buon suggerimento e di vedervi presto a Le Lappe Relais nella meravigliosa Toscana.

Rigenerarsi in Sardegna: Galanias Hotel & Retreat

Buongiorno lettori, oggi desideriamo raccontarvi del posto in cui abbiamo trascorso i nostri giorni in Sardegna: il Galanias Hotel & Retreat.

Rigenerarsi in Sardegna: Galanias Hotel & Retreat

Come arrivare al Galanias Hotel & Retreat?

Come tutti sapete, la Sardegna è un’isola, di conseguenza è raggiungibile in traghetto oppure in aereo. Gli aerei, in effetti, sono molto comodi, ma noi avevamo bisogno di portare con noi la nostra auto, quindi abbiamo scelto il traghetto.

La Sardegna ha vari porti ed aeroporti, ma per raggiungere il Galanias Hotel & Retreat, sarebbe bene arrivare ad Olbia oppure ad Arbatax.

Non c’è una scelta migliore tra traghetto e volo, dovrete semplicemente valutare quali siano le vostre esigenze ed agire di conseguenza.

Galanias Hotel & Retreat: di che posto si tratta?

Il Galanias si trova a Bari Sardo, sorge a pochi chilometri da spiagge dall’acqua cristallina e millenari nuraghi.

La struttura è curata nei minimi dettagli, pulitissima ed estremamente confortevole. Gli spazi sono ampi ed eleganti, perfettamente in linea con l’ambiente circostante.

La nostra camera era molto comoda, abbiamo dormito benissimo ed abbiamo trascorso giorni di pieno ed autentico relax. Ogni mattina, davanti alla bellissima piscina, si svolge la colazione che è ricchissima e merita qualcosa in più di qualche aggettivo positivo.

I prodotti sono freschi, di stagione e buonissimi.

Rigenerarsi in Sardegna: Galanias Hotel & Retreat

L’offerta è estremamente ampia, dolce o salato che si preferisca. Noi abbiamo apprezzato moltissimo i salumi ed i formaggi, ma anche le crostate, che erano fragranti e dolci al punto giusto.

Il buffet è davvero goloso, avrete inoltre la possibilità di chiedere bevande calde al personale di sala.

Anche la cena si svolge nella stessa area della struttura e dovete crederci se vi diciamo che abbiamo mangiato davvero benissimo.

Solitamente, in vacanza, la cena non è solo un pasto, ma un momento di conclusione della giornata, in cui ci si rilassa dopo aver trascorso del tempo fuori.

Qui, al Galanias Hotel & Retreat, la cena è stata anche un momento di scoperta.

Abbiamo assaggiato dei piatti sardi che abbiamo apprezzato moltissimo, come i culurgiones o il maialino sardo. Ci siamo immersi totalmente in questi sapori e la Sardegna, che già apprezzavamo durante il giorno, ci è sembrata un posto ancora più incredibile.

Una nota positiva, anzi, super positiva, è il personale!

Possiamo giurarvi che nel giro di quattro giorni, non abbiamo visto un solo membro che non ci sorridesse. Il team è davvero disponibile, gentile ed educato, ma anche socievole e simpatico.

Non abbiamo mai amato particolarmente i posti impersonali ed il Galanias Hotel & Retreat ha un fiore all’occhiello, che sono le persone che ci lavorano.

Tutti ci hanno trattato come se fossimo a casa.

La resident manager, Cristina, è stata in grado di consigliarci tante attrazioni nelle vicinanze con grande professionalità. Lo stesso vale per il personale alla reception, sempre pronto ad assistere il cliente, gentile a tal punto da permetterci di rimanere in camera oltre l’orario di check out.

In ultimo, non per importanza, abbiamo fatto amicizia con il maître che è stato in grado di consigliarci piatti tipici e tradizionali con simpatia e cordialità.

Galanias Hotel & Retreat: attività interne ed esterne.

La Sardegna, si sa, è una meta capace di stupire e colma di meravigliose attrazioni. Ovviamente non avremmo mai potuto rinunciare al mare, di cui abbiamo goduto al Lido di Orrì.

La spiaggia è bellissima, la sabbia è fine ed il mare è uno spettacolo.

A pochi minuti dal Galanias Hotel & Retreat, c’è la spiaggia di Bari Sardo con la sua Torre risalente al 1572 e la sua splendida vista sul mare della Sardegna.

Rigenerarsi in Sardegna: Galanias Hotel & Retreat

Se avrete voglia di entrare nella Sardegna nuragica, avrete l’imbarazzo della scelta.

Noi abbiamo scelto di visitare la Tomba dei Giganti di Osono.

Si tratta di una delle sepolture nuragiche meglio conservate della zona dell’Ogliastra. Arrivarci non è difficile, ma sicuramente vi servirà un’autovettura per giungere alla tomba.

Il momento migliore per visitarla è sicuramente la mattina presto, in modo da non trovare gente e non soccombere al caldo.

Troverete poi tante località e borghi da visitare, come Tortolì, Cea o Foxi Lioni. Insomma, non vi annoierete nemmeno per un secondo.

Se invece aveste voglia di svolgere qualche attività, chiedete al personale del Galanias Hotel & Retreat, che sarà in grado di prenotare per voi alcune attività.

Una tra tutte, che abbiamo provato anche noi, è la lezione di yoga.

Abbiamo avuto il piacere di partecipare ad una pratica yoga che ci ha davvero rimesso al mondo. Non preoccupatevi se non siete esperti, per noi era la prima volta, eppure abbiamo apprezzato ogni minuto.

L’insegnante è stata bravissima, ci ha spiegato ogni passaggio e ci ha raccontato di più riguardo questa disciplina. La lezione è durata un’ora e mezza e ci siamo rilassati talmente tanto che, sul finire della lezione, ci siamo quasi addormentati!

Il Galanias Hotel & Retreat di Bari Sardo è un posto speciale.

Siamo certi che ci torneremo e speriamo davvero che anche voi possiate apprezzarlo quanto l’abbiamo apprezzato noi.

Relax sul Lago Ceresio: Yachting Residence

Buongiorno lettori, oggi abbiamo il piacere di parlarvi di un posto dove il relax si trova al primo posto, ci troviamo sul Lago Ceresio, in particolare al Yachting Residence.

Relax sul Lago Ceresio: Yachting Residence
Yachting Residence

Il Yachting Residence si trova sulla sponda italiana del Lago di Lugano (o Ceresio), la località si chiama Lavena Ponte Tresa ed è uno di quei luoghi dove il tempo sembra essersi fermato. Il lago, ovviamente, è il punto forte ed è proprio attorno a lui che si concentra tutta l’attenzione.

Noi siamo arrivati in loco nel primo pomeriggio e lo staff ci ha accolto subito con grande professionalità e gentilezza. Ci hanno gentilmente indicato il parcheggio sotterraneo della struttura all’interno del quale avremmo potuto lasciare la macchina, ci hanno poi presentato la struttura.

Yachting Residence

Relax sul Lago Ceresio: Yachting Residence

In primo luogo, desideriamo descrivevi il nostro appartamento. Partiamo col dirvi che la struttura è pulitissima e super ordinata, capace di farvi sentire in pace non appena vi farete accesso. Il nostro appartamento era composto da una cucina compresa di stoviglie e vari optional come il forno e la macchina del caffè. C’era poi una zona living con un comodo divano ed un tavolo, il bagno e due camere da letto.

Ci teniamo a precisare che, nonostante noi fossimo in due, l’appartamento avrebbe potuto ospitare fino a quattro persone grazie alla seconda camera con due letti singoli.

Il punto forte, anche in questo caso, è la vista sul lago.

Dalle porte finestre del nostro appartamento, avevamo la possibilità di uscire in giardino ed ammirare il lago da un punto di vista privilegiato.

Relax sul Lago Ceresio: Yachting Residence
Yachting Residence

Ogni ambiente è arredato con gusto ed eleganza, ma è anche molto comodo e funzionale. L’appartamento è dotato di aria condizionata per resistere alle calde giornate estive ed il bagno è molto ampio, con una doccia davvero comodissima.

In bagno, inoltre, troverete in dotazione i classici prodotti per la cura del corpo.

Ultimo, ma non per importanza, il servizio colazione. Qui al Yachting Residence troverete in frigorifero vari prodotti da consumare durante la colazione. Nel nostro caso, avevamo latte, succo di frutta, una buonissima crostata, della frutta e via dicendo. Inoltre, ogni mattina, lo staff vi consegnerà dei cornetti buonissimi e caldi!

Abbiate la cura di avvisarli per tempo riguardo i vostri gusti.

Relax sul Lago Ceresio: Yachting Residence

Un plus davvero apprezzato del Yachting Residence, a nostro avviso, sono le attività proposte. Il lago è indubbiamente un luogo rilassante, ma trascorrere le giornate in modo un po’ più particolare non è certo un crimine! Anzi, renderà tutto più divertente.

Potrete infatti noleggiare delle bici che vi aiuteranno a scoprire il territorio circostante, ma per vivere il lago ancora di più, il residence mette a disposizione moltissime attrezzature utili in tal senso. Potrete infatti praticare SUP e kayak, ma se non bastasse, qui potrete anche guidare una barca!

Yachting Residence

Sì, avete capito bene.

Qui al Yachting Residence viene messo a disposizione un particolare tipo di imbarcazione per cui non serve la patente nautica. Ci spiace moltissimo non averne potuto usufruire, purtroppo il meteo non è stato clemente con noi.

Se invece avete solo ed esclusivamente voglia di rilassarvi e dedicarvi al vostro corpo, potete decidere di trascorrere un po’ di tempo nell’area benessere alla quale si accede “elettronicamente” con un bracciale che vi verrà consegnato in fase di check-in.

L’area benessere è ampia, pulitissima e super organizzata. Troverete una palestra attrezzata, ma anche una Jacuzzi, l’area massaggi e la sauna.

Relax sul Lago Ceresio: Yachting Residence
Yachting Residence

Come sapete, quest’anno siamo stati via parecchio. Abbiamo girato l’Asia per ben tre mesi e l’obiettivo, una volta tornati a casa, era quello di rilassarci un po’.

La nostra Italia, per fortuna, offre tantissime soluzioni e, in questo caso, abbiamo conosciuto una zona a noi nuova che ci ha dato la giusta carica per affrontare la calda estate milanese.

TrEno: esperienza enogastronomica in Piemonte

Buongiorno lettori, oggi vorremmo parlarvi di un’esperienza che abbiamo vissuto settimana scorsa in Piemonte grazie a TrEno che, come avrete intuito, ci ha portati in giro per questa regione con uno splendido treno d’epoca.

Verso il Castello di Canelli

TrEno: esperienza enogastronomica in Piemonte

Come sapete se ci leggete abitualmente, amiamo andare a zonzo per il mondo ed assaggiare piatti tipici, adoriamo immergerci nelle tradizioni e, per quest’intento, il Piemonte è davvero il posto perfetto.

Qualche anno fa siamo stati nelle Langhe e, proprio in quell’occasione, ci eravamo ripromessi che saremmo tornati nuovamente in questa regione.

Questa volta la nostra esperienza è partita da Asti.

Badate bene, potete partire tranquillamente anche da Torino, noi invece, per comodità rispetto a Milano, abbiamo scelto la partenza da Asti. Abbiamo atteso una decina di minuti, essendo arrivati un po’ in anticipo, e poi siamo finalmente saliti sul treno.

TrEno

Siamo stati accolti dal personale di TrEno che, con gentilezza e disponibilità, ci ha spiegato il programma della giornata.

Poco dopo la partenza, abbiamo ricevuto la prima coccola della giornata: il Moscato d’Asti.

Noi abbiamo scelto di assaggiare il Moscato dolce, del resto erano solo le 10.30 di mattina, ed abbiamo proseguito la nostra corsa fino a Canelli. Canelli è un comune importante nella zona del Monferrato, sia a causa della sua bellezza, sia per l’atmosfera tranquilla che si respira, per non considerare che è detta la Capitale dello Spumante.

TrEno

Arrivati in stazione, siamo scesi ed abbiamo camminato verso la nostra prossima tappa: le Cattedrali Sotterranee.

Le Cattedrali Sotterranee sono un posto unico al mondo, di una bellezza rara. Sono, in ultima analisi, delle splendide cantine storiche che mantengono viva e conservano la tradizione del Monferrato. Noi abbiamo avuto il piacere di visitare la Cantina della Famiglia Bosca. Abbiamo trovato la visita molto stimolante, interattiva ed interessante.

La storia della Famiglia Bosca è incredibile, tanto quanto è incredibile pensare che, ancora oggi, i discendenti Bosca, portino avanti con costanza e determinazione la storia della propria esperienza.

Qui dentro, ovviamente, è custodito il bene più prezioso di queste terre: il vino.

Nasce qui, proprio a Canelli, il primo spumante italiano. Le celle di mattoni a vista risalgono all’800 ed il vino viene lasciato riposare a temperature ideali affinché il prodotto finale abbia davvero dell’incredibile.

Le Cattedrali Sotterranee da non molto tempo, inoltre, fanno parte dei Patrimoni UNESCO.

Se passate per Canelli non perdetele per nulla al mondo, significherebbe davvero fare un torto a questo territorio. Non dimenticate che, appena dopo la visita, potrete degustare i prodotti della Cantina Bosca!

TrEno: esperienza enogastronomica in Piemonte

Dopo le Cattedrali Sotterranee, ci siamo diretti a pranzo. Anche in questo caso, non siamo rimasti delusi. Abbiamo assaggiato tantissimi prodotti del territorio. Immancabili i ravioli del Plin, così come il Vitello Tonnato, il bunet e chi più ne ha più ne metta.

Abbiamo inoltre apprezzato tantissimo il tempo che è stato dedicato al pranzo.

La giornata era molto calda e, nonostante sul meteo nessuno abbia potere, abbiamo potuto gustare tutte le pietanze con calma, senza alzarci subito da tavola appena concluso il pasto. Anche perché, come vedrete, l’ultima esperienza sarebbe stata la più intensa.

A Canelli, infatti, sorge un bellissimo castello.

La passeggiata che porta al Castello di Canelli non è complicata né troppo lunga, ma le temperature dei giorni estivi sono indubbiamente un ostacolo. Trattandosi di un castello, la strada per raggiungerlo è un po’ il salita, in alcuni punti di più, in altri meno.

Ci teniamo a specificare che è affrontabile da chiunque, comprese persone non esperte, noi abbiamo visto anche moltissimi bimbi.

Una volta arrivati in cima, si avrà una vista spettacolare su tutto il territorio e si avrà modo di visitare i giardini che vengono aperti in esclusiva per TrEno ed i suoi ospiti.

Come sapete, quest’anno per noi è stato molto intenso. Abbiamo girato per l’Asia per tre mesi, ed ora, il fatto di poterci finalmente godere la nostra Italia è una sensazione meravigliosa. Iniziare da Canelli è stato piacevole e davvero, davvero emozionante.

Nel corso dei mesi estivi, TrEno si ferma per ricominciare a settembre, clicca qui per vedere le prossime partenze.

Cadono le restrizioni: come tornare a viaggiare

Buongiorno lettori, è arrivato il grande giorno, oggi cadono tutte le restrizioni relative ai viaggi, ma come si può tornare a viaggiare senza grandi preoccupazioni?

Diciamocelo. Forse, in molti, si fanno poche domande in questo momento. Basta che si possa tornare a prendere un aereo, e già questo, basta a farci gioire!

Lo capiamo perfettamente, è così anche per noi.

Nonostante ciò, anche questa novità, dev’essere trattata per quella che è, ma soprattutto, dev’essere capita bene.

Pochi giorni fa è arrivata la notizia che dal 1 Marzo in poi sarebbero cadute tutte le restrizioni legate al mondo dei viaggi. Da lì a poco, giustamente, in tanti si sono cominciati a fare delle domande. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di dare qualche risposta, in modo che ognuno di noi possa tornare a viaggiare, farlo in sicurezza e, soprattutto, avere tutte le informazioni di cui necessità.

Cosa succede esattamente?

Da oggi, 1 Marzo 2022, cadono tutte le restrizioni relative agli spostamenti e si può tornare a viaggiare anche per turismo in tutti i paesi del mondo. Venendo meno le regole e le restrizioni in vigore fino a ieri, cadranno anche le liste dei paesi.

Se prima, infatti, esistevano elenchi di paesi in cui era possibile viaggiare ed elenchi di paesi verso i quali era impossibile, da oggi in poi, non ci sarà più nessuna limitazione.

Idealmente, quindi, il mondo torna a riaprirsi. C’è però un aspetto molto importante da prendere in considerazione. Il fatto che le regole siano cambiate per noi italiani, non significa che ogni paese del mondo accetti turisti.

Il Giappone, per esempio, ha chiuso le sue frontiere a inizio pandemia e, ad oggi, non le ha ancora riaperte. Se quindi decidessimo di andare in Giappone dall’Italia, sicuramente potremmo partire, ma resta il fatto che non potremmo entrare nel paese.

Questo significa che, ancora per un po’, il sito Viaggiare Sicuri rimarrà un nostro valido alleato. Prima di prenotare qualunque viaggio, correte a consultare la scheda dedicata alla vostra meta.

E’ molto importante informarsi anche per un altro motivo. Ci sono paesi che sono ancora chiusi, ma anche paesi che, invece, accettano turisti solo in caso questi presentassero un test PCR o rapido negativo.

Ciò che cambia per noi italiani, oltre al fatto di poter andare ovunque, è anche la modalità attraverso la quale tornare a casa. Se, per esempio, partissimo per la Giordania, potremmo tornare in Italia esponendo il Green Pass Base, ovvero quello ottenuto se siamo vaccinati, se siamo guariti o se ci siamo sottoposti a un tampone risultato negativo.

Non avremmo quindi bisogno di “tamponarci” a prescindere dalla vaccinazione, a patto che, per qualunque motivo, non ci siamo vaccinati.

Cosa cambia sui voli aerei?

Dalle ultime informazioni, il 31 marzo dovrebbe cadere l’obbligo di mascherina anche all’interno. Nonostante ciò, pensiamo che le compagnie aeree possano comunque imporla a coloro che viaggiano a bordo dei loro aerei.

Ad oggi, in aereo, è obbligatorio avere un mascherina FFP2, ma se dal 31 Marzo non dovesse essere più così, vi consigliamo comunque di portarvi la chirurgica, non per legge, ma per buon senso.

Buon Natale 💫

Buongiorno amici!

Ci teniamo ad augurarvi un felice e sereno Natale.

Noi siamo in partenza. Oggi festeggeremo il Natale con i nostri cari, mentre domani, a mezzo giorno, saremo su un volo per New York.

Abbiamo una grandissima voglia di esplorare questa città, ed al nostro ritorno, non vediamo l’ora di presentarvela dal nostro punto di vista.

Vi auguriamo un Natale Sereno, pieno di felicità e spensieratezza, nonostante il periodo.

Ci vediamo a gennaio con tante, tantissime novità ❤️

Auguri 🎄

Le nuove date di scadenza: la libertà dietro l’angolo

Buongiorno a tutti voi, oggi non vediamo l’ora di svelarvi, almeno indicativamente, quali saranno le date in cui potremmo ricominciare a viaggiare. Che si tratti della nostra regione, del nostro intero paese o dell’Europa, scommettiamo che anche voi non vedete l’ora di fare qualche fine settimana fuori porta. Per quest’estate avevamo in programma tanti piccoli viaggi che, forse, non sono ancora del tutto perduti! Leggeteci ed iniziate a sognare con noi 🙂

  • 18 maggio: una data incredibilmente vicina, si tratta di lunedì! Avete capito bene, da oggi in poi non avrete più la necessità di rimanere nel vostro comune di residenza. Potrete circolare liberamente senza obbligo di autocertificazione e fare una capatina in campagna, o magari in una cittadina che si trovi all’interno della vostra regione. Per il momento non si potrà ancora uscire dalle proprie regioni di residenza, ma insomma, ci troviamo in Italia ed ogni regione ha le sue particolarità e le sue bellezze. Noi, vivendo in Lombardia, inizieremo ad esplorare le piccole cittadine e le campagne circostanti. Vivendo a Milano, purtroppo, non abbiamo avuto la possibilità di goderci la natura primaverile che si risveglia, quindi non perdetevi i nostri prossimi articoli in cui parleremo delle più belle mete lombarde da visitare. Dal 18 marzo, inoltre, dovrebbero riaprire gradualmente anche i musei, le mostre e le attrazioni.
  • 1 giugno: dal primo giorno di giugno, finalmente, potremo ricominciare a visitare la nostra bella Italia ed uscire dalle regioni di residenza. Vi consigliamo, in ogni caso, di rimanere in zona limitrofa. Per esempio, se abitate in Piemonte, fate una capatina in Lombardia, ma evitate di spostarvi troppo, soprattutto nei primi giorni. A noi piacerebbe molto visitare l’Emilia Romagna e, più avanti, San Marino.
  • 1 luglio: prendetela con le pinze e, soprattutto, non esagerate se non ve la sentite, ma dal primo giorno di luglio potremo finalmente ricominciare a viaggiare in Europa. Vi diamo questa data di riferimento perché è quella che le compagnie aeree hanno indicato come possibilità di riapertura dei voli dall’Italia al resto d’Europa e viceversa. Quest’anno, dopo tanti anni che non mettevamo piede in Grecia, avevamo deciso di fare un breve on the road partendo da Atene e visitando Delphi e le Meteore. Proprio per questo motivo quando abbiamo sentito questa data non ci abbiamo più visto dalla felicità e non vediamo l’ora di partire!

Raccontateci le vostre prime impressioni, come vi sentite a riguardo? Deciderete anche voi di uscire dall’Italia o preferirete il nostro paese come ospite delle vostre vacanze estive? Ricordate, a prescindere da quale sarà la vostra scelta, che il modo di viaggiare muterà, almeno per un po’. Non dimenticate le mascherine, delle quali non ci libereremo molto presto e prestate la giusta attenzione per viaggiare consapevolmente.

Fase 2: come affrontarla, cavalcarla ed uscirne indenni

Parco Sempione, Milano

E’ molto probabile, se non certo, che anche voi come noi non aspettaste altro che questa fase due. Del resto dopo due mesi di reclusione coatta, nessuno avrebbe potuto resistere oltre. Della normalità e della vita di tutti i giorni manca davvero ogni cosa, a partire dal lavoro, dalle uscite e dalle cene fuori fino ad arrivare ai viaggi, alle gite fuori porta ed alla compagnia di amici e parenti.

Purtroppo, però, questa fase due non è esattamente come ce la saremmo aspettati. Inconsciamente, ed anche un po’ fantasiosamente, ci saremmo aspettati libere uscite ed abolizione totale di vincoli e regole, ma essendo persone intelligenti, in cuor vostro, avevate il sospetto che così non sarebbe potuto essere. Per quanto ci riguarda, abbiamo vissuto le prime settimane di quarantena abbastanza bene, eravamo molto stanchi e venendo da un periodo pesante, il fatto di starcene un po’ a casa non ci ha spaventato particolarmente. Questo è avvenuto soprattuto perché nessuno di noi si aspettava che il tutto sarebbe durato più di due mesi. Negli ultimi giorni, infatti, abbiamo cominciato a vacillare, come se casa nostra si rimpicciolisse di giorno in giorno, lasciando spazio ad inquietudini, malumori e stress.

La verità è la seguente: che ci piaccia o no, questa fase due non farà sì che le nostre abitudini da quarantena cambino poi molto, ma la si può affrontare, dobbiamo tenere duro insieme e, vedrete, che tutto andrà per il meglio. Oggi abbiamo voglia di raccontarvi come abbiamo vissuto questo nuovo inizio, ma soprattutto, ci teniamo a darvi qualche consiglio per vivere al meglio questo periodo di incertezza.

  1. Uscite: vi sembrerà strano oppure azzardato, ma ora si può. Certo, non è concesso stare in gruppo né creare assembramenti, ma i parchi sono aperti e siamo nella stagione giusta per goderci un po’ di natura. Sembra strano essere finiti in quarantena con dieci/dodici gradi di massima ed uscirne con 25, ma provate a dimenticare quello che è successo e prendetevi il tempo di una passeggiata per ritrovare voi stessi. A questo proposito, ci teniamo a darvi un consiglio spassionato: vedrete persone che non vedevano l’ora di metter piede fuori di casa scaraventarsi fuori dalla porta e stare fuori tutto il giorno, ma non è detto che questa sia l’unica modalità. Se ancora non ve la sentite ed avete paura, o semplicemente avete necessità di aspettare ancora un po’ prima di uscire, fatelo. Nessuno vi obbliga ed ognuno ha i propri tempi.
  2. Non fate pronostici: credeteci, l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle. Evitate di pensare a cosa farete tra un mese o due, questa pandemia ha mutato radicalmente gli equilibri di tutti noi, godetevi il momento, senza pensare a cose troppo lontane.
  3. Andate a trovare i vostri parenti: sulla parola “congiunti” potremmo aprire un’enorme parentesi, ma vi faremmo solo arrabbiare considerata la situazione. In ogni caso, andare a trovare i vostri cari può essere una buona occasione per uscire di casa e rivedere dopo tempo immemore i vostri affetti. Attenzione però, gli anziani rimangono la categoria più a rischio, quindi nonostante la grande voglia di rivedere i vostri nonni, rispettate le distanze ed indossate le mascherine.
  4. Fate attività fisica: non vogliamo mentirvi, non siamo mai stati tipi da palestra ogni giorno della settimana, ma toglietevi dalla mente che l’attività fisica consista solo nel sollevare pesi o fare lunghe corse sotto il sole, una passeggiata basterà per farvi sentire meglio e scaricare un po’ di energia accumulata in questi mesi.

Buona Pasqua!

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Buongiorno lettori,

ma soprattutto Buona Pasqua! Purtroppo quest’anno l’atmosfera è molto diversa rispetto al solito. Siamo abituati ad una Pasqua che si fa testimone delle prime fioriture, di un inizio di primavera, di brevi ponti per vedere nuove città europee, del clima che cambia e delle giornate che si allungano, di un sole che timidamente splende sempre di più. Siamo soliti festeggiare con amici e parenti, mangiare e bere in compagnia, all’insegna del divertimento, di scherzi e di nuove amicizie. Quest’anno, al contrario, sarà una Pasqua in solitaria, anzi, in quarantena. Chi ha la fortuna di vivere con i propri cari proverà a festeggiare comunque, anche se con un po’ di amaro in bocca. Chi, invece, vive in solitudine, potrà fare ben poco. Questa, però, è una dimostrazione di forza per il nostro paese, dobbiamo avere ancora un po’ di pazienza, pensare che tutto andrà per il meglio e che, fortunatamente, questa situazione sta prendendo una piega migliore rispetto a pochi giorni fa. In un certo senso, a breve ricominceremo a vivere, a viaggiare, a vedere nuovi posti e nuove persone, a camminare per più di due metri che corrispondono alla distanza tra la cucina e la sala. Noi, anche in questo brutto momento, vogliamo esserci, per ricordarvi che si può essere vicini anche da lontano. Vorremmo potervi augurare Buona Pasqua anche se vi trovate in un’altra città, o dall’altra parte del mondo. Il web, del resto, se usato bene ha proprio questo obiettivo: unire le persone anche a chilometri di distanza. Per favore, non uscite, evitando di infrangere quelle regole che fino ad ora ci hanno aiutato a far sì che la situazione mutasse in meglio, capiamo la voglia di festeggiare, ma dobbiamo tenere duro e festeggiare, solo per questa volta, un’altra ricorrenza: la ritrovata libertà.

Buona Pasqua

Daniela e Mattia