
Buongiorno lettori, oggi vi parleremo di Gullfoss, una delle più belle cascate d’Islanda. Come avrete notato dai precedenti racconti di viaggio, i nostri ultimi giorni sono stati impegnativi. Abbiamo visto la nostra prima cascata islandese. Siamo arrivati alle pendici di un vulcano. Siamo entrati nella sua coloratissima camera magmatica e, infine, l’ultimo giorno ci siamo immersi tra due continenti.
Oggi, però, il riposo è ancora un miraggio.
La sveglia suona un po’ più tardi del solito, verso le nove e trenta del mattino. Facciamo colazione. Lasciamo la nostra camera e procediamo verso la nostra prossima destinazione: Haukadalur. Un centro abitato vicinissimo ai geyser. Nonostante l’enorme impazienza da cui eravamo guidati, non avremmo mai potuto tralasciare una tappa importante. La maestosa, titanica, monumentale cascata di Gullfoss. Questa è una delle cascate più famose d’Islanda, complice la vicinanza alle altre attrazioni del Circolo d’Oro, come il Parco Thingvellir ed i geyser.
Una delle peculiarità di Gullfoss sono i due gradoni che l’acqua percorre, il primo alto undici metri, ed il secondo ventuno, ed i meravigliosi giochi di luce che è possibile ammirare a causa dell’umidità. Visitare questa cascata è semplicissimo e, anche in questo caso, totalmente gratuito, non possiamo dire la stessa cosa dei negozi nei pressi del parcheggio dell’attrazione, ricolmi di oggetti inutilmente ed eccessivamente costosi.
Ma torniamo a Gullfoss.
Una volta giunti al parcheggio, ci siamo muniti di protezioni impermeabili e ci siamo avviati verso un sentiero. Qui dominava l’insegna relativa alla cascata. Percorrendo man mano la strada designata, non solo si sente cambiare l’aria, che diventa più umida e bagnata, ma si comincia a scorgere, sempre più chiaramente il rumore dell’acqua scrosciante. Paradigmatico indizio di ciò che, da lì a breve, avremmo avuto davanti. Giunti sul ciglio di una scalinata, ci apprestiamo a scendere gli scalini con particolare attenzione a non scivolare.
Tenendo le mani attaccate come francobolli ai sostegni, ma con gli occhi rivolti verso Gullfoss, una delle più belle cascate d’Islanda.

Nei giorni precedenti alla partenza per l’Islanda, abbiamo pensato che visitare Gullfoss sarebbe potuto essere superfluo. L’idea è stata quella che fosse una sorta di trappola per turisti. Il fatto che facesse parte del Circolo d’Oro, non ha fatto che aumentare i nostri sospetti, portandoci a pensare che se l’Islanda è il paese delle cascate, sarebbe stato impossibile non trovare da altre parti qualcosa di simile. Ad oggi possiamo dirvi con certezza che il fatto che Gullfoss sia una meta turistica molto gettonata, non la rende di certo una copia di altre cascate islandesi. La sua unicità è visibile non appena la si intravede tra la nebbia. Il fatto che vi sarà necessario percorrere un sentiero per arrivare il più vicino possibile non deve spaventarvi.
La pendenza è minima, basterà prestare attenzione a dove mettere i piedi e non inciampare tra un sasso e l’altro.
La nostra visita è durata circa un’ora. Un po’ per percorrere il sentiero, un po’ perché arrivati proprio davanti alla cascata, sarebbe stato stupido scattare qualche foto ed andarsene. Ogni angolazione è speciale. La forza della natura di Gullfoss ha dell’incredibile. Abbiamo voluto goderci ogni minuto di questa splendida tappa del Circolo d’Oro.
Il tragitto di ritorno è stato un susseguirsi di torsioni per guardarla un’ultima volta. Ma il nostro pensiero, a quel punto, erano i geyser che eravamo impazienti di ammirare. Nonostante ciò, abbiamo deciso di fare tappa in hotel. Ci siamo cambiati ed asciugati, viste le condizioni in cui possono ridurre moltissimi punti d’interesse islandesi 🙂
Come vi dicevamo, Haukadalur è il posto perfetto per vistare i geyser ed il nostro hotel era a meno di cinque minuti a piedi. Nel prossimo articolo vi racconteremo il nostro pomeriggio tra i geyser e le emozioni che ci hanno regalato.
