Categoria: TORINO
DUPARC Contemporary Suites – Dove dormire a Torino

Buongiorno lettori, come sapete, Torino ci ha sorpreso e ci ha lasciato dei bellissimi ricordi durante la nostra prima visita nel mese di giugno. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso che non sarebbe stata l’ultima e lo scorso fine settimana ci siamo tornati, più entusiasti che mai.
Questa volta, abbiamo optato per una sistemazione in zona centrale, il DUPARC Contemporary Suites, in Corso Massimo D’Azeglio, 21. Torino è una grande città, e come tutte le grandi città, ha dei pro e dei contro. Questo significa che alloggiare nel centro storico risulta senza dubbio molto più comodo rispetto a dormire lontano dai luoghi d’interesse. In effetti, il DUPARC, ci ha permesso di visitare tutto in tranquillità, riuscendo a raggiungere ogni attrazione in un tempo più che ragionevole e prendendo pochi mezzi pubblici. Un altro punto a favore di questo alloggio è senza dubbio rappresentato dalla possibilità di parcheggio nelle vicinanze. Una volta giunti in reception, in caso abbiate prenotato l’opzione comprensiva di parcheggio, vi verrà assegnato un numero e potrete parcheggiare comodamente la vostra auto all’interno di un parcheggio privato a due passi dall’ingresso. Da buoni milanesi quali siamo, conosciamo bene le difficoltà nel trovare parcheggio in una grande città, abbiamo quindi apprezzato molto l’opzione dell’alloggio con parcheggio, soprattutto trattandosi di una struttura in zona centrale.

Ma le sorprese, qui al DUPARC non sono finite. Entrati in reception e fatto il check in, siamo saliti in camera nostra al quinto piano, qui l’ambiente è tranquillo e confortevole, dotato di tutte le facilitazioni che un appartamento può offrire. Troverete un bagno molto pulito e spazioso, compreso di ampia doccia e vanity kit completo e caratterizzato da ottimi prodotti per il corpo. La camera matrimoniale offre un letto comodo ed ergonomico, alla destra del quale avrete una porta finestra che contribuirà a farvi respirare un po’ di libertà. Nel vostro appartamento troverete inoltre uno spazioso salone dove trascorrere le serate dopo esservi persi per Torino ed in ultimo, non per importanza, avrete a disposizione una cucina super accessoriata, con frigorifero, forno a microonde, lavastoviglie, fornelli ad induzione e lavello, insomma, avrete tutte le comodità di casa vostra.
In questo momento particolare, non possiamo non parlarvi dell’importante che il DUPARC riserva alla situazione sanitaria ed alla conseguente sanificazione degli ambienti, sia per quanto riguarda le camere, che la struttura intera. Ne è un ottimo esempio la sala ristorante, nella quale la mattina potrete gustare una buona colazione al tavolo, senza temere assembramenti né all’interno della sala né in corrispondenza del buffet.

Questo appartamento ci ha riservato grandi sorprese ed essendo la città di Torino ancora in parte inesplorata, non vediamo l’ora di poterci tornare nuovamente a trascorrere un’altra breve vacanza.
Cosa visitare a Torino in pochi giorni

Buongiorno a tutti, dopo avervi deliziato con ristoranti, cibi tipici e pietanze etniche, arriviamo finalmente al fulcro della nostra visita a Torino. In questo articolo desideriamo quindi consigliarvi varie esperienze da vivere in questa città. E’ doverosa una premessa: siamo stati a Torino dal 20 giugno in poi, poco dopo l’apertura delle regioni a seguito del lockdown dovuto al Covid, di conseguenza, non abbiamo potuto godere appieno di ciò che questa città ha da offrire. Purtroppo molte attrazioni erano ancora chiuse, la città era quasi deserta e molti musei sono, di regola, chiusi il lunedì. Proveremo quindi a consigliarvi sia ciò che abbiamo potuto testare con mano, sia ciò che avremmo voluto fare, ma ci è stato impedito dalle contingenze di questo periodo. Iniziamo!
Il Museo Egizio di Torino: che sia un cliché è chiaro a tutti, rimane il fatto che una visita a Torino senza visitare il Museo Egizio sarebbe davvero un peccato mortale. Questo museo racchiude tantissime testimonianze dell’Antico Egitto, rimane una delle attrazioni più gettonate di Torino, per questo motivo vi consigliamo di arrivare in mattinata e godervelo poco dopo l’orario di apertura.

La Mole Antonelliana ed Il Museo del Cinema: la Mole è senza dubbio il simbolo più iconico e paradigmatico della città di Torino, quindi merita senz’altro una visita. Inoltre ospita al suo interno il meraviglioso Museo del Cinema, pensate che si tratta dell’unico museo dedicato a quest’arte presente sul territorio italiano, non potete assolutamente perdervelo.

I Musei Reali di Torino: come non parlarvi di questo enorme complesso artistico, anch’esso simbolo di Torino. I Musei Reali costituiscono una parte centrale della visita alla città, al loro interno infatti troverete l’Armeria Reale, la Biblioteca Reale, il Palazzo Reale, la Galleria Sabauda, il Museo Archeologico, i Giardini Reali, le Sale Chiablese e la Cappella della Sindone. E’ assolutamente evidente che non potrete cavarvela in meno di un giorno 🙂 Piccola precisazione: la sindone si trova all’interno della Cappella omonima, ma non è visibile se non da lontano, questo fatto è presumibilmente dovuto all’inestimabile valore ed all’importanza storica del reperto.
I Caffè Storici di Torino: se siete stanchi, tra una tappa e l’altra del vostro tour, non potete assolutamente non sedervi in uno dei caffè storici della città. Qui l’eleganza è protagonista, regalando un’atmosfera calda ed accogliente ed una sensazione di tornare un po’ indietro nel tempo.
Le Gallerie di Torino: come dimenticare le meravigliose gallerie che troverete in giro per la città! Queste gallerie sono eleganti e raffinate e sono una tappa obbligata qui a Torino, non dovrete impegnarvi molto per trovarle, anzi, saranno loro a trovare voi ed a chiamarvi al loro interno. Le Gallerie di Torino sono tre: la Galleria Umberto I, la Galleria San Federico e la Galleria Subalpina.
Il Museo dell’Automobile: la tradizione automobilistica di Torino, come sapete, è un fiore all’occhiello per la città ed il Piemonte stesso, oltre che per l’Italia intera, quindi non fare tappa in questo museo sarebbe davvero una perdita. La visita non durerà una giornata intera, ma ne vale davvero la pena, soprattutto grazie al percorso interattivo e multimediale che rende il tutto divertente ed appassionante.
Il Museo della Sindone: credeteci se vi diciamo che non è necessario essere credenti o devoti cristiani per apprezzare questo museo. La Sindone, per chi non lo sapesse, sarebbe il sudario, ovvero il lenzuolo, nel quale Gesù sarebbe stato avvolto, questo porta ad illazioni, storie e leggende appassionanti e certamente affascinanti per tutti, nessuno ecluso. In questo museo troverete fotografie e ricerche riguardanti, appunto, la Sindone ed è inoltre possibile ammirare la cassa in cui il sudario arrivò a Torino nel 1578.
Cit Turin: si tratta di un bellissimo quartiere torinese, abbastanza contenuto, che racchiude in se i quartieri Borgo San Paolo, Pozzo Strada, Lesna e Cenisia e pensate che è l’unico quartiere a portare un nome piemontese. Ebbe i suoi natali alla fine del diciannovesimo secolo e presenta tantissimi edifici in stile Liberty. Anche in questo caso, non vi servirà una giornata intera per esplorarlo, ma vi consigliamo di trascorrerci almeno mezza giornata ed ammirare con cura i dettagli dei palazzi che lo compongono.
Balon: possiamo assicurarvi che il fatto che questo mercato sia all’ultimo posto nel nostro articolo non costituisce assolutamente una classifica in ordine di importanza, anzi. Il Balon è un’istituzione a Torino ed ogni sabato si fonde con il mercato di Porta Palazzo, dando così vita al mercato più grande d’Europa. Inoltre, dagli anni ’80 in poi, è stato istituito anche il Gran Balon, che si tiene ogni seconda domenica del mese ed ospita centinaia di espositori. Ma cosa si trova al Balon? Non siamo esagerati se vi diciamo che troverete di tutto e di più. Preparatevi a prestare attenzione e “spulciare” nel vero senso della parola, perché qui troverete antichità di vario genere, mobilio, accessori ed abbigliamento vintage, dischi in vinile, giocattoli d’epoca, prodotti artigianali, ceramiche e libri antichi. Non perdetevelo per nulla al mondo!
Goustò: la vera cucina Sabauda a Torino

Buongiorno lettori, come sapete siamo stati a Torino, abbiamo assaggiato la cucina russa del ristorante Sibiriaki e ci siamo persi per la Torino più autentica. Nonostante ciò, non abbiamo potuto fare a meno di ritagliarci un pranzo tipicamente piemontese, perché si sa, amiamo assaggiare i prodotti tipici dei luoghi che visitiamo.
Oggi vi parliamo di Goustò, un ristorante che si trova a Torino, nella meravigliosa cornice di Galleria Umberto I e Piazza della Repubblica. Vogliamo iniziare dicendovi che, se il clima lo permette, potete decidere di mangiare all’aperto, cosa che abbiamo apprezzato particolarmente. Solitamente in città è difficile trovare posticini discreti dove poter godere di un dehor a vostra disposizione, mentre qui da Goustò, non potrete farne a meno: la posizione lo permette e la Galleria vi darà una sensazione di freschezza che solitamente, durante la stagione estiva, stenta a farsi sentire. Nonostante ciò, non temete gli interni, dall’arredamento giovane e ricercato, fresco ed invitante, costellati da prodotti tipici che Goustò mette a disposizione dei propri clienti, perché se pranzare fuori vuol dire evadere dalle mura domestiche, portarsi a casa i loro prodotti significa vivere un po’ di tradizione.
Questo ristorante, inoltre, fa parte dell’Alleanza Italiana Slow Food dei Cuochi, una rete che si impegna costantemente a proporre e preservare i prodotti locali e tipici, con una particolare attenzione alla biodiversità agroalimentare a rischio d’estinzione.
Seduti finalmente a tavola, abbiamo deciso di assaggiare i piatti che più ispiravano la nostra curiosità, ritenendo di poterci immergere finalmente nelle tradizioni, cosa che abbiamo avuto l’opportunità di fare iniziando con un piatto estremamente antico, il Carpione alla Piemontese. Si tratta di un piatto, di per se, povero, caratterizzato dall’antica usanza di conservare i cibi con il sale o l’aceto, in modo da allungarne i tempi di scadenza. Noi abbiamo assaggiato quello a base di carne di pollo, alla quale siamo più propensi, ma nulla vi vieta di gustare il Carpione alla Gustò, a base di alici, pesche, albicocche, pere e mele, o addirittura quello vegetariano, arricchito con frutta e verdura di stagione.



Passiamo ora ai primi piatti, quelli che costituiscono il vero fulcro di un pranzo come si deve. Io ho assaggiato i famosi Agnolotti di Carne, mentre Mattia ha osato con qualcosa di più particolare, il Risotto al Montebore con granella ed olio di nocciole. Inutile dirvi che, perché ognuno assaggiasse tutto, avremmo dovuto dividere le pietanze, cosa che non mi ha permesso di fare custodendo gelosamente il suo risotto 🙂
Per secondo abbiamo optato per due piatti che si sono rivelati magnifici, il famoso Vitello Tonnato ed il Filetto di Maiale, entrambi piatti gustosi, con grandi complimenti per la cottura del filetto, assolutamente perfetta, nonostante il taglio di carne ostico da cucinare. Non contenti, abbiamo ordinato anche il dolce e, possiamo assicurarvi che ” mai decisone fu più azzeccata”. Io con il mio Bonet accompagnato da ciliegie, tipico dolce piemontese, e Mattia con la sua torta al cioccolato e panna acida abbiamo concluso in bellezza, terminando questo pranzo coi fiocchi.
Ecco a voi il sito del ristorante Goustò.
Sibiriaki: assaggiare la cucina russa a Torino

Torino è una città legata alle tradizioni, ce lo si aspetta camminando attraverso le sue vie strette e straripanti di palazzi d’epoca e musei straordinari, ma forse non sapete che, anche a Torino, si può trovare un pezzetto di Russia. Abbiamo visitato questa città poche settimane fa, ci aspettavamo cucina tipica, d’ispirazione piemontese, ed invece abbiamo provato per la prima volta in vita nostra la cucina russa.
Oggi vi parliamo del Sibiriaki, un ristorante nato a Torino nel 2001, “una scommessa vincente”, come dicono Alisia e Stefano, coloro che ci hanno accompagnato durante la nostra cena sovietica! Se la cucina è importante, è anche vero che la prima caratteristica che si nota quando si entra in un ristorante è la location. Anche in questo caso non siamo rimasti delusi, sembra davvero di stare in Russia, l’atmosfera è romantica e soffusa, le tappezzerie ricordano le vecchie repubbliche sovietiche ed ogni dettaglio è curato nei minimi particolari. Le sale sono caratterizzate da mattoni e legni massicci che contribuiranno a rendere la vostra esperienza semplicemente perfetta, il tutto condito ed accompagnato da deliziosa musica popolare.
Non temete, questo ristorante non offre solo cucina particolare e ricercata, siamo certi che ognuno di voi troverà i suoi sapori prediletti, tra carne, pesce, pasta e verdure. Ora, però, vi sveleremo il più bel segreto del Sibiriaki: non solo potrete cimentarvi per la prima volta nella cucina russa, ma avrete la possibilità di assaggiare tantissimi tipi di Vodka. Se, come noi, non siete degli esperti conoscitori di questa bevanda, non createvi problemi, Stefano ed Alisia sono pronti ad aiutarvi ed a consigliarvi i migliori abbinamenti. Purtroppo noi non siamo dei grandi bevitori, la Vodka richiede allenamento, quindi non esagerate! Qui non solo mangerete bene, ma entrerete nel vivo delle antiche tradizioni. Uno degli esempi di cui dobbiamo obbligatoriamente parlarvi è il Gran Piatto Sibir, che riporta in voga l’antico uso della cucina sugli scudi dell’esercito di Gensis Khan.
Per quanto riguarda gli antipasti, non potete perdervi i bignè di caviale, di storione e salmone, accompagnati dalla vodka Beluga e l’aringa con cipolla caramellata, in assoluto uno dei piatti che abbiamo preferito. Tra i nostri prediletti annoveriamo anche i Pel’meni ed i Vareniki, i primi sono agnolotti di carne conditi con salsa Smetana, una prelibatezza a base di panna acida. I secondi, invece, rappresentano una delle proposte vegetariane del Sibiriaki e sono dei ravioli ripieni di ricotta serviti con salsa ai frutti di bosco e profumo di menta. Essendo amanti della carne, in tutte le sue sfaccettature, abbiamo assaggiato il famoso Strogonov, ovvero un sottofiletto di Fassone flambato con patate (buonissime) e salsa Smetana alla senape. Per non farci mancare nulla, abbiamo diviso un dolce, per il quale rimane sempre un posticino: in questo caso abbiamo scelto la selezione di cioccolatini, ve ne porteranno quattro di diversi gusti tra cui zenzero, caffè, rosa e cannella.






Dirvi che siamo usciti dal Sibiriaki soddisfatti è dire poco, assaggiare la cucina russa è stato un po’ come intraprendere un piccolo viaggio durante la nostra permanenza a Torino, abbiamo apprezzato ogni cosa di questo ristorante. Un ringraziamento speciale è indirizzato ad Alisia e Stefano, due persone deliziose che ci hanno consigliato per il meglio, rendendo la nostra cena indimenticabile.
Ecco a voi il sito web del Sibiriaki, andate a sbirciare i loro piatti 🙂
Dove dormire a Torino: Studi011

Viaggiare molto, spesso e volentieri, significa doversi adattare. Arrivare in un posto che inizialmente non convince e poi scoprirlo esattamente a nostra immagine e somiglianza. Altrettanto spesso, invece, gli alloggi che scegliamo non rispecchiano per nulla le nostre esigenze, ma ci diciamo che “tanto dobbiamo solo dormirci” e quindi ce li facciamo andare bene.

Questa volta, invece, nulla di tutto ciò è accaduto, lo Studi011 di Jessica è stato perfetto dall’inizio alla fine, a partire da lei, dolce e gentile, per finire con l’arredamento in stile industriale e tutte le comodità che questo appartamento offre. Ci troviamo a pochi minuti a piedi dalla fermata della metropolitana Massaua, in un tranquillo quartiere provvisto di tutto ciò che serve, a pochi passi dall’appartamento troverete bar per fare colazione e pizzerie per concludere le vostre giornate volte a visitare la città di Torino. In questa cornice cittadina, al quarto piano di Strada della Pronda n. 2, sorge la casa di Jessica. Non appena varcherete la soglia noterete la cura dei dettagli, come le candele sparse per tutto l’appartamento ed i riferimenti industriali come il tecnigrafo posto sulla parete del salotto.

Idealmente, potreste pensare di fare colazione, pranzare e cenare qui tutti i giorni, Jessica mette a disposizione dei suoi ospiti una macchinetta del caffè, piatti e stoviglie puliti, un angolo cottura comodo e spazioso ed una sala da pranzo con un tavolo e quattro sedie, pronte ad accogliervi a pranzo o a cena. La camera da letto è ampia e luminosa, complice la porta finestra che porta su un terrazzino costellato di cactus e lucine che regalano un’atmosfera calda ed accogliente.
Se il resto della casa è stupendo, il bagno è fenomenale, abbiamo apprezzato infinitamente la scelta del colore delle piastrelle, un azzurro/verde scuro molto rilassante, ed i lavandini in pietra. Pensate che tutto il complesso sul quale sono poggiati ed i lavandini stessi, arrivano direttamente dall’India. La doccia è comodissima, votata al relax dopo queste lunghe e calde giornate. Sia in camera da letto che in sala troverete due grandi tv a schermo piatto ed i condizionatori, non mancano gli asciugamani e la biancheria da letto.

Credeteci, se visitate Torino, lo Studi011 è il posto perfetto per tornare a casa, perché è esattamente così che vi sentirete. Jessica è sempre disponibile, professionale ed attenta ai suoi ospiti. Conosce bene la sua città e con il suo aiuto potrete visitare i luoghi più belli e meno conosciuti di Torino.
Tutti i buoni motivi per visitare Torino

Buongiorno lettori, come ormai di consueto, continuiamo a raccontarvi di tutti i posti che, man mano, stiamo visitando all’interno della nostra meravigliosa Penisola. Oggi è la volta di Torino, una città che ci ha stupito particolarmente e positivamente, tant’è che ci siamo ripromessi di tornarci non appena il caldo di questi giorni ci darà un po’ di tregua. Non torneremo a Torino solo perché l’abbiamo trovata bellissima, ma anche perché, ad essere onesti, non abbiamo avuto la possibilità di visitarla in lungo ed in largo come avremmo voluto, complici le numerosissime attrazioni che questa città ha da offrire. Torino è la città della Mole e del Museo Egizio, secondo solo a quello del Cairo, ma è anche la città del Museo del Cinema, della Fiat e dei Savoia.

Purtroppo, ed anche per noi era così, Torino non è una città molto conosciuta, almeno non alla pari di Venezia, Roma o Firenze. Nonostante tutto, anche qui c’è molto da visitare e credeteci se vi diciamo che un week end non vi basterà per esplorare una delle ex capitali d’Italia. Un altro motivo per il quale non possiamo far altro che consigliarvi questa città è il buon cibo che troverete nei numerosi ristoranti che Torino ha da offrire. Come spesso vi abbiamo detto, riteniamo che il cibo sia uno dei migliori modi per conoscere la cultura di un luogo, capirne le tradizioni, gli usi ed i costumi. Non potrete quindi non assaggiare la famosa cucina piemontese, una delle vere eccellenze italiane, fatta di sapori decisi, interessanti e certamente gustosi.

Anche a Torino, però, non mancano i ristoranti etnici, e questa volta non vi parliamo dei soliti ristoranti cinesi, giapponesi o messicani, ma di una cucina ancora poco conosciuta e promossa sul nostro territorio: la cucina russa. Non credete possa piacervi? Beh, vi faremo cambiare idea, parola nostra!
La nostra Torino Misteriosa con Somewhere
Buongiorno lettori, il nostro fine settimana a Torino, questa volta, è stato all’insegna della magia, dell’esoterismo e del mistero che solo questa città può regalare. Il nostro sabato è iniziato con una veloce visita al Museo dedicato a Cesare Lombroso, pioniere della criminologia moderna, ma dopo questa oretta trascorsa tra teschi ed ossa di ogni tipo, avevamo un appuntamento molto importante: quello con Somewhere all’entrata del Museo Egizio di Torino. Come sapete, questo museo è uno dei più visitati della città, uno dei più famosi ed anche dei più interessanti. Essendo stati a Torino già a giugno, non avevamo perso l’occasione di visitarlo, ma questa volta lo spirito con cui ci addentreremo nel mondo egizio sarà del tutto diverso.

Abbiamo una grandissima voglia di raccontarvi quest’esperienza, quindi iniziamo subito a regalarvi qualche indizio sul nostro tour. Somewhere ha deciso di dedicare uno dei propri tour a questo luogo iconico di Torino, declinando la visita in chiave magica, raccontando ai visitatori quanto il mondo egizio sia intriso di mistero. La durata di circa due ore, è perfetta perché ognuno possa godersi appieno l’esperienza, compresi i più piccoli. Viene chiaramente fatta una selezione dei reperti archeologici del museo che sarebbero, altrimenti, troppi da ammirare in così poco tempo. Uno dei principali argomenti che verrà snocciolato durante la visita è quello relativo ai metodi di sepoltura, come sapete l’Antico Egitto è, in parte, caratterizzato dalla mummificazione, una modalità di sepoltura che ha l’obiettivo che il corpo non si disgreghi, ma rimanga intatto per lungo tempo. Nonostante le varianti di mummificazione, come quella naturale, quindi non compresa di bende, gli egizi ci hanno visto giusto, tant’è che esistono mummie naturali ancora intatte e visibili al Museo Egizio di Torino. La morte, per questa popolazione, non è la fine, ma l’inizio di un viaggio.

Trattandosi di una nuova vita nell’aldilà, i defunti non necessitavano solo di oggetti celebrativi o simbolici, ma anche e soprattutto di arnesi ce avrebbero potuto utilizzare durante la loro nuova esistenza. Proprio per questo motivo, all’interno delle sepolture, venivano adagiati oggetti di ogni tipo, come poggia testa, antichi beauty case, articoli per la cura del corpo ed i famosi Ushebty, delle piccole statuette che avrebbero avuto il compito di lavorare al posto del defunto. Siamo rimasti colpiti dalla forte presenza di mummie animali, la nostra guida infatti ci ha spiegato che il mondo animale, nell’Antico Egitto, non era inferiore, ma parallelo a quello umano, motivo per cui si possono ammirare mummie di pappagalli, ibis, gatti ed altre specie tipiche della Valle del Nilo. Uno dei momenti più emozionanti è stato quello in cui ci siamo trovati di fronte al Libro dei Morti, in particolare davanti all’immagine della Psicostasia. La Psicostasia coincide con la cerimonia alla quale ogni defunto avrebbe dovuto partecipare una volta morto, ma prima di poter accedere all’aldilà e si concretizza nella pesatura dell’anima. Il Dio Anubi, divinità legata all’imbalsamazione, pone su di una bilancia il cuore del defunto, mettendolo a confronto con il peso di una piuma. Qualora il cuore superasse il peso della piuma, il defunto non sarebbe ammesso all’aldilà poiché il suo cuore sarebbe dato in pasto ad Ammit, divinità divoratrice di anime.

Con Somewhere, però, non abbiamo ancora finito. Ed ecco che dopo un aperitivo sostanzioso ed un vermut di cui vi parleremo più avanti, siamo di nuovo con loro per questo secondo ed ultimo tour dedicato ai luoghi magici della città di Torino. La visita alla città si svolge un po’ a piedi ed un po’ in bus, il che è particolarmente comodo e veloce, ma soprattutto permette di non perdere tempo prezioso da dedicare a tutte le particolarità della città. Torino è inevitabilmente permeata da un esoterismo intenso ed interessante, si trova infatti ai vertici di due triangoli, quello della Magia Nera, insieme alle città di Londra e San Francisco, e quello della Magia Bianca, insieme a Praga e Lione. Dopo una breve tappa consumata in autobus, giungiamo nei pressi di Via Alfieri, dove ci troviamo davanti ad uno scenario estremamente misterioso. Vi basterà prestare un po’ di attenzione per rendervi conto degli intarsi del portone, indubbiamente simboleggianti oggetti legati alla Massoneria, come squadra e compasso, pare infatti che questo palazzo sia stato sede di vari incontri legati ad incontri segreti. Questa zona è ricolma di simbologia, passeggiando nei dintorni, noterete delle feritoie alquanto particolari che si dice simboleggino gli occhi del dio egizio Orus. Torino, infatti, è estremamente legata alla religione ed alla cultura dell’Antico Egitto e la Massoneria ha spesso fatto suoi i simboli di quest’antica civiltà. Ora, però, è tempo di camminare con il naso all’insù per notare diavoli di Torino, non capita raramente che in città si riescano ad ammirare dei mascheroni decorativi con funzione apotropaica, ovvero con la finalità di scacciare il male. Il tour si conclude infine davanti al Palazzo Reale di Torino, un edificio di meravigliosa bellezza dove si consiglia di passare sulla catena che segnava la chiusura del palazzo, pare che esprimendo un desiderio qui porti fortuna e che lo vedrete realizzato entro un anno, a patto che lo stesso non venga mai rivelato.
La nostra esperienza con Somewhere
Entrambi i tour sono stati organizzati da Somewhere Tour&Events, un tour operator che opera da oltre vent’anni. Con loro ci siamo trovati benissimo, Laura, la titolare, ci ha accolti a braccia aperte nella sua Torino ed, accompagnandoci attraverso i meravigliosi vicoli del centro storico, ci ha rapito con storie ed aneddoti riguardanti i tour che organizza. Proprio in quest’occasione ci ha parlato della Torino Noir e della Torino Gialla, altre due interessantissime esperienze che ci farebbe piacere esperire la prossima volta che saremo in città. Stiamo parlando di delitti misteriosi, tutti collegati a Torino ed alla sua tradizione di città magica. Inoltre, le guide di Somewhere, sono preparatissime, e non parliamo solo di una conoscenza nozionistica, ma di un’atmosfera che ognuno di loro riesce a regalare ai partecipanti. Nonostante la nostra “carriera” da viaggiatori, non avevamo mai preso parte a dei tour di questo tipo, grazi e a Somewhere abbiamo potuto visitare Torino in una chiave diversa ed attraverso una declinazione estremamente particolare, fatta di racconti e storie di altri tempi.