Periodo migliore per visitare la West Coast ed i parchi nazionali

Noi ci siamo stati tra luglio ed agosto, le principali città che abbiamo toccato sono state Los Angeles, San Francisco, San Diego e Las Vegas. Due tra queste, Los Angeles e San Diego, sono molto simili a livello climatico, si affacciano sulla costa e le temperature variano dai 20° ai 30° in alta stagione. San Francisco, invece, è abbastanza freddina, soprattutto la sera una felpa è consigliata, nonostante il mese di agosto. Il vento soffia, a volte più ed a volte meno, soprattutto nella zona portuale della città. Las Vegas, al contrario, ad agosto è abbastanza invivibile. Considerate che questa città sorge proprio nel deserto, quindi il clima è quello che trovate anche nelle zone circostanti, con la differenza che il tutto è reso più fastidioso dalle mille luci, alberghi, canali di scarico di ristoranti e locali. Chiaramente, anche se viaggiate ad agosto, una tappa qui non potete non farla, però evitate soggiorno troppo prolungati. Per quanto riguarda gli altri periodi, la West Coast è tendenzialmente vivibile per tutta la durata dell’anno. Se viaggiate in inverno, per esempio, non è detto che riusciate a fare il bagno in California, ma se volete fare un po’ di mare, è sufficiente scendere verso il Messico per fare un po’ di vita da spiaggia.

L’alta stagione, corrispondente a grandi linee ai nostri luglio e agosto, nonostante non crei troppi problemi a livello climatico, può risultare off limits per questione di prezzi. I costi degli hotel, dei voli ed anche di alcune attrazioni aumentano sensibilmente, purtroppo noi non avevamo scelta, ma se potete, partite prima di luglio e tutto sarà sicuramente più a buon mercato. Per risparmiare un po’, evitate i periodi di festa come Natale o Pasqua, non tanto per attrazioni ed hotel, quanto per i voli che aumentano esponenzialmente di prezzo. Marzo e aprile potrebbero essere delle buone opzioni per non spendere troppo, ma godervi un clima mite e piacevole.

Qui sotto troverete un piccolo schema di temperature massime e minime, che abbiamo trovato nelle varie località.

San Francisco: dai 13° ai 25° 

Los Angeles: dai 19° ai 29°

Death Valley: dai 33° ai 49°

Las Vegas: dai 22° ai 38°

Monument Valley: dai 17° ai 34°

Grand Canyon: dai 16° ai 37°

Palm Springs: dai 24° ai 42°

San Diego: dai 21° ai 30°

Quando prenotare i voli, gli hotel e le escursioni?

Come per ogni viaggio intercontinentale, è bene prenotare per lo meno i voli, non appena si hanno delle date indicative. Non stiamo qui a dirvi di prenotare un anno prima, sarebbe assurdo e soprattutto, non so voi, ma noi non sappiamo nemmeno cosa faremo settimana prossima. Se quindi decidete di aspettare un po’ per sapere quali saranno i giorni di ferie, o quando finiranno gli esami in università, non disperate. Una soluzione la si troverà in ogni caso. Negli ultimi anni sono nate moltissime compagnie di volo low cost, la scelta quindi è ampia, ed i prezzi, se prenotate 8 mesi prima o 4, non cambieranno poi molto. Il nostro consiglio è di prenotare per lo meno due mesi prima, in questo modo sarete ancora in tempo per trovare voli a prezzi non proibitivi. Ovviamente, come è capitato a noi, può accadere che, dopo aver prenotato il volo, a dieci giorni dalla partenza si guardino i prezzi per curiosità e si trovino prezzi migliori, questa è la legge di Murphy, la quale prevede comunque un rischio eccessivo per i nostri gusti. Per quanto riguarda gli hotel, abbiate ben chiara una cosa, non mettete piede negli Stati Uniti se non siete muniti di una carta di credito. Non vogliamo fare terrorismo, e siamo certi che capirete lo spirito con cui facciamo quest’osservazione, ma davvero, non fatelo. Ne parleremo più largamente fra poco. Prenotare gli hotel in anticipo, poco dopo aver prenotato il volo, potrebbe risultare l’opzione migliore. Soprattuto in alta stagione, nei mesi di luglio ed agosto, potreste non trovare posto in hotel centrali, e magari dovervi sorbire ogni giorno troppo tempo per raggiungere in centro cittadino. Detto questo, crediamo sia una scelta molto personale. Se il viaggio che state progettando è totalmente all’insegna dell’avventura, potreste trovare divertente cercare un hotel o un ostello in giornata, magari quando siete già in territorio americano. Questo sicuramente vi permetterà di toccare con mano l’America vera, non solo quella dei resort a 5 stelle, ma anche quella dei motel ai lati delle autostrade. Per quanto ci riguarda, nonostante tutti gli hotel siano stati prenotati prima di partire, abbiamo testato un po’ entrambe le facce della medaglia.

L’argomento escursioni invece è molto controverso. C’è chi sostiene che sia meglio prenotare prima l’esperienza agli Universal Studios di Los Angeles o le varie escursioni della Monument Valley. Noi abbiamo fatto tutto sul posto, la differenza di prezzo ci pare sia stata quasi inesistente, inoltre, in un viaggio del genere possono capitare vari imprevisti che talvolta possono farvi ritardare sulle tappe predisposte in precedenza. Il nostro consiglio è di fare tutto al momento, lo sconto che avrete agendo in anticipo potrebbe essere di 10/15$ forse, non ne vale sempre la pena.

Consigli per risparmiare sui parchi nazionali

Ci sono attrazioni dal costo elevato, in qualunque periodo dell’anno voi decidiate di viaggiare. Ma in alcuni casi, è possibile risparmiare qualcosina. Il prezzo per entrare nei parchi nazionali su tutto il territorio americano oscilla tra i 10$ ed i 35$. Fortunatamente il prezzo indicato non si intende per persona, ma per veicolo. Se quindi siete in due all’interno dello stesso veicolo, pagherete un sola entrata.

Qui una lista dei prezzi per veicolo dei principali parchi del West:

  • Death Valley National Park: 30$ a veicolo
  • Glen Canyon National Area: 30$ a veicolo
  • Grand Canyon National Park: 35$ a veicolo
  • Joshua Tree National Park: 30$ a veicolo
  • Muir Woods National Monument: 10$ a persona (non potete entrare in auto)
  • Sequoia-Kings Canyon National Parks: 35$ a veicolo
  • Zion National Park: 35$ a veicolo
  • Monument Valley: i prezzi variano in base alle escursioni, ne parleremo più largamente fra poco

Come vedete, nonostante il prezzo si intenda per veicolo, i parchi americani non sono esattamente a buon mercato. Qual è la soluzione per risparmiare un bel po’? La tessera dei parchi, chiamata anche America The Beautiful Pass che costa solo 80$, chiaramente è consigliata per chi intende visitare almeno tre parchi. Potete acquistarla in qualunque parco, vi consigliamo di farlo nel primo che visiterete e tenerla stretta a voi per il resto del vostro soggiorno. Cosa vi sarà garantito con l’acquisto di questo “abbonamento”?

  • validità annuale dal giorno dell’acquisto
  • una tessera è valida per massimo tre persone all’interno dello stesso veicolo
  • possibilità di tornare in un parco già visitato e magari non concluso
  • possibilità di cessione della tessera ad un parente o ad un amico che si reca negli Stati Uniti dopo di voi, chiaramente nel giro di un anno dall’acquisto.

Cedere la tessera a terzi è facilissimo, sul retro troverete due spazi per due firme. La prima è la vostra, la seconda è della persona a cui decidete di cedere il pass.

La tessera è valida in tutti i parchi americani, tranne per quelli posizionati all’interno delle riserve indiane, per esempio la Monument Valley, poiché i parchi sono gestiti direttamente da loro. Insomma, questa tessera è ottima ed il risparmio è veramente ingente se si visitano dai tre ai dieci parchi.

Quali documenti produrre obbligatoriamente prima della partenza per gli Stati Uniti

I documenti che dovete produrre obbligatoriamente per intraprendere un viaggio negli States sono due:

Passaporto: il passaporto è il documento che vi permette di girare liberamente per tutto il mondo. La carta d’identità va bene per tutta l’Unione Europea e qualche altro paese come l’Egitto, ma per andare in America dovrete possedere un passaporto valido ed in regola per almeno sei mesi dopo la data di partenza.

Dichiarazione ESTA: visto per visitare gli Stati Uniti, vi servirà anche se fate scalo in USA per visitare un altro paese.

Come richiedere il passaporto?

La procedura è abbastanza semplice, basterà andare sul sito del vostro comune di residenza e cercare la voce PASSAPORTO, a quel punto dovrete prendere un appuntamento presso il commissariato di competenza che vi permetterà di dare inizio alla pratica. ATTENZIONE! Non è detto che troverete un posto disponibile il giorno dopo, anzi. Prenotando l’appuntamento il 9 maggio, siamo riusciti a trovare posto il 20 di giugno, quindi il nostro consiglio è di agire in anticipo. A quel punto, arrivati in commissariato ed avendo compilato il modulo di richiesta che arriva per mail nel momento in cui si prenota l’appuntamento, potreste dover aspettare ancora un mese prima che il passaporto venga emesso. Non disperate però, in caso voi abbiate già prenotato un volo e siate in ritardo (che sia un ritardo ragionevole) con le procedure, al momento dell’appuntamento in prefettura portate con voi la fotocopia del biglietto aereo con il vostro nome e fate espressamente richiesta di urgenza. In questo modo a noi è stato consegnato circa due settimane dopo.


E’ obbligatorio avere una carta di credito per recarsi negli Stati Uniti?

Ora passiamo a quelle cose non obbligatorie per un viaggio negli Stati Uniti, ma fortemente consigliate affinché non abbiate problemi e possiate vivervi a pieno la vostro vacanza.

La carta di credito in America è fortemente consigliata, non tanto per pagare, quanto per dare le garanzie necessarie per hotel ed auto. Non avrete problemi a pagare con bancomat o carte prepagate, postepay ordinarie o evolution, bancoposta etc saranno la maggior parte delle volte accettate, l’importante è che si allaccino ai principali sistemi come VISA o MASTERCARD. Alcuni di voi, magari giovani come noi altri, si chiederanno quale sia la differenza tra una carta prepagata ed una carta di credito. Oltre alla modalità di pagamento (con la prepagata pagate in tempo reale, con la carta di credito vi verrà addebitato il denaro speso il mese precedente il giorno 15 del mese dopo) la differenza sostanziale che conta negli Stati Uniti è molto banale: la carta di credito è nominale. E’ una semplice questione di garanzia e vi servirà per prenotare gli hotel e soprattutto l’autovettura in caso decidiate di noleggiarne una. Inoltre vi capiterà spesso di trovare sul vostro conto, cartaceo o online che sia, la dicitura “in sospeso”, non preoccupatevi e non pensate di aver subito una qualche truffa, è semplicemente denaro in sospeso fermato come garanzia da parte di un hotel o una compagnia di autonoleggio. Da parte di una struttura, per esempio, potrebbe essere sospesa una somma di denaro pari ad una notte, comunque un massimo che si aggira intorno ai 250/200§, da parte della compagnia di autonoleggio invece, dipende molto dal fatto che stipuliate o meno un’assicurazione. Potreste vedervi bloccata una somma di denaro anche pari a 500§, in caso non stipuliate un contratto con assicurazione. Quello che è molto importante da sapere è che questi soldi vi verranno restituiti senza ombra di dubbio, a patto che non abbiate creato problemi all’ autovettura o alla camera d’albergo. Parlando del bancomat invece, non dovreste avere alcun problema, ma per sicurezza, chiedete alla vostra banca se è abilitato ai pagamenti internazionali. In caso negativo, potrete attivarlo per i giorni in cui sarete in viaggio senza costi aggiuntivi. Visto che siamo già in tema di denaro, vi consigliamo di portarvi una somma, non troppo cospicua ma nemmeno troppo misera, di denaro contante. Non per questioni di vita o di morte, ma potrebbe capitare di ritrovarvi in mercatini o posti dove non accettano carte, non perdete l’occasione di acquistare qualche souvenir americano. Per richiedere una carta di credito in Italia, è necessario avere un reddito dimostrabile oppure farvi fare da garante da un membro della vostra famiglia che abbia un conto corrente nella stessa banca in cui decidete di richiederla. Andate allo sportello e chiedete informazioni sulle carte di credito, spesso per i giovani esistono carte di credito con un basso deposito, ovvero un limite limitato di spese che potrebbero fare il caso vostro.

Patente internazionale sì o no?

Altra questione abbastanza controversa è la patente internazionale, alcuni dicono di farla ed altri ritengono non sia necessaria. In realtà in alcuni stati americani non è richiesta ed in altri sì. Per esempio, noi abbiamo guidato in California, Nevada, Utah ed Arizona, che sono tutti stati in cui non è espressamente richiesta. Fondamentalmente è necessario che la vostra patente riporti le scritte in caratteri romani, ovvero il nostro alfabeto, in questo modo le autorità riusciranno a capirla e non avrete alcun problema. Diverso è se avete una patente conseguita in paesi come la Russia, l’alfabeto cirillico creerebbe problemi alle autorità poiché potrebbero non essere in grado di decifrarla. In ogni caso, prima di partire ed in base al giro che intendete fare in macchina, controllate se è richiesta. Per ottenere la patente di guida internazione potete scegliere due strade, fare richiesta alla motorizzazione, oppure richiederla presso una scuola guida che si prenderà l’onere di sbrigare tutte le pratiche al posto vostro. Il nostro consiglio è quello di seguire la seconda strada, più veloce e più semplice.

Presentatevi in una scuola guida muniti di: due foto tessere, patente di guida e carta d’identità. Al resto penseranno tutto loro, senza farvi perdere troppo tempo. La durate delle pratiche è di circa 10 giorni, quindi fate tutto almeno due settimane prima onde evitare di partire senza la vostra patente internazionale. Il costo dipende dalla scuola guida, oscilla comunque tra i 70€ ed i 100€.

Dichiarazione ESTA

La dichiarazione ESTA (acronimo di Electronic System for Travel Authorization) è un documento che va prodotto per recarsi unicamente negli Stati Uniti. Non è una procedura complessa, anzi, è molto veloce e viene rilasciata senza fare voli pindarici.

Per ottenere la dichiarazione ESTA bisogna semplicemente collegarsi al sito del governo degli Stati Uniti e selezionare la voce ESTA. Il sistema è molto comodo ed è disponibile anche in italiano, cosa che vi consiglio anche se sapete l’inglese, con i documenti è sempre meglio capire ogni cosa. Vi verrano poste delle domande inerenti a dati anagrafici e di salute, nome dei membri della vostra famiglia e dove alloggerete una volta arrivati negli Stati Uniti. La scelta di porre come secondo punto di questo post la dichiarazione ESTA non è un caso poiché non sarà possibile produrla senza essere in possesso di un passaporto, altro motivo per il quale è bene organizzarsi per tempo. Diversamente dal passaporto, la dichiarazione ESTA vi arriverà tramite mail poco tempo dopo aver compilato la richiesta online. Il tempo massimo dovrebbe essere intorno agli 8 giorni, ma generalmente arriva dopo 2 o 3 ore. Il nostro consiglio è di stampare il modulo di approvazione e portarvelo dietro, magari nel portafoglio, durante il viaggio.

Quanto costerà un viaggio negli Stati Uniti?

Domanda lecita, ma è difficile rispondere. I parametri utili per fare qualche conto sono:

Voli intercontinentali: il volo intercontinentale è sempre un punto di domanda. Potreste avere fortuna e trovare un volo a 300€, o non averne e trovarne uno a 2000. Sicuramente, come già detto in precedenza, è utile prenotare con un po’ di anticipo, cercando di vagliare varie possibilità e di essere almeno un po’ flessibili. Non fissatevi su una data, se vi rendete conto che partendo il giorno dopo rispetto a quello che vi eravate messi in testa sarebbe molto più conveniente, fatelo. Un giorno in più cambia poco. Evitate di partire il sabato e la domenica, spesso e volentieri durante i week end il costo dei voli aumenta sensibilmente, i giorni più economici sono gli infrasettimanali. Se potete, andate in bassa stagione. Vorremmo concentrarci un po’ di più su questo punto. La bassa stagione, talvolta, potrebbe essere un buon compromesso per partire con voli dal prezzo quasi dimezzato; certo è che dovete controllare il clima a destinazione prima di prenotare. Se desiderate fare un viaggio in California per andare al mare e girare le più belle spiagge della costa, gennaio non è il mese ottimale, ricordatevi che l’oceano in bassa stagione potrebbe essere  molto freddo. Eventualmente, fate un compromesso. Le spiagge californiane sono molto belle, ma parliamoci chiaro, sono spiagge e di spiagge è pieno il mondo. Andare nella West Coast in periodo di bassa stagione potrebbe permettervi di vedere la Death Valley senza sentirvi sciogliere anche gli occhi, potrebbe permettervi di fare un giro a Las Vegas senza rintanarvi in un lussuoso hotel ogni 5 minuti in cerca di aria condizionata. Molte cose che vedrete qui, sono cose di cui non potrete godere da altre parti, quindi vi consigliamo di utilizzare al meglio il vostro tempo e fare ciò che la stagione che avete scelto vi permette, non ne rimarrete delusi.

Hotel: riallacciandoci al discorso precedente, se partite in bassa stagione, riuscirete a risparmiare molto anche sugli hotel. Occorre una piccola postilla a riguardo. La posizione degli hotel non è un fattore da sottovalutare. Le città americane talvolta sono di infinita grandezza, non esagerate con la lontananza dal centro credendo di risparmiare, per 30$ dollari in meno potreste dover fare anche un’ora di viaggio per arrivare in centro. Inoltre controllate sempre che la zona del vostro alloggio sia quantomeno decente. Come da tutte le altre parti, la criminalità esiste, fate attenzione al quartiere in cui andrete a stare, fate delle ricerche a riguardo ed evitate zone malfamate.

Auto: come detto precedentemente, per noleggiare un’auto vi servirà la carta di credito, ma i costi in genere non sono proibitivi. Il consiglio è comunque di prenotare per tempo. Attenzione a ciò che è incluso e non nel noleggio. Tutto ciò che è incluso è espressamente scritto sulla schermata al momento della prenotazione, se la stessa non ne fa menzione, vuol dire che pagherete il resto al momento del ritiro. Esempio di questo potrebbe essere il secondo guidatore, non tutte le compagnie lo includono. Attenzione soprattutto alla vostra età, in America, ma anche da altre parti, un guidatore avente meno di 25 anni dovrà pagare un sovrapprezzo. Una cosa molto importante è non prenotare con una carta di credito intestata ad una persona che non sia il guidatore. Esempio: il vostro amico ha 28 anni e voi 23, a questo punto noleggiate la macchina con la carta di credito del 28enne. Se il vostro amico 28enne non ne possiede una, ma voi sì, sappiate che la prenotazione sarà a nome vostro, quindi dovrete pagare il sovrapprezzo per guidatori sotto i 25 anni.

Pasti: negli States avete la possibilità di scegliere tra una miriade di ristoranti e fastfood. Il cibo comunque, a patto che non andiate nei vari McDonalds, Taco Bell, KFC, non è esattamente a buon mercato. Per un pasto in un ristorante normale spenderete dai 35 ai 50$, mance non incluse. C’è  poi da parlare della questione mance, le famose “tips”. In Italia siamo abituati a dare la mancia quando ci troviamo in un ristorante di un certo livello o quando abbiamo avuto un’esperienza particolarmente positiva. In America la mancia è quasi obbligatoria, in primo luogo perché non pagate il coperto, in secondo luogo perché gli stipendi dei camerieri sono piuttosto bassi e la mancia è come se fosse una provvigione o un premio per il servizio offerto. Certo, nessuno vi impedisce di non lasciare mance, uscirete comunque dal ristorante vivi e vegeti, ma non sarà un atteggiamento molto apprezzato, essendo una consuetudine del paese in cui state viaggiando. Detto questo, avete comunque la possibilità di scegliere quanto lasciare, in genere a fine pasto, quando vi viene portato lo scontrino, ci sono delle percentuali consigliate che vanno dal 10% al 30% circa. In caso la vostra esperienza sia stata nell’ordine della normalità , potrete lasciare il 15%, in caso sia stata superlativa ed il vostro portafoglio lo permetta, potete lasciare il 30%. Tutto cambia se vi recate nei fastfood, qui non dovrete lasciare alcuna mancia.

Escursioni: negli Stati Uniti c’è davvero molto da vedere ed i prezzi variano di volta in volta. Una delle esperienze più costose, ma che almeno una volta nella vita va fatta, è quella degli Universal Studios, ne parleremo più specificatamente nel post dedicato. I parchi nazionali invece, che vi consigliamo caldamente di esplorare, hanno prezzi molto vari dai 10$ ai 35$.

Souvenir: qui la questione prende una piega diversa perché non si tratta di costi da sostenere obbligatoriamente, ma se andate negli Stati Uniti, sicuramente sarete rapiti dalla quantità di souvenir, spesso di ottima qualità, che offre il mercato. Troverete di tutto e di più. I prezzi variano moltissimo, non si può fare una stima di quanto spenderete, sta a voi ed ai vostri compagni di viaggio.

Austostrade: Sopresa! In America non pagherete quasi mai l’autostrada. Nel nostro caso, non è mai capitato e devo dire che questo ha alleggerito di molto i costi avendo percorso lunghe distanze. Ho sentito di qualcuno che talvolta ha pagato qualche casello, ma i costi sono sempre molto contenuti.

Rifornimento auto: Chiaramente il costo dipende dal tipo di mezzo che noleggerete, ma la benzina costa molto meno che in Italia, vi facciamo il nostro esempio per darvi un’idea. Ci è stata data una macchina di tutto rispetto, ben accessoriata, pulita e spaziosa, una cinque porte. Nel giro di due settimane abbiamo fatto 7 pieni ed abbiamo speso intorno ai 250$, con una media di 35/40$ a pieno.

Facendo una stima generale per un viaggio di 2 settimane negli Stati Uniti, riuscirete a spendere intorno ai 2.000/3000 euro a testa, compresi hotel, macchina, voli e tutti gli extra.

Guidare sulle classiche autostrade americane

Guidare negli Stati Uniti è tendenzialmente facile, paradossalmente, più sarete obbligati a prendere autostrade, più vi troverete bene. Non sono troppo affollate e sono per la maggior parte dritte. La segnaletica, sia orizzontale che verticale, è sempre abbastanza intuitiva e mai in cattive condizioni. Le regole sono molto simili alle nostre e bisogna stare attenti ai limiti. In genere in città il limite va dalle 10 m/h, per esempio in corrispondenza di scuole, alle 35/40 m/h. Nelle autostrade invece si va dalle 50 alle 80 m/h. Ovviamente se si guida per tante ore può capitare di schiacciare un po’ di più il piede sull’acceleratore, niente paura, c’è comunque una tolleranza ci circa 5 m/h.

C’è una sola cosa che inizialmente ci ha un po’ scombussolati: le corsie. Non temete, sono ampie e scorrevoli la maggior parte delle volte, ma c’è una differenza sostanziale. Qui da noi, su un’autostrada a tre corsie, si può procedere su tutte e tre e non uscire fin quando non arriva il cartello che indica la direzione di nostro interesse, a quel punto mettiamo la freccia e passiamo nell’ultima corsia a destra che ci farà uscire dall’autostrada. Negli Stati Uniti invece, se viaggiate sull’ultima corsia di destra, vi ritroverete ad uscire automaticamente all’uscita dopo, tutto questo ovviamente è segnalato dai cartelli, ma abbiamo pensato di avvisarvi perché noi, un paio di volte, abbiamo sbagliato strada. Viaggiate quindi nella corsia di mezzo o in quella di sinistra.

Come muoversi nelle città americane

Alcuni utilizzano i mezzi pubblici, noi abbiamo sempre utilizzato Uber. La macchina è chiaramente necessaria per coprire le distanze tra le tappe del vostro viaggio, ma in città vi consigliamo di usarla il meno possibile. Innanzi tutto i parcheggi non sono esattamente economici, in secondo luogo, potreste non capire se potete o meno parcheggiare in un posto e farvi portare via la macchina negli Stati Uniti sarebbe senza dubbio un’esperienza che non dimenticherete. C’è anche da dire che nelle grandi città come Los Angeles o San Francisco, spesso il traffico non è indifferente, quindi non stressatevi inutilmente. Con Uber non abbiamo avuto alcun problema. Gli autisti sono la maggior parte delle volte educati e disponibili, le macchine, per via dei vari controlli della società, sono sempre abbastanza pulite ed a norma, ed i costi sono veramente irrisori. Il massimo che abbiamo speso in Uber è stato di 20$ da San Francisco centro all’aereoporto, in taxi avremmo speso più che il doppio.

Per utilizzare Uber vi basterà scaricare l’applicazione sul telefono o sul tablet, inserire una carta di credito o un prepagata e, una volta creato il vostro account, confermarlo tramite una mail che arriverà direttamente all’indirizzo fornito in fase di registrazione. Nulla di più  facile. La cosa ottima di Uber è il fatto che quando prenotate una corsa, potete controllare dove si trova il vostro autista e verrà segnalato sulla schermata il tempo da aspettare per essere caricati in macchina, considerate un massimo di dieci minuti. Ricordatevi solo una cosa, al momento di prenotazione della corsa, vi verrà chiesto per quante persone prenotate, non sottovalutate questo passaggio perché se siete in due, e non l’avete segnalato, potrebbe non esserci posto in macchina per l’altra persona.