INDICE WEST COAST

Sequoia National Park

Se andate in California non potete non andare a vedere le sequoie giganti, sono un vero e proprio simbolo di questo stato e rimarrete estasiati dalla loro altezza e dalla circonferenza dei tronchi. Noi per vedere le sequoie californiane abbiamo optato per Muir Woods, ma in base al giro che deciderete di fare in California, potreste trovarvi vicino ad un altro parco meraviglioso, il Sequoia National Park. Questo parco si trova in Sierra Nevada, sempre nello stato della California. Pensate che è un parco molto antico, istituito nel 1890 come secondo parco degli Stati Uniti dopo quello di Yellowstone e si estende per circa 1600 chilometri quadrati. Al suo interno troverete anche uno dei monti più alti degli Stati Uniti, il Monte Whitney che misura 4421 metri. Qui non vedrete solo le sequoie più alte, ma l’albero più alto della terra, soprannominato Generale Sherman con un’altezza di 83,80 metri ed un perimetro del tronco di 31,3 metri. Le città più vicine a questo parco sono Fresno e Bakersfield, nelle quali potrete alloggiare per visitarlo.

Cosa fare quando il volo è in ritardo o dovete sostenere lunghi scali?

Non capita raramente che i voli siano in ritardo, finché si parla di uno o due ore, il tempo passa abbastanza velocemente, soprattutto se si sta partendo e non si sta tornando indietro. Ma cosa accade se il nostro volo ritarda di sei o sette ore? Certo, potete anche decidere di dormire un po’ sulle sedie del gate, ma vediamo insieme qualche consiglio su come impiegare il tempo in modo più proficuo.

. uscite dall’aeroporto: se il ritardo vi è stato comunicato per tempo tramite mail o avviso sul cellulare, e non siete già all’interno del gate, uscite! Perché non visitare una città del tutto nuova e non in programma? A volte questi imprevisti diventano delle opportunità. Se vi capita un ritardo di parecchie ore ed avete voglia di farvi un giro e sgranchire le gambe, lasciate le valigie in aeroporto (esistono depositi apposta che pagherete pochi euro) e cavalcate l’imprevisto. Ricordate però di tornare in aeroporto minimo due ore prima per non rischiare di perdere il volo.

. mangiate qualcosa di tipico: certo, il ritardo di un volo non fa mai piacere, ma se siete in città che non conoscete o in uno stato mai visitato, perché non provare a mangiare qualcosa di tipico? In aeroporto, si sa, i ristoranti non mancano e ce ne sono per tutti i gusti e tutte le tasche. Andate in quello più tipico, prendete un tavolo ed ordinate un piatto tipico del paese in cui vi trovate. Non sia mai che più avanti vi verrà voglia di tornare in quel paese, magari per più di cinque o sei ore.

. siate previdenti: ormai tutti noi viaggiamo con uno smartphone, un tablet o addirittura un pc. Siate previdenti e prima della partenza scaricate qualche puntata delle vostra serie tv preferita o qualche film che non avete mai visto. Il tempo passerà molto più velocemente ed ogni volta che vi capiterà di vedere lo stesso film penserete al vostro viaggio.

. e se siete già all’interno del gate? Ok, in questo caso non potete uscire, forse avete già mangiato ed avete dimenticato di scaricare film sul vostro dispositivo. Non ci pensate mai che al vostro gate ci sono persone che stanno viaggiando per arrivare nella vostra stessa destinazione? Bene, individuate tra la folla qualcuno che ritenete abbia una faccia simpatica ed avvicinatevi. Se trovate una persona disponibile, perché non chiederle che cosa ha in mente di fare una volta arrivato a destinazione? In questo modo potrete carpire qualche informazione in più sulla vostra meta, qualche escursione alla quale non avete pensato o qualche posto che non avreste mai visitato senza consiglio del vostro nuovo amico viaggiatore.

. esplorate l’aeroporto: avete presente il film “The Terminal” con Tom Hanks? In pratica il protagonista per motivi burocratici di cui non faremo menzione per evitare spoiler, si trova a dover vivere al JFK di New York City per parecchio tempo. Prendete esempio, gli aeroporti sono delle piccole città, entrate in qualche negozio, comprate qualcosa di tipico, osservate i tabelloni dei voli per le altre destinazioni e girovagate un po’. Non sembra, ma il vostro scalo sarà più veloce di quanto pensate.

 

Fuso orario

Il fuso orario è una questione molto spesso sottovalutata, se siete abituati a viaggiare in Europa in effetti non è un argomento sul quale soffermarsi più del dovuto, una o due ore non vi cambieranno certo la vita.

Se viaggiate negli Stati Uniti, invece, volente o nolente, dovete farci i conti. Essendo gli Stati Uniti ad ovest rispetto a noi, dovrete spostare l’orologio indietro di qualche ora, considerate che comunque in America non esiste un solo fuso orario essendo un paese molto esteso, quindi prima di partire date un’occhiata all’orario a destinazione. Senza dubbio rimane una questione molto soggettiva, c’è chi è più soggetto agli effetti del cambio orario e chi meno, ma più il fuso orario è ampio, più rischierete di avere qualche piccolo problema. Nella fattispecie, noi ci svegliavamo sempre molto presto, verso le cinque o le sei di mattina, questo sicuramente vi darà un po’ di vantaggio per quanto riguarda le visite e le varie escursioni, sicuramente troverete meno gente in giro, meno code e più tranquillità, il problema è che la sera sarete stanchi molto presto. Un consiglio che possiamo darvi, senza che prendiate farmaci inutili, è di acquistare prima della partenza una confezione di melatonina o di valeriana, prodotti totalmente naturali ma estremamente efficaci che vi aiuteranno a prendere il ritmo giusto, in modo da godervi le giornate nel migliore dei modi.

Sarà necessaria una sola pastiglietta e pian piano dovreste regolarizzarvi totalmente, in ogni caso gli effetti del fuso orario potrebbero durare dai due ai sette giorni al massimo.

Guida con il cambio automatico

Il segreto è trovare la distanza giusta tra sedile e pedali perché il freno del cambio automatico è molto più sensibile rispetto a quello delle macchine con cambio manuale. In pratica vi troverete solo due pedali, non più tre. Uno è l’acceleratore e l’altro è il freno, manca la frizione. Sul cambio invece non troverete più i numeri delle rispettive marce, ma delle lettere. P, R, N, D che corrispondono rispettivamente a Parking, Retro, Neutral e Drive.

La modalità Parking (parcheggio) dev’essere inserita quando la macchina è ferma ed attiva quello che sarebbe il freno a mano, in modo tale che la macchina non si possa più muovere fino a nuovo ordine. La Retro viene inserita, intuitivamente, quando si va in retromarcia. La modalità N invece è il corrispondente del nostro cambio in folle, mentre Drive è la modalità che deve rimanere inserita quando si guida. Se fate parte degli appassionati del cambio manuale, sappiate che in America, le macchine con questo tipo di meccanismo sono ormai poche, si guida per la maggior parte delle volte con l’automatico. Se doveste prendere in considerazione l’opzione di noleggiare una macchina, sicuramente troverete alcune auto dotate di cambio manuale, tenetevi pronti però a spendere qualcosa di più, perché ce ne sono veramente poche. Se invece non ne trovate, provate a fare un po’ di pratica prima di partire, chiedete ad un amico che possiede una macchina con cambio automatico di farvi fare qualche guida, giusto per abituarvi un po’.

Assicurazione per i voli

Leggete bene ciò che stiamo per dirvi perché è di vitale importanza.

Quando prenoterete i vostri voli, a fine processo sulla schermata del sito a cui vi affiderete verrà fuori la scritta “vuoi assicurare il tuo volo?”. Ci sono alcune precisazioni da fare a riguardo. Se decidete di assicurare il vostro volo non significherà in alcun modo che avrete la possibilità di cancellarlo come vi pare e piace a vostro comodo. Spesso purtroppo non si finisce di leggere tutto ciò che il sito ci mostra in minuscoli caratteri e si rischia di incorrere in errori che potrebbero farvi perdere parecchie centinaia di euro. Generalmente l’assicurazione sul volo vi copre solo per quanto riguarda eventi speciali, qui vi mettiamo una lista dei più comuni eventi alle quali le compagnie aeree riservano il rimborso totale o parziale del volo.

. malattia

. infortunio grave

. infortunio grave del compagno di viaggio

. perdita del lavoro e cassa integrazione

. danni ad abitazione o posto di lavoro

. lutto

. furto documenti

. calamità ed impedimenti a destinazione o per giungere a destinazione

. convocazioni giudiziarie e processi

In definitiva, leggete bene tutto ciò che il modulo di assicurazione illustra e non avrete alcun problema.

Perché fare un viaggio on the road negli Stati Uniti?

Un viaggio negli Stati Uniti, che sia un on the road o meno, è un’ esperienza che per noi europei, almeno una volta nella vita, merita di essere vissuta. Viaggiando in questo paese, vi renderete conto di quanto la nostra Europa sia piccola, a confronto, e molto diversa. Attenzione, non è un paragone in bellezza, mettere a confronto due realtà così differenti ha poco senso, ma negli Stati Uniti vi sentirete dispersi in un mondo nuovo, enorme, pieno di cose da scoprire. Un fatto che ci ha colpito molto è sicuramente l’alternarsi di paesaggi suggestivi, ma soprattutto i repentini cambiamenti di clima, di popolazioni, di terre e di vegetazione. Abbiamo guidato tra i cactus del deserto, per poi passare dalle straordinarie formazioni della Monument Valley e giungere finalmente all’oceano.

Abbiamo attraversato tratti in cui gli unici presenti eravamo noi e la nostra macchina, magari in compagnia di una bella canzone, e tratti in cui il clima cittadino si fa quasi pesante per quanto presente. Basti pensare alla sconvolgente vicinanza tra la Death Valley, uno dei punti più caldi e desertici degli Stati Uniti e Las Vegas, o Sin City, la città del peccato. Sole due ore, circa 200 km,  dividono la natura più incontaminata e quella che negli Stati Uniti è considerata la città del puro divertimento. Un viaggio on the road vi permetterà di godere di cose che mai potreste apprezzare se non su strada,  avrete la possibilità di guidare sulle classiche strade americane, che per ora avete visto solo nei film. Inoltre, fare un viaggio in macchina, vi obbligherà a fermarvi per scattare qualche foto, per fare amicizia con qualche animale o per godervi un tramonto mozzafiato sull’oceano. Non vogliamo svelarvi troppo però, è bene andare per gradi e vivere passo per passo quello che per noi è stato un viaggio indimenticabile.

Iniziamo…

Tempo minimo di permanenza in USA per un itinerario simile al nostro

In questo articolo abbiamo deciso di fare una considerazione sul tempo minimo di permanenza per un viaggio che segua il nostro itinerario, o uno che sia più o meno simile. Premettiamo che questo è stato uno dei viaggi più belli ed emozionanti che abbiamo fatto, molto intenso, stancante ma senza dubbio soddisfacente sotto tutti i punti di vista.

Sicuramente per un viaggio di questo genere, il tempo minimo è di due settimane, non di meno. Purtroppo, a posteriori, ci siamo resi conto che avremmo potuto vivere un’esperienza di viaggio migliore se ci fossimo fermati qualche giorno in più. Nella fattispecie, ci è capitato di fare soste di una sola notte in posti come Kayenta, Flagstaff e Las Vegas, vi consigliamo di non fare il nostro stesso errore. Le distanze in America sono davvero ampie, se il navigatore vi dice “4 ore” probabilmente saranno 5, o qualcosa di più. Dovete aggiungere il tempo per le soste che farete, per fermarvi a mangiare qualcosa o per andare in bagno, inoltre vi capiterà di trovare coda all’entrata delle principali città, oppure di imbattervi in deviazioni o limiti di velocità momentanei a causa di lavori stradali. Una notte, non è abbastanza in nessuno dei posti sopracitati, soprattutto perché se seguite il nostro itinerario, anche facendo lievi modifiche, ci saranno volte che guiderete due ore, e volte che le ore saranno cinque o sei. Sicuramente per alcune escursioni dovrete svegliarvi all’alba, quindi sarete stanchi e dovete mettere in conto che i colpi di sonno esistono, se siete in quattro o cinque persone, datevi spesso il cambio, ma se siete in due, piuttosto allungate il vostro viaggio di qualche giorno.

E’ pericoloso viaggiare negli Stati Uniti?

Guardando la televisione, i film americani e le serie TV, qualcuno di voi potrebbe porsi il problema della sicurezza in questo paese. Che dire, come da tutte le parti, la prudenza non è mai troppa. Nel complesso l’America è un paese sicuro, ma possiamo consigliarvi qualche accorgimento per rendere il vostro viaggio quasi perfetto.

Non pensate nemmeno per un secondo di partire per gli States senza assicurazione sanitaria, non è obbligatoria per legge, ma il sistema sanitario americano non è pubblico, come da noi. Spendere pochi euro per un’assicurazione vi farà stare tranquilli e vi eviterà di tornare in Italia con debiti di centinaia, se non migliaia di dollari, per un braccio rotto o una caviglia slogata.

La seconda questione riguarda le grandi città. Probabilmente, il vostro viaggio avrà un sapore classico, simile al nostro, quindi è plausibile che alternerete grandi città come Los Angeles o San Francisco, a piccole cittadine limitrofe, utili per fare tappa nei pressi delle maggiori attrazioni naturalistiche come Monument Valley e Grand Canyon. Possiamo assicurarvi che basta fare un po’ di attenzione: evitate le zone troppo periferiche, spesso sono bacini di criminalità e caratterizzate da rapine o scippi. Attenzione anche nelle piccole cittadine, non è detto che la grandezza di un luogo ne determini il grado di sicurezza. Se potete, evitate di guidare durante la notte, potrà capitare di trovarsi qualche animale selvatico sulla strada. Non è detto che la fauna in se sia pericola, ma a causa della scarsa illuminazione di alcuni tratti, potreste essere presi di sorpresa e frenare bruscamente, rischiando di incorrere in qualche incidente. Come già precedentemente accennato, le distanze sono molto lunghe e potreste rimanere senza benzina, il consiglio è quello di rifornirvi il più possibile durante il giorno e rimanere sempre con un’autonomia di almeno mezzo serbatoio. In questo modo eviterete di fermarvi in benzinai abbandonati, posti che non conoscete e luoghi malfamati.

Assicurazione sanitaria per viaggiare

Questo documento non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato se decidete di intraprendere un viaggio in un paese straniero oltreoceano, a maggior ragione negli States dove l’assistenza sanitaria non è gratuita. Gli Stati Uniti non sono un paese a rischio epidemie o strane malattie, fatto sta che se prendete una brutta storta ed avete bisogno di una steccatura potreste ritrovarvi a pagare molto denaro quando avreste potuto stipulare un’assicurazione con pochi euro.

I costi non sono eccessivi, è possibile acquistare un’assicurazione che copre cure di migliaia di dollari anche con cifre intorno ai 40 o 50 euro, quindi risparmiate su una cena prima di partire e viaggerete tranquilli per tutta la durata del vostro viaggio. Eventualmente, se già in Italia siete coperti da un’assicurazione sanitaria, potete fare un’estensione per il periodo in cui sarete via, allacciandola all’assicurazione già in essere. Noi abbiamo stipulato un’assicurazione con la compagnia COVERWISE che ci è costata solo 37€ ed aveva una validità di circa due settimane, dal 20 luglio al 6 di agosto.